Avamat al Comicon: spiegare l’arte del Corto Indipendente

Avamat al Comicon

Avamat, la casa di produzione di film indipendenti, torna al Comicon. Il cinema ha sempre rivestito un ruolo importantissimo nell’ambito della rassegna e quest’anno, tra le novità, è presente uno spazio dedicato proprio alla casa di produzione dove il pubblico che incontrerà registi, attori, musicisti e produttori che spiegheranno, durante alcuni workshop. come realizzare progetti cinematografici indipendenti.  Da diversi anni Avamat, in collaborazione con la rassegna NIC Napoli in Cinema, promuove il lavoro di registi esordienti e non solo. Nell’ambito delle produzioni, ogni figura al lavoro su un corto, acquisisce abilità sempre maggiori e viene promossa: direttori di fotografia, musicisti, attori. Tutti coinvolti in un lavoro di squadra che viene elogiato durante le rassegne organizzate da NiC allo scopo di promuovere questo ramo della settima arte: il corto indipendente. La missione di Avamat al Comicon 2024 consiste nell’ avvicinare i giovani allo studio dei film indipendenti attraverso proiezioni. lezioni  e incontri con le scuole. Abbiamo incontrato lo staff e fatto una chiacchierata con Alessandro Rea, presentatore di NiC Napoli in Cinema, il ramo distribuzione di Avamat. 

Alessandro come e quando nasce Avamat?

Avamat nasce nel 2018 da Alessandro Avallone ed Emanuele Matera che hanno iniziato producendo cortometraggi su leggende del folklore napoletano, rilette in chiave horror. Con il tempo, la produzione si è estesa anche su altri argomenti, con l’uscita del corto Vento del West. L’obiettivo di Avamat è promuovere giovani cineasti indipendenti, dando la possibilità di proiettare i loro cortometraggi al cinema. Questa fa sì che avvenga un continuo scambio tra gli artisti e pubblico. Sono entrato in Avamat nel 2021 non solo come presentatore della rassegna e col tempo anche come attore, musicista e anche produttore esecutivo, questo nell’’ultimo cortometraggio, in particolare, intitolato “Al Titolo ci penso (da sobrio)” che verrà proiettato nel corso del festival.

Qual’è il criterio di selezione dei corti in Avamat?

Come casa di produzione produciamo anche e soprattutto i Nostri corti e dal punto di vista della distribuzione promuoviamo soprattutto i corti che hanno una storia da raccontare, che colpisca la mente e il cuore dello spettatore e sia davvero interessante. In quel caso non importa la provenienza, se è d’impatto, noi la proietteremo volentieri. La fascia d’età non conta, possono essere giovani registi di vent’anni, come esordienti di cinquant’anni, tra i corti che abbiamo proiettato c’è Wet di Ivan Forestieri – che verrà proiettato nel corso della rassegna. Forestieri ha avorato con i the Jackal come direttore della fotografia, abbiamo collaborato con attori del calibro di Gabriella Cerrino e attori teatrali come Diego Sommaripa. L’importante è avere una buona storia da raccontare. 

Cosa c’è nel futuro di Avamat? 

Al momento siamo all’ultima rassegna di Corti per NiC Napoli in Cinema, il 24 Maggio e andremo avanti e si prevedono altri festival e rassegne. Non escludiamo in futuro la produzione di qualche lungometraggio, tutto può essere! Per ora, come si dice al cinema: niente spoiler!

Avamat. Foto di gruppo

Si ringraziano Alessandro Rea ed Emanuele Matera per la gentilezza e il tempo che ci hanno concesso!

Immagine di copertina: Avamat Pictures.  Foto all’interno dell’articolo a cura di Adelaide Ciancio

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