Batman: Year One, il film mai realizzato di Darren Aronofsky

Batman Year One

Batman: Year One, e se Darren Aronofsky avesse diretto il film al posto di Christopher Nolan? Alla scoperta di una pellicola mai realizzata

Il personaggio di Batman è tra i supereroi con il maggior numero di adattamenti cinematografici. È il caso dei film Batman (1989) e Batman-Il Ritorno (1992) diretti da Tim Burton, delle due pellicole di Joel Schumacher Batman Forever (1995) e Batman & Robin (1997) e la trilogia del regista britannico Christopher Nolan con Batman Begins (2005), il Cavaliere Oscuro (2008) e Il Cavaliere Oscuro- il ritorno (2012).

Mentre il grande pubblico attende la prossima avventura del Crociato Incappucciato interpretato da Robert Pattinson; in passato, un altro regista avrebbe voluto mostrare al mondo la sua versione del noto antieroe prima dell’arrivo di Nolan. Si tratta di Darren Aronofsky, regista di Requiem for a Dream (2000), The Fountain- l’Albero della Vita (2006), Il Cigno Nero (2010), Noah (2014) e Madre! (2017).

Batman: Year One, come (ri)dare nuova linfa vitale al personaggio al cinema

Era l’inizio del nuovo millennio e la Warner Bros voleva rilanciare al cinema la figura del Cavaliere Oscuro, dopo l’insuccesso di Batman & Robin causato delle forti critiche contro lo stile camp e cartoonesco del film. Tra le varie proposte per un ritorno in grande stile del personaggio (creato da Bill Finger e Bob Kane), il giovane Aronofsky propose allo studio cinematografico la sua idea, ossia quella di reinventare il personaggio seguendo le orme della graphic novel “Batman Year One” di Frank Miller e David Mazzucchelli.

In questa versione della storia, Bruce Wayne è caduto in disgrazia dopo la morte dei suoi genitori, vive in povertà e conosce Little Al, un meccanico afro-americano che lo aiuterà nella sua crociata contro il crimine (una versione alternativa del maggiordomo Alfred). Il giovane Bruce non ha girovagato per il mondo per apprendere le tecniche di combattimento, piuttosto ha preferito leggere diversi libri dedicati alle arti marziali. A causa della sua povertà, Bruce non ha la possibilità di costruire una Batmobile, ma si aggira per le strade di Gotham con una Lincoln Continental.

Ancora più curiosa la scelta del proprio simbolo da cui deriva il costume, si tratta di un T e una W stilizzate sopra un piccolo anello che Bruce usa nella lotta contro il crimine, scambiate dalla stampa per un pipistrello stilizzato. Tra i nemici non vi è traccia di criminali come Joker, il Pinguino o l’Enigmista; tuttavia, abbiamo un boss mafioso di nome Gillian B. Loeb detto “Il Maestro”, ispirato a Carmine Falcone, e l’apparizione di una Selina Kyle di colore nei panni di Catwoman.

Bruce Wayne sulla falsariga di Travis Brickle?

Frank Miller che aiutò Aronofksy con la sceneggiatura del film, diede il suo parere in una dichiarazione su Comic Book Movie riportata da Cinefilos:

«Era la prima volta che lavoravo su un progetto di Batman che era più oscuro della mia stessa visione. Il mio Batman era troppo gentile per lui. Abbiamo anche discusso in merito e io gli ho detto che Batman non avrebbe mai fatto certe cose, non avrebbe mai torturato nessuno, e così via. Alla fine completammo la sceneggiatura ed eravamo perfettamente contenti di quello che avevamo realizzato ma la Warner Bros la lesse e disse che non andava, che i produttori volevano fare un film che potessero vedere anche i loro figli e così non se ne fece nulla […] La Batmobile era una ferraglia superaccessoriata, e Batman aveva rinunciato alla ricchezza per capire come è davvero vivere nella povertà. Aveva costruito da solo la sua Batcaverna in una zona abbandonata della metropolitana.»

 Aronofsky puntava ad una versione vietata ai minori del personaggio, che rivoluzionasse il modo di pensare dei cine-fumetti. Un film realistico lontano dalle atmosfere dark ed espressioniste della Gotham di Tim Burton e da quelle con le luci al neon di Schumacher. Tra le ispirazione per il suo Batman Year One, Aronofsky attinse da pellicole come Taxi Driver (1976), Il Giustiziere della Notte (1974) e Il Braccio Violento della Legge (1971).

«O muori da eroe o vivi a lungo da diventare il cattivo»

Per quanto riguarda il ruolo del protagonista, due anni fa Aronofsky rivelò in un’intervista che tra gli attori candidati al ruolo di Bruce Wayne c’era il giovanissimo Joaquin Phoenix, proveniente dal successo del film Il Gladiatore di Ridley Scott.

«Lo studio [cinematografico] voleva Freddie Prinze Jr e io volevo Joaquin Phoenix. Ricordo di aver pensato, ‘Stiamo facendo due film differenti.’ È una storia vera. [..] Il Batman che ho scritto era sicuramente diverso da quello che poi hanno realizzato.»

Questo è il parere del regista americano lo scorso anno riportata da Everyeye.

Insomma, prima ancora che Joaquin Phoenix interpretasse Joker nel film di Todd Philips, aveva la possibilità di interpretare il famoso supereroe sul grande schermo. A causa di problemi tra il regista e la Warner Bros, Batman: Year One non vide mai la luce.

Toccò a Christopher Nolan dare nuova linfa vitale al personaggio della Dc con il film Batman Begins del 2005.

Fonte immagine di copertina per l’articolo Batman: Year One: Pixabay 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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