Il Bacchino malato di Caravaggio, storia di un autoritratto

Il Bacchino malato di Caravaggio, storia di un autoritratto

Quando si parla di Barocco, e in particolare di pittura barocca, il pensiero corre subito a Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, uno degli artisti che ha maggiormente influenzato il Barocco italiano con la sua tecnica, le sue opere e la sua presenza nelle principali città italiane dell’epoca. Da Milano a Roma, da Napoli a Malta e infine in Sicilia, Caravaggio è un pittore tra i più celebri della storia dell’arte. Molte delle sue opere sono iconiche, raffiguranti scene della Bibbia e del Vangelo, o personaggi della mitologia romana. Ma c’è un’opera, tra le prime realizzate, che rivela un aspetto intimo della sua vita: il Bacchino malato.

Il Bacchino malato: un’opera giovanile di Caravaggio

Il Bacchino malato è un dipinto realizzato da Caravaggio nel 1593, durante il suo primo periodo romano, quando lavorava come apprendista nella bottega del pittore Giuseppe Cesari, noto come il Cavalier d’Arpino.
L’opera raffigura un giovane uomo, rivolto verso lo spettatore, con attributi che lo identificano come Bacco: grappoli d’uva sulla tavola e tra le mani, e una corona di edera sul capo. A questo periodo risalgono anche altre opere con soggetti simili, come il Ragazzo che monda un frutto e il Fanciullo con canestra di frutta.

L’autoritratto e la malattia: un’interpretazione biografica

Il Bacchino malato è, in realtà, un autoritratto di Caravaggio, realizzato con l’ausilio di uno specchio. Secondo gli storici, in questo periodo Caravaggio era stato ricoverato all’Ospedale della Consolazione, probabilmente a causa di una ferita alla gamba provocata dal calcio di un cavallo.
Diversi elementi del dipinto confermano che Caravaggio fosse effettivamente malato:

  • La carnagione: il pallore del Bacchino, accentuato dallo sfondo scuro, è tipico di una persona malata o convalescente. Anche l’espressione sofferente e le labbra livide suggeriscono un malessere fisico.

Alcuni studiosi hanno ipotizzato che Caravaggio potesse soffrire di malaria o di un’altra malattia infettiva, che gli avrebbe conferito il caratteristico colorito giallastro. (Fonte)

Iconografia e simbolismo: tra Bacco e Cristo

Gli attributi di Bacco (uva, edera) possono essere interpretati anche in chiave cristiana:

  • La corona: ricorda la corona di spine di Cristo durante la Passione.
  • L’uva: simbolo del sangue di Cristo e dell’Eucaristia.

Questa sovrapposizione di significati potrebbe simboleggiare la rinascita di Caravaggio dopo la malattia, un parallelo con la resurrezione di Cristo.
La posizione della gamba del Bacchino, divaricata e sporgente, è stata interpretata come un riferimento a Michelangelo, ma anche come simbolo di rinascita e vittoria.

Stile e tecnica: il naturalismo di Caravaggio

Il *Bacchino malato* è un esempio del naturalismo di Caravaggio, la sua tendenza a rappresentare la realtà in modo diretto e senza idealizzazioni.
L’uso della luce, che illumina il soggetto da una fonte esterna, crea un forte contrasto con lo sfondo scuro, mettendo in risalto la figura del Bacchino.
I colori sono realistici e la resa dei dettagli, come i grappoli d’uva e la pelle del giovane, è minuziosa.

Fortuna e influenza del Bacchino malato

Dopo la malattia, i rapporti tra Caravaggio e il Cavalier d’Arpino si interruppero. Il Bacchino malato e altre opere rimasero nella bottega del Cavalier d’Arpino, ma nel 1607 furono confiscate per motivi fiscali dagli emissari di Papa Paolo V e donate al nipote, il cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, noto collezionista d’arte. L’opera entrò così a far parte della collezione di Galleria Borghese, dove si trova tuttora.
Il *Bacchino malato* è stato oggetto di numerose interpretazioni e ha influenzato altri artisti, diventando un’icona dell’arte barocca.

Un’opera chiave del primo periodo romano.

Il Bacchino malato è un’opera fondamentale per comprendere gli esordi di Caravaggio e il suo approccio innovativo alla pittura. È un’opera che rivela la maestria tecnica dell’artista, la sua sensibilità per la luce e i colori, e la sua capacità di rappresentare la realtà in modo diretto e senza filtri.
Allo stesso tempo, è un’opera enigmatica, che si presta a molteplici interpretazioni e che continua a suscitare l’interesse e l’ammirazione degli studiosi e del pubblico.
E a te, cosa trasmette quest’opera? Quale interpretazione ti sembra più convincente?

Fonte immagine: Wikipedia

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