Il Satyricon di Petronio: lo humor nella letteratura | Analisi

Il Satyricon di Petronio: lo humor nella letteratura | Analisi

Il Satyricon di Petronio è un prosimetro celebre nello scenario della letteratura latina ed è l’opera più importante dell’autore. Petronio è stato uno scrittore e politico romano del I secolo, famoso durante il principato di Nerone, cioè un’epoca di fermento culturale e politico nell’Impero Romano; inoltre fu contemporaneo di autori come Seneca, Lucano e Plinio il Vecchio. Lo scrittore è considerato un grande maestro nel mescolare l‘umorismo con la critica sociale e ciò traspare dalla maggior parte delle sue opere, il cui impatto si estende fino ai giorni nostri.

Il Satyricon di Petronio è come detto un prosimetro, cioè un’opera mista di prosa e versi e presenta un contenuto che tratta temi di ogni genere. Il numero dei libri dell’opera non è certo anche se vi è certezza che sia superiore a sedici. L’opera di Petronio si presenta come una serie di frammenti narrativi che dipingono vividamente la vita caotica dei personaggi dell’antica Roma. Il protagonista è il giovane Encolpio, una complessa figura di avventuriero ed esteta, ma figurano altri personaggi, tra cui lo schiavo Gitone e l’arrogante Ascilto, dapprima amico di Encolpio, poi rivelatosi un guastafeste e rivale d’amore. Inoltre vi è anche il personaggio del vecchio Eumolpo e dell’ex schiavo arricchito Trimalcione. L’opera presenta come prima ambientazione Marsiglia da dove, a seguito di una pestilenza, Encolpio viene cacciato dalla comunità che lo aveva scelto come capro espiatorio. Da qui ha inizio il suo viaggio in varie località tra cui troviamo ad esempio Crotone e una città della Campania. Il Satyricon di Petronio presenta scene caratterizzate da episodi diversi come incontri in casa, avventure nelle locande e banchetti frequentati da personaggi volgari, utilizzati dall’autore per descrivere la vita e le follie dell’antica Roma.

L’episodio più famoso del Satyricon è quello della Cena di Trimalcione, il più integro del romanzo che racconta la cena presso l’abitazione di un rozzo signore di nome Trimalcione che si dà aree da gran signore. Durante la cena vengono presentate portate alquanto stravaganti, ad esempio piatti che raffigurano i segni dello zodiaco, un maiale che contiene delle salsicce e spesso il cibo è presentato tramite enigmi. Tra le varie portate vengono affrontati discorsi di ogni genere, i personaggi passano da riflessioni sull’esaltazione dei successi economici al pensiero della morte, inoltre commentano lo scenario politico dell’epoca, si lasciano andare a pettegolezzi e non mancano riferimenti alla magia.

Ciò che emerge dall’opera è in primo luogo l’assurdo delle situazioni che vengono a crearsi, tema presente nei vari episodi dell’intera opera. Inoltre gli episodi a noi pervenuti non possono essere direttamente connessi tra loro, nonostante ciò è possibile farsi un’idea sulla personalità dell’artista che emerge come un’eccezione alla cultura del suo tempo, infatti l’autore esprime nel Satyricon l’elemento dell‘aristocraticità ma non la fa scegliendo contenuti elevati o eleganti, piuttosto rappresentando un mondo abietto e immorale.

Il Satyricon di Petronio è celebre per il suo umorismo, la sua critica sociale e il suo stile vivace, l’autore infatti dipinge un quadro della decadenza morale della società romana, mescolando elementi di commedia, satira e parodia in un unico tessuto narrativo.

Immagine in evidenza: [Wikimedia Commons]

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