La storia di Okinawa, la prefettura più meridionale del Giappone, è quella di un’identità unica, forgiata da secoli di indipendenza e segnata da una travagliata annessione, dalla devastante battaglia della Seconda Guerra Mondiale e dalla persistente e controversa presenza delle basi militari statunitensi.
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Dall’indipendenza all’annessione: la fine del Regno delle Ryūkyū
Per secoli, Okinawa è stata il cuore dell’indipendente Regno delle Ryūkyū, un fiorente stato marittimo con una propria lingua e cultura, che manteneva un delicato equilibrio diplomatico pagando tributi sia alla Cina che al Giappone. Questo status quo fu interrotto durante il periodo Meiji, quando il Giappone, nel tentativo di modernizzarsi e definire i propri confini, decise di annettere l’arcipelago nel 1879. L’annessione diede il via a un processo forzato di “nipponizzazione”, che cercò di sopprimere l’identità ryukyuana e che gettò le basi per un rapporto complesso e spesso conflittuale con il governo centrale di Tokyo.
La battaglia di Okinawa: la “pietra sacrificale” del Giappone
Nel 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’isola divenne teatro dell’unica battaglia di terra combattuta su suolo giapponese. Lo scontro fu eccezionalmente sanguinoso, con un altissimo numero di vittime civili. La popolazione locale si sentì vittima di “due fuochi”: da un lato gli invasori americani, dall’altro l’esercito imperiale giapponese, che percepiva gli abitanti di Okinawa come inferiori e sacrificabili. Questa percezione di essere una sutegoishi (“pietra sacrificale”) fu rafforzata dalle atrocità commesse dai soldati giapponesi, che, come documentato da testimonianze raccolte da istituzioni come l’Okinawa Prefectural Peace Memorial Museum, spinsero migliaia di civili al suicidio di massa (Shūdan Jiketsu) pur di non farli cadere prigionieri.
La travagliata storia di Okinawa: una cronologia
| Data | Evento chiave |
|---|---|
| 1429 – 1879 | Periodo del regno delle ryūkyū, stato indipendente con una propria cultura. |
| 1879 | Annessione formale al giappone e istituzione della prefettura di okinawa. |
| Aprile – giugno 1945 | Battaglia di okinawa, con la morte di circa un quarto della popolazione civile. |
| 1951 | Il trattato di pace di san francisco pone ufficialmente okinawa sotto amministrazione statunitense. |
| 1972 | Okinawa viene restituita al giappone, ma le basi militari statunitensi rimangono operative. |
L’occupazione americana e la questione delle basi militari
Con la fine della guerra, il Giappone fu occupato dagli Alleati. Mentre il resto del paese riacquistò la sovranità nel 1952, il Trattato di Pace di San Francisco, come documentato da fonti accademiche e governative, lasciò Okinawa sotto l’amministrazione diretta degli Stati Uniti. L’isola divenne una fortezza strategica cruciale durante la Guerra Fredda. Okinawa fu restituita al Giappone solo nel 1972, ma con un compromesso amaro: le basi militari statunitensi, che occupano una porzione significativa del territorio, rimasero operative. Questa coesistenza forzata ha causato decenni di problemi, tra cui inquinamento, incidenti (come lo schianto di un aereo sulla scuola di Miyamori nel 1959) e gravi crimini commessi da militari americani contro la popolazione locale. Ancora oggi, la richiesta di ridurre o trasferire le basi, in particolare quella di Futenma, è al centro di un forte movimento di protesta, ma la questione rimane irrisolta, alimentando il sentimento di abbandono da parte del governo giapponese.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 27/09/2025

