Il concetto di wilderness, inteso come natura selvaggia e non contaminata dall’uomo, è una delle colonne portanti della letteratura americana. Questo tema attraversa opere fondamentali, riflettendo le contraddizioni e le aspirazioni di una nazione nata dal confronto diretto con un paesaggio immenso e primordiale.
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La wilderness e il mito della frontiera
Per i coloni europei, il Nord America appariva come una wilderness sterminata. Questa percezione, però, ignorava la presenza secolare dei popoli nativi. La natura selvaggia divenne così parte integrante del mito della frontiera: una linea mobile che separava la civiltà dalla barbarie, un territorio da “addomesticare” e conquistare. Nella letteratura americana, questa tensione è incarnata dal personaggio di Natty Bumppo, protagonista de I racconti di Calza di Cuoio di James Fenimore Cooper. Natty, un bianco cresciuto tra i nativi, vive il conflitto tra la spinta inarrestabile della civiltà verso ovest e il rispetto per un mondo naturale destinato a scomparire.
Il trascendentalismo: la natura come fonte spirituale
Una visione radicalmente diversa emerse con i filosofi e scrittori trascendentalisti. Per loro, la wilderness non era un nemico da sconfiggere, ma un bene sacro da preservare, un luogo di purificazione e rivelazione. Ralph Waldo Emerson, nel suo saggio Nature, descrive la natura come un’entità divina, un riflesso dello spirito universale. Il suo discepolo, Henry David Thoreau, trasformò questa filosofia in azione. La sua opera più celebre, Walden; or, Life in the Woods, è il resoconto dei due anni che trascorse vivendo in una capanna da lui costruita nei boschi. Thoreau cercava una conciliazione tra uomo e natura, un ritorno all’essenziale in opposizione a una società sempre più industrializzata e materialista. La sua visione, come approfondito da autorevoli fonti accademiche come la Stanford Encyclopedia of Philosophy, ha gettato le basi del pensiero ambientalista moderno.
La wilderness nella letteratura americana: due visioni a confronto | Autore e opera rappresentativa |
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Territorio da conquistare (mito della frontiera) | James F. Cooper – I racconti di Calza di Cuoio. La natura è lo scenario del conflitto tra civiltà e mondo selvaggio. |
Luogo di rigenerazione spirituale (trascendentalismo) | Henry D. Thoreau – Walden. La natura è un rifugio per ritrovare sé stessi e la verità. |
L’eredità del concetto di wilderness
La duplice visione della wilderness ha continuato a influenzare la cultura americana per tutto il XX secolo. Autori come Jack London hanno esplorato la sua brutalità e indifferenza, mentre scrittori più recenti, come Jon Krakauer in “Into the Wild”, ne hanno raccontato il fascino magnetico e letale. Il concetto di wilderness, come esplorato da movimenti come quello trascendentalista, rimane un tema centrale, un simbolo potente della ricerca di libertà, identità e significato nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Per un ulteriore approfondimento sul trascendentalismo, si possono consultare risorse autorevoli come la Poetry Foundation.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 19/09/2025