Neil Armstrong, il primo uomo sulla luna

Neil Armstrong, il primo uomo sulla luna

Nato nel 1930, Neil Alden Armstrong è stato un astronauta e un aviatore statunitense, membro dell’equipaggio dell’Apollo 11 e noto per essere stato il primo uomo a mettere piede sulla luna.

Neil Armstrong riuscì a prendere il primo brevetto di volo a soli 15 anni, prima della conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 cominciò a frequentare la facoltà di ingegneria aeronautica della prestigiosa Purdue University. Durante gli studi divenne un pilota della marina militare e prese parte anche a numerose missioni durante la Guerra di Corea. Una volta terminato questo conflitto, nel 1955 riuscì a laurearsi e a diventare pilota collaudatore presso il National Advisory Committee for Aeronautics. Diventando pilota di velivoli sperimentali si avvia ad intraprendere un percorso importante per la sua vita che lo porterà a lavorare per la NASA e ad avere un grandioso successo come astronauta. Armstrong entrò a far parte della NASA Astronaut Corps nel 1962. Prese parte alla missione Gemini 8, che fu il suo primo volo spaziale, durante il quale insieme al pilota David Scott, venne effettuato il primo aggancio fra due navi spaziali in orbita.

Dopo questa missione riuscì finalmente ad entrare a far parte del programma dell’Apollo 11 come comandante. È l’evento più importante della sua vita e non solo, dell’intera storia dell’umanità. A questa storica missione prese parte anche Buzz Aldrin e questa non avvenne senza intoppi, anzi. Neil Armstrong si accorse durante la missione che stavano atterrando in una zona della luna non molto sicura e ciò causò dei problemi dovuti all’aumento della durata della fase di volo. Presso il controllo di missione infatti, tutti cominciarono a temere che il carburante non fosse abbastanza sufficiente per riuscire  ad effettuare l’allunaggio. Tuttavia, questo avvenne alle 20:17 e 39 secondi del 20 luglio 1969 e la prima frase che Armstrong pronunciò dopo l’atterraggio fu «Houston, Tranquillity base here, the Eagle has landed» tradotto in italiano «Houston, qui Base della Tranquillità, la Eagle è atterrata». Erano le 2:56 UTC del 21 luglio 1969 quando Neil Armstrong scese dalla scaletta del Modulo lunare e questa  scena fu trasmessa in tutte le parti del mondo con un numero di spettatori che ammontava a 450 milioni di persone. Aldrin raggiunse Armstrong dopo venti minuti dallo sbarco e, una volta insieme, i due posizionarono una placca commemorativa del volo e piantarono la bandiera degli Stati Uniti. Dopo aver sistemato l’ALSEP, un gruppo di strumenti utili per l’esecuzione di esperimenti scientifici sulla superficie lunare, Armstrong andò verso l’East Crater e questa fu la passeggiata più lunga dell’intera missione.

Una volta rientrati nel modulo lunare, i due si accorsero di aver rotto l’interruttore che sarebbe dovuto servire per la risalita, ma riuscirono ad azionarlo incredibilmente grazie ad una penna. Essi ammararono nell’oceano Pacifico e dopo essere stati in quarantena per 18 giorni, l’equipaggio fu portato negli Stati Uniti.

Armstrong purtroppo, si spense nel 2012 a causa di un problema alle arterie.

Fonte dell’immagine in evidenza: Pixabay

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