Canzoni Disney: le 15 più belle di sempre

Canzoni Disney: le 15 più belle di sempre

Chi non ama i film Disney? In più di ottant’anni, la multinazionale statunitense ha dato vita a centinaia di storie in grado di appassionare grandi e piccini: non solo i tradizionali classici Disney, ma anche numerosi sequel, film live action o in tecnica mista e, ovviamente, i meravigliosi lungometraggi Pixar. La maggior parte di questi film viene guardata durante l’infanzia, ma alcuni elementi sono destinati a rimanere ben impressi nella memoria degli spettatori, e tra questi vi sono sicuramente le canzoni Disney. Coloro che bambini lo sono stati un bel po’ di tempo fa, infatti, probabilmente ricordano solo a grandi linee la trama dei film che hanno guardato da piccoli, ma sono in tanti a cantare a squarciagola i brani che hanno accompagnato le avventure dei loro eroi preferiti, parola per parola. Le canzoni Disney sono assolutamente iconiche, e non solo per il significato che assumono all’interno della trama: alcuni testi racchiudono messaggi profondi dall’importante valore morale, in grado di colpire ed emozionare persone di ogni età.

Andiamo a vedere 15 tra le canzoni Disney più belle e significative di sempre, dalle colonne sonore dei classici che canticchiamo con nostalgia ai capolavori più recenti.

15) We don’t talk about Bruno Encanto (2021)

Tra le canzoni Disney più recenti, ma che sono immediatamente entrate in testa agli spettatori di qualsiasi età, vi è indubbiamente il più famoso brano del film Encanto: We don’t talk about Bruno (in italiano Non si nomina Bruno), scritto da Lin-Manuel Miranda. La canzone prende vita in una scena del film in cui la famiglia Madrigal avverte la protagonista Mirabel della pericolosità nel pronunciare il nome dello zio Bruno, e lo fa attraverso strofe dalla sonorità pop latina, ma che arrivano a toccare diversi generi musicali, che variano in base al personaggio che le canta. Il pezzo ha ottenuto un successo commerciale immediato, arrivando a piazzarsi nella Top 5 della Billboard Hot 100 e conquistando i primi posti delle classifiche di diversi stati, oltre ad affermarsi come trend sul noto social network Tiktok.

14) Tale as old as timeLa bella e la bestia (1991)

Siamo in una delle scene più belle e suggestive de La bella e la bestia: Belle, graziosa fanciulla dall’indole curiosa e sognatrice, percorre la lunga scalinata che porta alla maestosa sala da ballo del castello, avvolta in un meraviglioso abito dorato. Si aprono le danze: al ballo tra l’aggraziata ragazza e l’impacciata Bestia si accompagna la voce della simpatica teiera Mrs. Potts, che dà vita ad una delle canzoni Disney più romantiche e famose di sempre. Le strofe del brano accompagnano il ballo tra i due protagonisti e ne descrive il processo di innamoramento, ma non si limita a questo: Tale as old as time è una canzone che parla a tutti, che invita a lasciarsi travolgere dall’amore e dalla felicità che questo può portare, a superare la paura di mettersi in gioco. All’interno del film, interprete del brano è la celebre attrice Angela Lansbury, che presta la voce a Mrs Potts; la canzone è stata, poi, successivamente registrata come un emozionante duetto tra Celine Dion e Peabo Bryson.

13) Part of your worldLa sirenetta (1989)

L’arma più potente di Ariel, protagonista del celebre classico Disney La sirenetta, è il suo canto. Un canto che, in questo brano, si esprime in tutta la sua potenza, attraverso la meravigliosa voce di Jodi Benson: Part of your world non esprime solo le doti canore della giovane sirena, ma manifesta la sua curiosità, mette in luce i suoi sogni, il suo desiderio di esplorare, di vedere cosa ci sia al di là del mondo sottomarino in cui è cresciuta. Questo risulta estremamente simbolico nel descrivere cosa rappresenti la voce di Ariel, elemento intorno a cui ruota l’intera storia: perché la voce non è intesa solo come vocalità, come caratteristica fondamentale e imprescindibile della figura delle sirene, ma anche come strumento attraverso cui affermarsi e farsi sentire, esprimere le proprie necessità senza sottostare al controllo degli altri. Un messaggio che assume importanza fondamentale se si pensa che Ariel sia, di fatto, la prima principessa Disney a rendersi artefice del proprio destino, distinguendosi dalle precedenti Biancaneve, Cenerentola e Aurora la cui sorte dipendeva dal principe destinato a salvarle.

