l’Indonesia è lo Stato-arcipelago più grande al mondo, comprende infatti più di 17mila isole e ciò le fornisce una grande diversità etnica, linguistica, religiosa e alti livelli di biodiversità ed endemicità (ovvero, la possibilità di incontrare una specie solo in una precisa posizione geografica). È inoltre uno stato trans-continentale: seppur collocata nel sud-est asiatico in realtà l’Indonesia appartiene sia all’Asia sia all’Oceania. Infatti, nello stretto di Lombok l’Indonesia è attraversata dalla linea di Wallace, una linea immaginaria con la quale questo naturalista aveva evidenziato le differenze riscontrate tra le specie animali. A ovest della linea di Wallace le specie sono comuni al continente asiatico, tra cui tigri, elefanti, leopardi, mentre ad est ci si imbatte in quelle più comuni al continente oceanico, come i marsupiali.
Alla luce di queste considerazioni si può affermare che di animali indonesiani rari ve ne siano tanti e per poterli osservare spesso è necessario spingersi dall’altra parte del mondo, essendo molti di essi delle specie endemiche. Intanto cominciamo a scoprirne cinque.
Scopriamo insieme 5 animali indonesiani rari!
1. La scimmia Nasica
La nasica (Nasalis larvatus) è una scimmia diffusa nelle foreste tropicali del Borneo. Un altro nome con cui viene appellata dagli indonesiani è Monyet Belanda, ossia “scimmia olandese”, una beffa ai colonizzatori olandesi comunemente noti per un ventre ed un naso dalle dimensioni importanti. La sua pronunciata appendice nasale pendula è la caratteristica distintiva che rende questa specie tra gli animali indonesiani rari la più buffa. Se per un uomo questo tratto può risultare comico, per una nasica maggiori saranno le dimensioni del suo naso, più alte saranno le probabilità di attrarre una femmina della specie. Come tutte le scimmie si arrampica e ama stare appollaiata sugli alberi, ma a differenza delle altre le dita palmate delle zampe posteriori le consentono un’ampia agilità in acqua.
2. Babirusa
Il Babirusa (Babyrousa celebensis) è un esemplare tra gli animali indonesiani rari ad annoverarsi tra le specie endemiche, essendo presente solo sull’isola di Sulawesi e sull’arcipelago delle Molucche. Il suo nome è composto da due parole indonesiane, babi “maiale” e rusa “cervo” e sebbene appartenga alla famiglia dei Suidi e le sue fattezze ricordino quelle di un comune cinghiale, le sue zampe assomigliano a quelle di un cervo. Il suo tratto caratteristico sono le zanne, lunghe fino a 30 cm, che crescono all’esterno della cavità orale e si arcuano su se stesse finché non raggiungono la massima lunghezza.
3. Tarsio Pigmeo
Il Tarsio Pigmeo è un primate della famiglia dei Tarsidi, della quale fanno parte anche i lemuri. Questa specie come il Babirusa è endemica dell’isola di Sulawesi. È un’animale di piccole dimensioni, le cui zampe sono dotate di unghie appuntite con cui esegue la tolettatura con i propri simili. Il Tarsio Pigmeo a differenza degli altri animali indonesiani rari citati è una creatura notturna e di ciò sono testimoni i suoi grandi occhi marroni, fissi e ipnotici, che però sono stranamente sprovvisti di uno strato riflettente (tapetum lucidum) posto dietro la retina, comune alla maggior parte degli animali notturni.
4. Starling o storno di Bali
Lo Starling o storno di Bali (Leucopsar rothschildi), è una specie endemica, infatti è presente esclusivamente sull’isola di Bali diventando dal 1991 il suo animale simbolo. Questo uccello presenta un piumaggio bianco, tranne per le estremità nere delle ali e della coda e il suo tratto distintivo che consiste in una mascherina blu attorno agli occhi. Tra gli animali indonesiani rari questa è una specie a rischio d’estinzione principalmente per due motivi: la prima è il colore del suo piumaggio che lo rende una preda facile, mentre la seconda è l’avidità dei bracconieri, spinti dal redditizio commercio illegale di uccelli rari.
5. Drago di Komodo
Il Drago di Komodo (Varanus komodoensis), noto anche come varano di Komodo o kizawi, è il più conosciuto tra gli animali indonesiani rari. Non vola e non sputa fuoco come i draghi di Khaleesi in Games of Thrones, ma con i suoi 80 chili per 3 metri di lunghezza, lunghi artigli e lingua biforcuta è altrettanto minaccioso. Il predatore che popola le foreste e le zone fluviali delle isole di Komodo, Rinca, Flores e Padar è forse il più veloce tra i rettili: quando insegue una preda può arrivare a percorrere persino i 20 km/h. Il loro morso è letale: la loro saliva contiene un mix di batteri e proteine tossiche che entra in circolo nel sangue della preda e non le lascia scampo.
Fonte immagine in evidenza: Freepik