Lo storytelling può essere definito come «l’arte di raccontare storie» (C. Salmon, 2007), ma è anche uno strumento didattico nell’insegnamento delle lingue, attraverso il quale si crea un contesto di apprendimento naturale e un clima favorevole, appunto, all’apprendimento.
Per questo motivo, lo storytelling costituisce uno strumento molto importante ai fini dell’educazione interculturale: l’arte di raccontare è una forma di comunicazione che nasce con il genere umano (E. M. Foster, 1991), appartiene all’umanità e, di conseguenza, a tutte le culture.
Lo scopo, la finalità, dello storytelling per l’educazione interculturale deve essere il confronto positivo tra civiltà e culture diverse e, attraverso la narrazione, si può scoprire la diversità, da vedere come fattore/elemento di arricchimento, che permette di “attuare” l’intercomprensione, definita come quella capacità che consente a parlanti lingue diverse di capirsi, in situazioni nelle quali si ha un incontro fra persone aventi, oltre a lingue differenti, culture altrettanto differenti. L’intercomprensione è quindi in relazione con il plurilinguismo e la pluricultura; per mezzo dell’intercomprensione, la diversità culturale e linguistica diventa “fattore“ educativo, si scopre il plurilinguismo e la realtà pluriculturale che ci circonda.
In questo contesto, la narrazione (e lo storytelling per l’educazione interculturale) è molto importante per l’apprendimento in generale e per l’apprendimento delle lingue in particolare. Essa viene pure definita come un mezzo fondamentale nei processi di riflessione sia nell’ambito dell’educazione per l’infanzia, sia nei contesti di lifelong learning.
Oggi, il raccontare storie si carica di un nuovo significato: lo storytelling per l’educazione interculturale finisce per essere una forma di “trasmettere”, fra le altre cose, norme di natura culturale.
Con lo storytelling per l’educazione interculturale, in ambito educativo, grazie alla narrazione di storie, si condividono ed interpretano esperienze; essendo le storie universali, si costruiscono ponti culturali e linguistici. La narrazione di storie costituisce quindi uno strumento importante, poiché si crea un contesto naturale in cui si apprende, si implementano la creatività e il pensiero critico. Inoltre, la narrazione di storie fa sì che lo storytelling per l’educazione interculturale possa essere utilizzato come strumento per insegnare, tanto ai bambini quanto agli adulti, l’importanza del rispetto attraverso la pratica dell’ascolto, quindi fa conoscere le varie culture e insegna a rispettarle.
Obiettivi dello storytelling per l’educazione interculturale possono essere:
- Far nascere l’interesse nei confronti di altre culture e lingue, per vedere le differenze come un’opportunità e un’occasione di arricchimento ;
- Sviluppare la creatività, utilizzando la parola scritta e orale;
- Trovare differenze ed analogie nelle e fra culture diverse;
- Sviluppare la capacità di tenere in considerazione il punto di vista degli altri;
- Superare gli ostacoli costituiti dagli stereotipi e dai pregiudizi nei confronti di altre culture e di culture “altre”.
Lo storytelling può essere ancora:
- Un mezzo, uno strumento per raccontare la propria cultura e, conoscendole, ascoltandole, anche altre culture;
- Uno strumento per approfondire la conoscenza e scoprire elementi tipici, rappresentativi della propria cultura (come le tradizioni, per esempio);
- Un mezzo per identificare aspetti in comune, aspetti diversi che caratterizzano o descrivono le diverse culture.
In questo modo, attraverso lo storytelling, vengono ampliate sia le conoscenze di carattere socioculturale, sia quelle di tipo interculturale. Di conseguenza, imparare una lingua significa cambiare i propri “parametri” culturali e fare propria la cultura che si esprime attraverso la lingua (Pezzot, 2016).
In conclusione, in una società che è diventata globale, l’educazione e la comunicazione interculturale sono necessarie e lo storytelling può essere un mezzo; uno strumento efficace e motivante per soddisfare i “bisogni” dell’educazione linguistica (e) interculturale.
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