L’organizzazione, tradizione e nascita dell’università sono sorte da oscuri inizi che hanno preso forma nel corso del dodicesimo secolo, in piena epoca medievale. All’inizio non esistevano edifici o dotazioni, né attività extra curriculari.
Erano semplicemente una combinazione spontanea di maestri e studenti.
Il termine università deriva dalla parola latina “universitas” e si riferiva a qualsiasi comunità o associazione di persone. Gli studenti non andavano in un’università, ma piuttosto in uno “studia” o “studium generale“, che implicava un centro di istruzione. Gli studia avevano tre caratteristiche:
1. La scuola attirava o per lo meno invitava gli studenti da tutte le parti, non solo quelli di un determinato paese o distretto;
2. Era un luogo di istruzione superiore, vale a dire che almeno una delle facoltà di teologia, diritto o medicina era insegnata lì;
3. Che tali materie erano insegnate da un numero considerevole di maestri.
Parlando quindi di nascita dell’università, all’inizio del XIII secolo esistevano tre studia il cui termine era applicato in modo preminente e godevano di conseguenza di un prestigio unico e trascendente; si trattava di Parigi per la teologia e le arti, Bologna per il diritto e Salerno per la medicina. In seguito, quando le scuole di
città desideravano essere equiparate a Parigi o a Bologna, avevano la possibilità di chiedere una bolla papale o un decreto imperiale per istituire uno “studia generalia“. Senza una licenza del papa, dell’imperatore o di un re, nessuno “studium generale” aveva il diritto di conferire lauree. Una laurea, all’inizio, significava avere la licenza di insegnare e nulla più.
I primi studia nacquero dal tentativo di educare impiegati e monaci superando la classica educazione delle scuole monastiche.
La nascita dell’università viene fatta coincidere generalmente con la famosa scuola di medicina istituita a Salerno nel IX secolo, che attirò tantissimi studenti provenienti da tutte le parti d’Europa.
L’università di Napoli, fondata dall’Imperatore Federico II, dal quale prende il nome, nel 1224 fu la prima ad essere istituita sotto l’autorità imperiale, mentre la nascita dell’università di Tolosa in Francia, fondata da Papa Gregorio IX nel 1229, rappresentò la prima ad essere istituita per decreto papale.
Queste università erano libere di autogovernarsi, purché non insegnassero né ateismo né materiale eretico di ogni tipo.
Vigeva inoltre un ambiente estremamente democratico, dove gli studenti ed i maestri erano liberi di eleggere i propri rettori ma, come prezzo dell’indipendenza, le università dovevano trovare un modo per autofinanziarsi. Infatti i docenti erano soliti pagare le tasse e, per assicurarsi una paga retribuita, dovevano accontentare i loro studenti con un’istruzione di un certo livello.
Nonostante si parli di “nascita dell’università”, queste prime istituzioni non avevano politiche aziendali come quelle moderne, infatti gli studenti e maestri che erano insoddisfatti potevano scegliere di andarsene e migrare liberamente in un’altra città per aderire ad un nuovo centro d’istruzione.
L’università di Cambridge infatti, istituita nel 1209, nacque proprio quando alcuni studenti insoddisfatti vi si trasferirono da Oxford e decisero di stabilirvi un nuovo luogo di studio. 20 anni dopo però, Oxford subì una nuova ondata di migrazione di un buon numero di studenti provenienti dall’università di Parigi, sancendo quindi l’università inglese come una delle più rinomate nel continente.
Solo tramite una riorganizzazione e modernizzazione avvenute nel XIX secolo, in particolar modo in Italia, Spagna e Francia venne permesso alle donne di frequentare le università e venne anche ampliato il ventaglio di materie insegnate, spaziando dalle lingue e le varie letterature di ogni paese, fino alla fisica, chimica, biologia ed ingegneria. Il secolo più tardi, con la creazione di nuove discipline vennero aggiunte anche economia, scienze politiche, psicologia e sociologia, sancendo quindi la nascita dell’università moderna.
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