In questo articolo illustreremo il significato e i miti che ruotano attorno al Dullahan, una misteriosa e affascinante creatura del folklore irlandese, spesso conosciuto come il cavaliere senza testa.
Indice dei contenuti
La carta d’identità del Dullahan
Per comprendere rapidamente questa figura, ecco una sintesi delle sue caratteristiche principali secondo la leggenda.
Elemento | Descrizione nel folklore |
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Aspetto principale | Cavaliere o cocchiere senza testa |
Funzione | Psicopompo, messaggero di morte imminente |
Oggetto iconico | Frusta fatta con una spina dorsale umana |
Origine mitologica | Incarnazione del dio celtico Crom Dubh |
Debolezza | L’oro |
Etimologia del termine
La parola Dullahan o Dulachan (in irlandese resa come Dubhlachan) si riferisce alla specie fantastica dei folletti e significa letteralmente “persona oscura, cupa”, dall’irlandese dubh che significa “nero”. L’ulteriore resa grafica del termine in Durrachan suggerisce invece una derivazione da dorr/durr (“rabbia”) o durrach, traducibile in italiano come “maligno”. Esso è chiamato anche Gan Ceann, equivalente irlandese per “senza testa”.
Il mito del cavaliere senza testa
Nel folklore irlandese, il Dullahan non è sempre rappresentato con un unico aspetto. Esistono numerose varianti: alcune ritengono che questo inquietante folletto sia un cavaliere in groppa ad un cavallo nero, mentre altre sostengono si tratti di un cocchiere alla guida di una lugubre carrozza. Generalmente è descritto come una figura maschile, tuttavia è comprovata anche la narrazione di Dullahan dall’aspetto femminile. Ciò che accomuna le diverse versioni è la sua rappresentazione di creatura senza testa. Il cranio staccato dal corpo può essere mantenuto nel palmo del Dullahan oppure sotto il suo braccio destro.
Caratteristiche e aspetto
I Dullahan comparirebbero spesso nei pressi di cimiteri. La sua testa avrebbe una bocca piena di denti affilatissimi, deformata in un sorriso terrificante. La pelle putrefatta risulterebbe di un colore verdognolo e avrebbe la consistenza di “formaggio ammuffito”. Fra gli oggetti utilizzati si annota una frusta ricavata dalla colonna vertebrale delle proprie vittime, impiegata per sollecitare i cavalli o per accecare incauti testimoni. Nel corso degli anni, alcuni scrittori hanno aggiunto ulteriori dettagli: teschi fluttuanti che illuminerebbero il suo viaggio come lanterne e un mantello spettrale.
Poteri e debolezze
La storia più famosa che aleggia su questo essere è la sua capacità di annunciare la morte imminente. In quanto psicopompo, un messaggero dell’aldilà, il suo arrivo preannuncia che l’anima di una persona sta per essere reclamata. In questo, la sua funzione di presagio di sventura è simile a quella di un’altra celebre figura del folklore irlandese, la Banshee. Alcuni studiosi di mitologia ritengono che il Dullahan sia l’incarnazione del dio celtico Crom Dubh, associato alla fertilità e che richiedeva sacrifici. Si dice inoltre che gli oggetti in oro riescano a tenere lontani questi folletti. Essendo l’oro un metallo puro e un simbolo di luce celeste, si narra che sia l’unica cosa che il Dullahan non può sopportare, tanto da costringerlo a scomparire.
Il Dullahan nella cultura di massa
La popolarità del Dullahan non è circoscritta soltanto all’Irlanda; al contrario, tale figura è divenuta famosa in tutto il mondo e ha ispirato innumerevoli adattamenti. Di sicuro la sua trasposizione più nota, collegata alla leggenda del Cavaliere senza testa, è quella del film Sleepy Hollow del regista Tim Burton, ispirato al racconto The Legend of Sleepy Hollow di Washington Irving, con Johnny Depp e Christopher Walken.
Nel mondo dei videogiochi il Dullahan ricorre spesso come mostro da affrontare e lo si può incontrare nelle saghe di Final Fantasy, Castlevania o nel capitolo ottavo di Dragon Quest. Celeberrima è anche Celty Sturluson, Dullahan donna protagonista della light novel Durarara!!, scritta da Narita Ryōgo e adattata sia in forma di anime che di manga.
In Italia invece il Dullahan compare in qualità di Titano guardiano nella serie televisiva animata Huntik.
Immagine di copertina: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 09/09/2025