12) Everybody wants to be a catGli aristogatti (1970)

Everybody wants to be a cat è un vero e proprio gioiello dal punto di vista musicale. Nota in Italia con il titolo Tutti quanti voglion fare il jazz, che forse ne descrive in maniera più immediata l’essenza, la canzone è stata in grado di far apprezzare il jazz, genere musicale allora abbastanza di nicchia, proprio a tutti: perfino ai bambini. Il celebre brano, tratto dal film Gli aristogatti, non può essere definito jazz a tutto tondo: in esso sono presenti sonorità che derivano da diversi generi musicali, dal pop alla musica classica, come ad indicare un confronto tra diverse culture. Confronto che si può notare anche nell’estetica dei gatti, che diventano una metafora dello spirito giovanile predominante negli anni ’70: tutti così diversi, ma con lo stesso desiderio di evasione, di dare una svolta a tutto, che si manifesta in questo ballo scatenato e ricco di colori.

11) Colors of the windPocahontas (1995)

Il brano più famoso di Pocahontas, scritto da Alan Menken e Stephen Schwartz, è una canzone da Oscar. Difatti, Colors of the wind (in italiano I colori del vento) si è guadagnata l’Oscar come Migliore canzone nel 1996, ed è stata tra le pochissime canzoni Disney a riuscire ad ottenere questo rinomato premio. Il testo della canzone ha un forte valore simbolico, non solo all’interno del film da cui deriva, ma come espressione generale della visione panteistica del mondo da parte dei nativi americani: le parole, cantate dalla principessa indigena Pocahontas attraverso la voce di Judy Kuhn, esprimono il legame profondo che vi è tra uomo e natura, la spiritualità e la meraviglia contenuta in ogni creatura esistente al mondo. Colors of the wind è un importante insegnamento per i bambini, ma anche uno spunto di riflessione per gli adulti.

10) Into the unknownFrozen II (2019)

La regina Elsa e la sua energica voce – in realtà, quella di Idina Menzel – sono state protagoniste di Frozen e si sono riconfermate come tali nel seguito della storia, ovvero Frozen II – Il segreto di Arendelle. Il successo del brano di spicco del primo capitolo, Let it go, è probabilmente inarrivabile, ma la colonna sonora di Frozen II è probabilmente ancora più suggestiva ed espressiva. All’inizio del film, la regina di Arendelle percepisce la presenza di qualcosa che non va, qualcosa che turba la sua tranquillità… una strana melodia.  La tormentata Elsa inizia quindi a girovagare per il castello alla ricerca di una risposta, esponendo i suoi dubbi attraverso le note di una canzone: Into the unknown, in cui si manifesta pienamente tutta la potenza vocale della Menzel. Si tratta di una canzone che racchiude i principali temi che toccano i protagonisti di Frozen in entrambi i film, ma che riguardano anche gli adolescenti – e non solo: la scoperta di se stessi, la ricerca del proprio io, la paura di ciò che accadrà dopo, del futuro, dell’ignoto.  

9) You’ve got a friend in me – Toy Story

You’ve got a friend in me è un inno all’amicizia. Non solo dell’amicizia tra il cowboy giocattolo Woody e il bambino Andy, protagonisti dell’acclamatissimo lungometraggio Pixar Toy Story: il testo parla di tutti coloro che hanno avuto, almeno una volta, un vero amico, o che veri amici lo sono stati. Non importa cosa tu sia effettivamente in grado di fare, quali siano le tue qualità oggettive o quanto il resto del mondo pensa ci siano persone che valgono più di te: per un amico, un grande amico, sarai sempre insostituibile. Alla voce graffiante di Randy Newman, interprete del brano nella versione originale della pellicola, è stata data grandegiustizia nella versione italiana denominata Hai un amico in me, in cui la canzone viene cantata da un impeccabile Riccardo Cocciante.

