La cultura greca nell’arte romana: influenze e ininfluenze

La cultura greca nell’arte romana: influenze e ininfluenze

La cultura greca nell’arte romana è stata molto presente dal momento in cui, nel 149 a.C., con la distruzione di Cartagine, i Romani sottomisero la Grecia e di quest’ultima ne fecero un’ulteriore provincia romana sotto il nome di Acaia; stesse sorti furono segnate per la Macedonia e l’Epiro che furono annesse al dominio romano.

Sebbene, la cultura greca nell’arte romana sia stata molto presente, tra le due civiltà vi sono state anche delle incongruenze come, ad esempio, il fatto che i romani fossero maggiormente incentrati sulla politica di espansione territoriale o sulla giustizia mentre la popolazione greca si incentrava prevalentemente sulla cultura e sullo spirito. Questo però non ha costituito nettamente una linea di separazione tra le due culture, bensì degli elementi che hanno permesso la fusione tra le due che ha dato vita alla cultura classica.

Sicuramente, in relazione all’arte, ci sono state influenze della cultura greca sull’arte romana soprattutto a partire dalla scultura: i greci, nella creazione delle statue, inizialmente, cercavano l’essenza del naturalismo, ed è proprio per questa ragione che elemento predominante era la nudità, in quanto rappresentava l’apice del canone ricercato; successivamente questa ricerca venne sostituita con l’inseguimento della posa perfetta, posa che venne rappresentata dal chiasmo. Che cosa significa? Il chiasmo normalmente era adoperato come figura retorica, tuttavia, questa venne utilizzata nella rappresentazione del movimento in ambito scultoreo: se, ad esempio, l’arto superiore destro era in movimento, allora l’arto inferiore sinistro era in movimento, viceversa se l’arto superiore destro o sinistro era in stasi allora l’arto inferiore opposto era anch’esso in stasi.

Inoltre, la cultura greca nell’arte romana ha influenzato i materiali di lavorazione delle sculture, tra cui marmo e bronzo, che furono usate dai romani, oltre anche al panneggio, che era la modalità di disposizione delle masse e delle pieghe delle vesti delle statue che si realizzavano.

Tuttavia, se la scultura è stata elemento predominante del’ influenza greca sull’arte romana, occorre sottolineare che con il tempo quest’ultima è stata sostituita dai romani con la pittura, sempre prendendo ispirazione dai greci e dagli etruschi, tant’è che era usata prevalentemente per adornane i templi e successivamente queste pitture vennero traferite nelle domus con un mutamento progressivo dello stile e dei materiali. Gli stessi imperatori Giulio Cesare e Augusto furono estimatori della pittura greca e della sua diffusione ma, certamente, la pittura romana non possiamo dire essere, appunto, del tutto stata influenzata da quella greca; più che altro si potrebbe dire che la pittura romana sia nata da una fusione tra pitture appartenenti alle civiltà menzionate in precedenza.

Passando, invece, all’architettura, la cultura greca nell’arte romana ha  avuto poca voce in capitolo in quanto i greci, anche in questo campo come in scultura, ricercavano l’eleganza, la bellezza e le proporzioni, mentre, i romani miravano all’utilità. Infatti, per questo motivo oggigiorno ritroviamo molte strade, acquedotti e fognature da essi costruite.

Ultimo, ma non meno importante, elemento che accomuna le due civiltà ma che deriva sempre dalla cultura greca nell’arte romana è la rappresentazione delle divinità: l’influenza greca si manifestò in grandi quantità sul piano dell’arte religiosa, poiché le divinità romane si rifacevano a quelle greche e dunque, i romani acquisirono l’aspetto e la storia dalle divinità greche chiamandole, ovviamente, con nomi differenti da quelli della civiltà che le ha partorite.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Di Nanni Rossella

Mi chiamo Rossella e sono una studentessa pugliese trasferitasi a Napoli per studiare lingue. Sono amante del buon cibo ,per questo mi definisco una buona forchetta, ma adoro viaggiare, quando e se posso, e anche leggere. Mi definisco una persona abbastanza schietta e precisa

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