Qual è il ruolo di Virgilio nella Divina Commedia?

Virgilio

Virgilio è la guida di Dante, infatti lo accompagnerà nel suo viaggio nei nove cerchi infernali e nel Purgatorio.

Per scrivere la Divina Commedia, Dante si ispirò all’Eneide di Virgilio: non solo per la rappresentazione dei luoghi e degli esseri mitologici, ma anche per la rappresentazione della vita nel regno dei morti. Virgilio, infatti, utilizza questo strumento per esaltare Roma mentre Dante lo usa per rappresentare il suo mondo politico, morale e religioso. Scopriamo insieme qual è il ruolo di Virgilio nella Divina Commedia!

Cenni sull’autore…

Publio Virgilio Marone nasce nei pressi di Mantova il 15 ottobre del 70 a.C. e frequentò a Cremona la scuola di grammatica. Successivamente si trasferì a Roma, alla scuola di Elpidio, il quale istruiva la futura classe dirigente di Roma, fra cui Marco Antonio e Ottaviano. Le opere più importanti di Virgilio sono le Bucoliche, le Georgiche e l’Eneide. A queste è stato aggiunto un corpus poetico abbastanza esteso, chiamato Appendix Vergiliana: si tratta di testi diversi per stile, generi e temi.

Ruolo di Virgilio nella Divina Commedia

La Divina Commedia non rappresenta solo il viaggio spirituale di Dante, bensì suggerisce anche dei riferimenti ad alcuni autori latini, in particolare all’Eneide di Virgilio. Infatti, Dante prenderà spunto dall’opera di Virgilio soprattutto per la prima cantica, l’Inferno: pensiamo ai mostri infernali come Caronte, Minosse, Cerbero o alle acque presenti nel regno dei morti come l’Acheronte, il Flegetonte, la palude Stigia, il lago Cocito, tutti già incontrati nell’Eneide. Il poeta latino è senza dubbio il maestro di Dante e il principale autore a cui si ispira, ma qual è il ruolo di Virgilio nella Divina Commedia? Il ruolo di Virgilio sarà esplicitato nel corso del poema: egli, infatti, rappresenta la ragione umana che guida l’uomo verso la retta via e lo salva dal peccato. Virgilio, anima relegata nel Limbo, non potrà accompagnare Dante in Paradiso, infatti sarà sostituito dal Beatrice, la quale rappresenta la fede. All’interno della Divina Commedia, Virgilio non è rappresentato come un’entità astratta, bensì viene presentato come il poeta latino, autore dell’Eneide, vissuto a Roma sotto Augusto. Ciò che potrebbe risultare ambiguo è il motivo per il quale Dante abbia inserito la figura di Virgilio in un ambiente cristiano, scegliendolo anche come sua guida. La risposta si trova nell’interpretazione di una delle opere del poeta latino, in particolar modo nella quarta egloga delle Bucoliche: Virgilio annuncia la nascita di un bambino. Questo brano è stato interpretato come la nascita di Cristo e per tal motivo Virgilio viene considerato il profeta dei tempi classici. Quindi, Dante gli dà il ruolo di guida perchè lo ritiene un poeta illustrissimo, nonostante lo abbia collocato nel Limbo non essendo cristiano. Non solo Virgilio accompagnerà Dante nel suo viaggio all’Inferno e nel Purgatorio, ma chiarirà anche i dubbi del poeta e gli sarà vicino nei momenti di sconforto.

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Immagine in evidenza: Pixabay.

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