8) Remember meCoco (2017)

Coco è un film che ha fatto piangere quasi tutti – e buona parte di quelli che non hanno pianto, ha dovuto trattenersi. Tra le cause di ciò, vi è sicuramente la canzone Remember me, che ci viene presentata in diverse versioni nel corso della storia, ma che assume il suo significato più profondo nell’ultima parte della pellicola. Remember me (in italiano Ricordami) è un messaggio d’amore profondo, esprime i sentimenti di un padre che rassicura la sua bambina del fatto che pensa sempre a lei, che sono sempre legati, non importa quanto tempo dovranno stare lontani o cosa potrebbe accadere.

7) Chim Chim Cher-eeMary Poppins (1964)

Sopra i tetti dei palazzi di una Londra notturna, avvolti nel buio, gli spazzacamini presentano il proprio mondo a due curiosi bambini, Michael e Jane. Danzando sulle note di Chim Chim Cher-ee (in italiano Can Caminì), Bert e i suoi amici ci insegnano che niente è come sembra e che ogni cosa può assumere un diverso significato a seconda del punto di vista da cui si sceglie di guardarlo, come un lavoro che appare poco dignitoso o un cielo che sembra troppo buio. E questo insegnamento riesce a coinvolgere in maniera inconsapevole lo spettatore, tant’è che i tetti spigolosi su cui si svolge la scena di cui questo brano è protagonista iniziano a sembrarci proprio «la soglia di un mondo incantato». Un brano che è valso ai suoi autori, Richard M. Sherman e Robert B. Sherman, ben due premi Oscar: quello come Miglior canzone e quello come Miglior colonna sonora.

6) I’m still hereIl pianeta del tesoro (2002)

Il pianeta del tesoro, 43° classico Disney, è tra i film d’animazione Disney più sconosciuti e sottovalutati, e questo è un vero peccato. Non solo per la trama avvincente e l’originale ambientazione dai riferimenti steampunk, ma anche per la meravigliosa colonna sonora: I’m still here, la cui versione italiana Ci sono anch’io è stata resa nota dall’interpretazione di Max Pezzali, che possiede uno dei testi più belli in assoluto tra quelli delle canzoni Disney. Un testo che esprime un modo di sentirsi comune a tante persone: la voglia di far sentire la propria voce, di affermare la propria presenza tra i miliardi di persone esistenti al mondo. I’m still here descrive emozioni tremendamente umane: la disillusione nel sentirsi poco compresi da chi ci circonda, la rabbia nel sapere che forse non si avrà mai una risposta definitiva alle proprie domande, la speranza nel fatto che forse un giorno si arriverà a raggiungere i propri obiettivi, o quantomeno ad essere la migliore versione di sé.

5) Circle of life Il re leone (1994)

In ambito musicale, il nome di Elton John è una garanzia. È proprio lui che ha composto le musiche di una delle canzoni Disney più belle e famose di sempre: Circle of life, conosciuta in Italia come Il cerchio della vita. Questo brano apre quello che è, probabilmente, il lungometraggio Disney più amato di sempre, ed ha la capacità di descrivere la vita nella sua interezza attraverso l’utilizzo di parole semplici, ma estremamente d’impatto: Circle of life è in grado di toccare i cuori di tutti e di emozionare ogni volta in cui la si ascolta.

4) Reflection Mulan (1998)

La canzone più amata del classico Disney Mulan è probabilmente un’altra: Make a men out of you, cantata dal capitano Shang durante l’addestramento delle reclute. All’interno della storia, però, Reflection è il brano che assume il significato più profondo e rappresentativo: tra la famiglia di Mulan, che le chiede di essere una perfetta sposa (Honor to us all) e Shang, che le chiede di essere un perfetto soldato (Make a man out of you, appunto), la protagonista si interroga su chi sia lei davvero, sul motivo per cui, guardandosi allo specchio, non riesca a riconoscersi pienamente nel riflesso che vede. E il motivo, probabilmente, è proprio questo: Mulan non è una sposa né un guerriero, ma semplicemente una persona, che si sente limitata nell’essere rilegata a un ruolo, un’etichetta. Reflection esprime un messaggio che può essere utili a tutti: l’unico modo per riconoscere la propria immagine allo specchio è crearsi il proprio spazio come individuo, senza cercare di rilegarsi a un ruolo sociale.

