Poesie di Charles Baudelaire, 3 da leggere

Poesie di Charles Baudelaire, 3 da leggere

Caposaldo della poetica ottocentesca, innovatore del genere lirico, nonché emblema per eccellenza di quelli che erano definiti poeti maledetti, nasce il 9 aprile 1821 Charles Baudelaire. La sua opera magna I fiori del male, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale. Il titolo della raccolta racchiudeva l’intero scopo della poetica di quel momento, ovvero l’intenzione di estrarre la bellezza dal male che opprime e pervade la società di metà ‘800. Quali sono però le poesie da ricordare all’intero della sua raccolta? Vediamo insieme le 3 poesie di Charles Baudelaire da leggere.

1. L’albatros

Nella raccolta di poesie di Charles Baudelaire, non può mancare L’albatros, pubblicata nel 1857. La poesia, che prende come metafora quella di un albatro intrappolato, parla in realtà della vita degli artisti, costretti a vivere in un ambiente che non riconoscono come proprio. Leggiamo infatti:  Il Poeta è come lui, principe delle nubi che sta con l’uragano e ride degli arcieri; esule in terra fra gli scherni, impediscono che cammini le sue ali di gigante. Allo stesso tempo, però, la poesia esprime anche un senso di ammirazione per la bellezza e la libertà dell’albatro che, proprio come fanno gli artisti, cerca incessantemente la libertà nonostante le difficoltà. 

2. Spleen

Pubblicata sempre nella raccolta di poesie di Charles Baudelaire, I fiori del male. Questa volta partiamo d’analisi della parola stessa. Il termine spleen in francese rappresenta la malinconia, che quando si verifica, secondo Baudelaire il nostro animo si colora di nero, e la speranza, l’unica cosa che potrebbe sorreggerci, ci sfugge. L’assenza di questa ci rende ancora più timorosi. Esplicitamente infatti ci dice nel componimento: Sfilano lentamente nell’anima mia; la Speranza, Vinta, piange, e l’Angoscia atroce, sul mio capo chino pianta la sua bandiera nera. L’autore, tramite la sua scrittura del tutto espressiva, riesce a descrivere la massima angoscia e l’eccessiva disperazione dei temi trattati.

3. Ti adoro

Un inno alla donna amata, un elogio all’amore, una delle poesie di Charles Baudelaire più romantiche contenute nella sua raccolta. È una celebrazione al suo amore per questa fanciulla, alla sua bellezza e a come in realtà essa sia irraggiungibile per lui. Quasi come una dolce canzone, Baudelaire scrive: Ti adoro al pari della volta notturna, o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto più t’amo quanto più mi fuggi, o bella, e sembri, ornamento delle mie notti, ironicamente accumulare la distanza che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite. Qui sottolinea come per lui la tristezza possa paragonarsi a un qualcosa di concreto, che potrà quindi un giorno cancellarsi, distruggersi. E l’essere sfuggente di quella donna lo porterà ad amarla ancora di più.

Immagine in evidenza: wikipedia

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