Tombini in Giappone: quando l’arte diviene funzionale

Tombini in Giappone: quando l’arte diviene funzionale

Qualunque persona che sia andata in Giappone non ha potuto fare a meno di notare come, nelle varie città giapponesi, i tombini sono decorati in modo creativo con i temi più disparati. I tombini in Giappone prendono il nome di manhoru dall’inglese manhole che, a differenza dei tombini a cui siamo abituati con i soliti elementi geometrici, raccontano la storia e la cultura riproducendo scene di leggende, monumenti, cibo tipico giapponese e addirittura i personaggi di anime e manga.

La prima città ad aver adottato questa procedura è stata Okinawa in occasione dell’Expo del 1975. All’epoca meno della metà delle case giapponesi erano dotate di una rete fognaria e allora si pensò ad una modernizzazione di quest’ultima e ad una distribuzione dell’acqua più sviluppata. La spesa, però, era molto alta e, ancor di più, i lavori avrebbero procurato abbastanza disagi ai cittadini. Infatti l’amministrazione si chiedeva se i cittadini avrebbero accettato di contribuire alla realizzazione di questo progetto “invisibile”. Una possibile soluzione nacque da un impiegato del Ministero delle Infrastrutture di nome Yasutake Kameda, che propose di decorare i tombini in modo tale da sensibilizzare i cittadini a partecipare con delle donazioni, rendendo “visibile” il progetto. Quest’idea ebbe un grande successo e partirono i primi concorsi dove le città partecipavano per mettersi in competizione le une contro le altre esibendo i tombini più belli.

Al giorno d’oggi i tombini in Giappone continuano ad essere un aspetto caratteristico dello scenario urbano giapponese. Addirittura nella città di Kawagoe ha avuto luogo una manifestazione dedicata a questi tombini super carini. Per non parlare poi di quelli installati a tema Pokémon. Pura gioia per i fan!

Ogni città presenta dei tombini unici e che raffigurano disegni che fanno riferimento al luogo. A Sapporo, in Hokkaidō, sui tombini sono raffigurati i salmoni che nuotano attorno alla Torre dell’Orologio, uno dei simboli della città. Proprio i salmoni perché, grazie ad una migliore qualità dell’acqua dovuto alla modernizzazione del sistema fognario, sono tornati a nuotare nel fiume Toyohiragawa a Sapporo.

Sui tombini in Giappone vengono rappresentati anche dei festival, come troviamo sui tombini della città di Aomori. Il festival qui rappresentato è il Nebuta Matsuri, evento che ha luogo ogni anno all’inizio del mese di agosto, e infatti sul tombino sono raffigurati i ballerini con cappelli di fiori sovrastati da un festone a forma di guerriero.
Alcuni tombini in Giappone omaggiano anche i primi luoghi dove sono stati ritrovati i fossili dei dinosauri in Giappone, come la città di Katsuyama, nella prefettura di Fukui.
Tra gli altri simboli del Giappone sui tombini non può certo mancare il monte Fuji, la montagna più alta e famosa del Giappone.

Elencare tutte le raffigurazioni che ci sono sui tombini in Giappone è un po’ difficile perché sono numerosi e ce ne sono di tutti i tipi. Al vostro prossimo o primo viaggio in Sol Levante prestate attenzione a dove mettete i piedi: potreste trovare delle belle sorprese!

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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