Rettili pericolosi, i 5 da conoscere

Rettili, i 5 più pericolosi al mondo

Di rettili pericolosi ce ne sono tanti. In quest’articolo, però, vedremo quali sono i 5 peggiori al mondo.

Cosa sono i rettili?

I rettili sono la prima classe di vertebrati ad aver lasciato l’ambiente acquatico per adattarsi alla vita terrestre. La loro diversità è dovuta ad adattamenti che hanno permesso la sopravvivenza in ambienti terrestri come la pelle cheratinizzata e squamosa, le uova con guscio adatto a uno sviluppo avanzato, e polmoni più efficaci per la respirazione. La variazione delle dimensioni nei rettili è ampia, da esemplari di nove metri a rettili di appena quattro centimetri. Alcuni vivono oltre i cento anni. Questi animali si sono adattati a svariati ambienti terrestri, da quelli cavernicoli a quelli marini.

Si spostano principalmente tramite gli arti, con arti posteriori più forti di quelli anteriori; i serpenti e alcuni sauri si muovono reptando tramite costole e placche ventrali, mentre alcuni sauri possono saltare o planare grazie a membrane tegumentali. Presentano una vasta gamma di colori e disegni criptici o aposematici. Alcuni, come i camaleonti, possono cambiare il colore della pelle. Sono in maggioranza predatori, alimentandosi di invertebrati, altri rettili, uccelli, mammiferi e pesci, con alcune forme erbivore. La bocca dei serpenti ha una notevole capacità di dilatazione, permettendo l’ingestione di prede di grandi dimensioni. Molti rettili vanno in letargo e seguono periodi di  riproduzione. Alcuni rettili pericolosi lo sono perché  velenosi e rappresentano un rischio per l’uomo. Le mascelle di molti rettili sono armi di difesa, così come le code muscolose dei coccodrilli e le corazze delle tartarughe. Alcuni rettili sono stati usati come fonte di cibo o per la produzione di oggetti.

Vediamo di seguito quali sono i 5 tipi di rettili più pericolosi al mondo:

1. La vipera di Russell

Diffusa in India e nel sudest asiatico, è più pericolosa del grande squalo bianco e più velenosa del mamba nero, quindi probabilmente la prima tra i rettili più pericolosi al mondo. Ogni anno, con il suo morso, causa migliaia di vittime. Anche chi sopravvive rischia danni seri e permanenti: il 29% dei sopravvissuti sviluppa gravi problemi ormonali ed altre complicazioni, come perdita di barba e peli pubici per gli uomini, curve su seno e fianchi per le donne, e persino la sterilità per entrambi. Il veleno iniettato provoca dolore, riduzione improvvisa della frequenza cardiaca e crollo della pressione, arrivando rapidamente al cervello e causando emorragie. Nonostante il suo carattere generalmente mite, la sua pigrizia lo rende pericoloso. Non avverte della sua presenza e attacca solo quando si sente minacciato. Vive nascosto nell’erba e si avvicina agli insediamenti umani in cerca di prede, contribuendo al gran numero di morti in zone povere, dove molte persone, soprattutto contadini, non indossano scarpe e diventano vittime facili. Il veleno della vipera di Russell è oggetto di studio per sviluppare antidoti e farmaci coagulanti, mostrando la sua potenza trasformando il sangue umano in solida materia in pochi secondi.

2. Il caimano nero

Tra i rettili pericolosi, abbiamo indubbiamente il caimano nero, l’unica varietà di melanosuco a non essere stata estinta. È uno dei più imponenti coccodrilli al mondo, potendo raggiungere una lunghezza di circa sei metri. Questi enormi alligatori provengono dal Sud America e popolano principalmente le acque fresche dell’Amazzonia. Assieme ai giaguari e alle anaconda, sono considerati i massimi predatori dei loro ecosistemi: la loro dieta spazia da piccoli mammiferi, uccelli e pesci a prede di dimensioni più grandi come scimmie, capibara e cinghiali. Oltre a eccellere nel nuoto, il caimano nero si dimostra anche dotato di grande intelligenza e abilità nell’attaccare le sue vittime, essendo un cacciatore implacabile dotato di potenti mascelle.

3. Il Drago di Komodo

È tra i rettili più  giganteschi, capace di raggiungere i tre metri di lunghezza e pesare fino a 90 chili. È la più imponente specie di lucertola conosciuta, limitata alle isole vulcaniche dell’Indonesia. Questi draghi sono i sovrani incontrastati della catena alimentare nel loro habitat naturale e sono predatori per eccellenza. La loro tattica di caccia si basa sull’uso di tossine presenti nella loro saliva per immobilizzare la preda, servendosi poi dei potenti e affilati denti per alimentarsi. Il loro veleno non ha lo scopo di uccidere la preda, ma di renderla incapace di fuggire al loro attacco. Gli attacchi dei Draghi di Komodo contro gli esseri umani sono abbastanza rari, considerando il loro ambiente e il fatto che gli umani non sono parte della loro dieta naturale. Tuttavia, quando si sentono minacciati o percepiscono un intruso nel loro territorio, questi rettili giganti possono attaccare per difendersi e garantire la propria sopravvivenza.

4. L’anaconda

Diversamente da altri rettili pericolosi, l’anaconda uccide la sua preda soffocandola. Questo gigantesco serpente popola le zone umide dell’America meridionale e può pesare tra i 90 e i 100 kg, raggiungendo facilmente gli 8 metri di lunghezza. Quando disturbata dall’uomo, l’anaconda può diventare estremamente aggressiva e dimostra una notevole agilità quando si trova in acqua. In cattività, questa specie è considerata imprevedibile e può costituire un pericolo per gli esseri umani se non si conoscono i modi corretti di gestirla. Negli Stati Uniti, dal 2012, è vietata l’importazione, il trasporto e la vendita di questo animale attraverso i confini statali per evitare che diventi una specie invasiva, specialmente in luoghi come le Everglades della Florida.

5. Il mamba nero

Scoperto per la prima volta nel 1864, è il serpente più velenoso al mondo e naturalmente tra i rettili pericolosi da conoscere. Raggiunge una lunghezza di quattro metri, una caratteristica insolita per un serpente così tossico. Conosciuto anche come il sette passi, ha un corpo snello e potente che gli consente di attaccare a una velocità superiore ai 20 km/h, rendendo impossibile qualsiasi tentativo di fuga. Inoltre, è estremamente agile su vari tipi di terreno, sa arrampicarsi e può ergersi fino a un quarto della sua lunghezza. Nonostante il suo nome, il colore del mamba nero non è nero: ha tonalità olivastre più o meno scure sul dorso, mentre il ventre è chiaro. Il nome deriva dalle fauci che il serpente spalanca in situazioni di minaccia, unite a una testa che ricorda una bara, conferendogli l’appellativo di ombra della morte.

Fonte immagine in evidenza: Freepik

A proposito di Michela di Giovannantonio

Vedi tutti gli articoli di Michela di Giovannantonio

Commenta