3) Heaven’s light/Hellfire Il Gobbo di Notre Dame (1996)

Il Gobbo di Notre Dame è probabilmente uno dei film d’animazione Disney più ambiziosi e i controversi: questo arriva a toccare in maniera neanche troppo celata tematiche non particolarmente adatte ai bambini, quali il bigottismo religioso, la tolleranza nei confronti del diverso, le ingiustizie sociali. L’intera colonna sonora di questo lungometraggio è straordinaria, ma il suo apice viene toccato con Heaven’s light/Hellfire: non un singolo brano, ma due pezzi diversi riprodotti consecutivamente. I due pezzi si presentano in evidente contrapposizione, ma sono accomunati da un unico tema: l’amore impossibile, un sentimento platonico e senza speranza, espresso attraverso l’idealizzazione del medesimo oggetto del desiderio, ossia la zingara Esmeralda. Il campanaro gobbo Quasimodo vede questa donna come un angelo, colei che gli ha consentito di scoprire e rivalutare il mondo al di fuori dalla torre in cui è rinchiuso, la persona che ha stravolto la sua routine dandogli la speranza di una vita diversa. Di contro, il giudice Frollo vede la ragazza come un demonio, una figura che tenta di spingerlo a tradire ogni suo ideale, che conduce la sua mente verso il peccato; Frollo, suo malgrado, si rende conto di essere disposto a cedere ai pensieri peccaminosi e di tradire se stesso pur di avere Esmeralda tra le sue braccia. Qualora ciò fosse impossibile, l’uomo preferirebbe vedere la giovane zingara morire piuttosto che continuare a tormentarsi per il suo desiderio inarrivabile. Il sentimento amoroso di entrambi si rivelerà non corrisposto, poiché Esmeralda è innamorata del capitano Febo, ma il destino dei due è comunque collegato ai loro sentimenti: l’ingenuità e l’ottimismo di Quasimodo gli faranno ottenere la tanto agognata libertà, mentre l’egoismo di Frollo sarà causa della sua stessa rovina.  

2) Son of man Tarzan (1999)

La colonna sonora di Tarzan, interamente incisa da Phil Collins, racchiude parecchie tra le migliori canzoni Disney di sempre. Scegliere la più bella è difficile, poiché ciascuna di esse assume un importante significato sia all’interno del film, sia al di fuori di esso; il tutto arricchito dall’inconfondibile e vibrante voce del cantante britannico. La più nota e significativa, però, è probabilmente Son of man, sulle cui note osserviamo il passaggio di Tarzan da ragazzo a uomo, e attraverso i suoi versi riusciamo ad immedesimarci nel cammino del giovane protagonista, come se riuscissimo a sentire la voce di qualcuno che ci ama rassicurarci lungo il nostro percorso di crescita.

1) Go the distanceHercules (1997)

Non può mancare in questa selezione il meraviglioso brano tratto dal 35° classico Disney, Hercules. Go the distance è interpretata, all’interno del film, dal doppiatore dell’eroe Hercules, Roger Bart, mentre nella versione italiana Posso farcela ci emoziona attraverso la voce dell’indimenticabile Alex Baroni. È, però, nella sua versione più pop, presente nei credits finali del film, che il brano si manifesta nella maniera più efficace: l’energico timbro di Michael Bolton è perfettamente in grado di esprimere la potenza di questo pezzo, tutta la speranza e l’audacia che racchiude. Ercole non è particolarmente apprezzato dai suoi coetanei e dai suoi concittadini; la sua grande forza fisica fa sì che il ragazzo venga considerato un reietto, uno strambo, un elemento potenzialmente pericoloso, che non può avere posto tra la gente comune. Il nostro protagonista, però, comprende che il problema non è il suo modo di essere, bensì il non trovarsi nel contesto adatto alle sue straordinarie qualità; nel momento in cui apprende la verità su se stesso, Ercole non si lascia abbattere nonostante le numerose difficoltà, consapevole del fatto che fuori dalla sua realtà ci sia qualcosa di meglio ad attenderlo. Go the distance è un messaggio di speranza, una spinta a credere in se stessi e a superare qualsiasi ostacolo, perché in fin dei conti nessuno di noi è sbagliato, ma magari solo fuori posto. Il ritmo travolgente, il messaggio profondo e la vocalità pazzesca la rendono una delle canzoni Disney più memorabili di tutti i tempi.

Fonte immagini: Wikipedia

A proposito di Paola Cannatà

Studentessa magistrale presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale". Le mie più grandi passioni sono i peluche e i film d'animazione Disney, ma adoro anche cinema, serie TV e anime (soprattutto di genere sci-fi), i videogiochi e il buon cibo.

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