Hasebe Samon e Akana Sōemon sono i due protagonisti del racconto intitolato Kikka no chigiri (菊花の約, L’appuntamento dei crisantemi). La storia fa parte dell’opera Ugetsu Monogatari (雨月物語, Racconti di Pioggia e di Luna) di Ueda Akinari, uno dei capolavori della letteratura giapponese del periodo Edo. Come per altri racconti della raccolta, anche L’appuntamento dei crisantemi prende spunto da una fonte cinese, adattandola al contesto e alla sensibilità del Giappone feudale. I valori confuciani fanno da sottotesto e, in modo particolare, la vicenda esalta le virtù tipiche dei samurai come la fedeltà, la lealtà e un incrollabile senso del dovere.
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La trama: una promessa oltre la morte
Hasebe Samon è un samurai non belligerante che vive in condizioni economiche precarie con la madre, dedicando la sua vita allo studio. Un giorno, incontra Akana Sōemon, un altro samurai esperto di tattica militare, gravemente malato. Mosso da compassione, Samon lo cura e lo accoglie in casa sua. Tra i due nasce un profondo legame fraterno. Akana, una volta guarito, deve partire per vendicare il suo signore, tradito e ucciso. Prima di andarsene, promette solennemente a Samon di tornare per la Festa dei Crisantemi, il nono giorno del nono mese. Samon attende con impazienza quel giorno, ma al tramonto l’amico non è ancora arrivato. Proprio quando sta perdendo le speranze, Akana appare nel giardino. Tuttavia, gli svela di essere un fantasma: il suo avido cugino lo aveva imprigionato per impedirgli di partire. Per onorare il suo giri, il suo dovere morale, Akana si è tolto la vita, affinché il suo spirito, libero dal corpo, potesse percorrere centinaia di chilometri in un istante e mantenere la promessa. Dopo la rivelazione, lo spirito si dissolve. Sconvolto ma determinato a onorare il sacrificio dell’amico, Samon si reca a sua volta nella provincia di Akana e lo vendica, uccidendo il cugino traditore.
Analisi dei temi: la fedeltà del samurai
Il racconto, come altre opere di Akinari analizzate da istituzioni come la Columbia University, è una potente allegoria dei valori confuciani. Il legame tra Samon e Akana incarna la fedeltà e la lealtà assolute. Il gesto estremo di Akana non è visto come una tragedia, ma come il massimo atto di onore per un samurai: pur di non mancare a una promessa, sceglie la morte. Il suo ritorno come fantasma (yūrei) non è terrificante, ma è la prova tangibile che il suo spirito e il suo senso del dovere sono più forti dei limiti fisici. La Festa dei Crisantemi, simbolo di amicizia e nobiltà, diventa la cornice perfetta per questo patto sacro. La conclusione del racconto, che lamenta l’incostanza delle persone, serve a sottolineare per contrasto l’eccezionalità dei due protagonisti, modelli di una virtù che va oltre i confini della morte.
I personaggi e i valori che incarnano
| Personaggio | Valore rappresentato |
|---|---|
| Hasebe Samon | Rappresenta la compassione, la generosità e la lealtà nell’amicizia. Onora il sacrificio dell’amico portando a termine la sua vendetta. |
| Akana Sōemon | Incarna il senso del dovere (giri) e della fedeltà assoluta. Per lui, mantenere una promessa è un obbligo morale superiore alla vita stessa. |
| Tanji (il cugino) | Rappresenta l’avidità e il tradimento, l’opposto dei valori del samurai. La sua azione è il catalizzatore della tragedia e dell’atto eroico di akana. |
Il testo originale, come altre opere del periodo, è consultabile in archivi digitali come la Japanese Text Initiative della University of Virginia Library, che permettono di apprezzare la ricchezza della letteratura classica giapponese.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 18/09/2025

