Se siete amanti dell’horror, quest’articolo fa al caso vostro! Di recente si è diffuso su Internet un fenomeno molto curioso: la scrittura di testi, per la maggior parte brevi, che hanno come scopo quello di spaventare e impietosire il lettore. Questi brevi racconti sono chiamati creepypasta, un neologismo nato dalla fusione di due parole inglesi: “creepy” (inquietante, spaventoso) e “copypasta”, termine che indica la pratica di copiare e incollare blocchi di testo da un forum all’altro.
Le creepypasta sono, in sostanza, storie horror create da utenti e diffuse poi sui vari forum e siti internet. Sebbene il fenomeno sia esploso nel 2006 sulla imageboard 4chan, le sue radici affondano nel folklore digitale degli albori del web, con storie antesignane come “Ted the Caver” che già dimostravano il potenziale narrativo della rete. L’apice della loro popolarità è stato raggiunto intorno al 2010, trasformandole da semplice passatempo per appassionati a vere e proprie leggende metropolitane digitali.
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Creepypasta famose: ecco alcuni racconti da brivido
Tra le varie storie ce ne sono alcune che fungono un po’ da “modello”, o che comunque sono diventate iconiche e quindi più conosciute. Molte di queste leggende digitali presentano caratteristiche diverse, spaziando dall’orrore psicologico a quello sovrannaturale. Andremo insieme a vederne alcune tra le più note che potrebbero non farvi dormire stanotte!
Creepypasta | Tipologia di orrore e origine |
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Slenderman | Orrore psicologico/sovrannaturale, nato sul forum Something Awful |
Jeff the killer | Slasher/body horror, derivato da un’immagine virale e una storia su 4chan |
The russian sleep experiment | Orrore psicologico/gore, racconto pseudo-scientifico diffuso su forum |
BEN drowned | Orrore psicologico/tecnologico (haunted tech), legato al videogioco Zelda |
Slenderman

La creepypasta forse più nota è quella dello “Slenderman”. La sua figura nasce nel 2009 da un concorso fotografico sul forum Something Awful, quando l’utente Eric Knudsen (con lo pseudonimo “Victor Surge”) pubblicò due immagini ritoccate che mostravano una figura alta e senza volto tra gruppi di bambini. Questa creatura umanoide, magra e con un volto totalmente bianco, è dedita al sequestro di persona (tipicamente bambini o adolescenti). Si dice che abbia il potere di teletrasportarsi, di causare interferenze con apparecchi elettronici e di trasformare le proprie vittime in proxy, ovvero degli intermediari di cui si serve per diversi scopi. La sua fama è tale da aver purtroppo ispirato un tragico fatto di cronaca nel Wisconsin nel 2014, dimostrando come queste storie possano avere un impatto profondo e reale, come documentato da numerose testate internazionali tra cui la BBC.
Jeff the killer

Un’altra creepypasta piuttosto popolare è quella di “Jeff the killer”, che racconta di un ragazzo di nome Jeff che si trasferisce con la sua famiglia in un nuovo quartiere. Il giorno seguente, lui e suo fratello Liu hanno uno scontro con dei bulli da cui Jeff riesce a scappare dopo averli feriti. Il giorno seguente Liu si fa arrestare al posto di Jeff e quest’ultimo, dopo aver incontrato i bulli a una festa ed essere stato attaccato, ne uccide uno venendo però deturpato in viso da delle bruciature. In seguito a ciò Jeff impazzisce. Quando torna a casa mutila il proprio volto in modo da sorridere sempre per poi uccidere i propri genitori. La sua frase iconica è “Go to sleep” (vai a dormire), sussurrata alle sue vittime. Viene descritto come un ragazzo col volto pallido, il naso tagliato, capelli neri, occhi privi di colore e bocca priva di labbra in posizione sempre sorridente a mostrare i denti.
La statua
Questo è un racconto in cui viene narrata l’incredibile storia di una babysitter. Quest’ultima doveva prendersi cura di due bambini, i cui genitori avevano deciso di uscire in città per una sera, prendendosi una piccola pausa. Quando la babysitter arrivò i due bambini erano già a letto, così lei, annoiata, chiese ai due genitori se potesse vedere la TV nella loro camera. Inoltre, fece loro anche un’altra richiesta: quella di coprire con un lenzuolo la statua di un angelo fuori dalla finestra della camera, poiché le metteva inquietudine. Seguirono degli istanti di silenzio, prima che l’uomo rispondesse che loro non possedevano nessuna statua a forma d’angelo. Tre minuti dopo la chiamata, la polizia ritrovò i corpi dei bambini e della babysitter all’interno di pozze del loro stesso sangue.
La Kuchisake-onna (donna dalla bocca spaccata)

La Kuchisake-onna è una donna famosa in tutto il Giappone poiché protagonista di una leggenda urbana, che però alcuni sostengono essere vera. Questa storia si riconduce al periodo Heian (794-1185 d.C) e narra di un samurai che scoprì che la donna di cui era follemente innamorato, nonché sua sposa, lo tradiva; a quel punto, il samurai sfregiò la donna con una spada. La ferita andava da un orecchio all’altro, passando per la bocca. Questa creepypasta narra che da allora, la donna cominciò ad andare alla ricerca di vittime su cui potersi vendicare; a interessarle erano soprattutto ragazzi e ragazze di giovane età. La leggenda inoltre racconta che il fantasma della Kuchisake-onna si muove solitamente nelle strade deserte e nei giorni nebbiosi, armata di forbici.
Polybius
Se foste degli appassionati di videogiochi, questa creepypasta potrebbe destabilizzarvi! Questa storia racconta di un nuovo gioco installato in alcune sale di periferia, che cominciò ad attirare sempre più persone. Tuttavia, dopo un paio di partite, i giocatori cominciavano a manifestare i primi segni di amnesia, insonnia e incubi notturni. Si diceva che il cabinato fosse un esperimento governativo per il controllo mentale. Non a caso, la compagnia tedesca citata nei crediti del gioco era chiamata Sinneslöschen, che significa letteralmente “cancella-mente“.
Annora Petrova
La storia di Annora Petrova è una delle più inquietanti. Questa famosissima pattinatrice scoprì che su Google c’era una pagina di Wikipedia che parlava di lei e di cosa le sarebbe successo nei giorni a seguire. La ragazza cominciò a preoccuparsi quando vide che le cose scritte sul web si realizzavano. Un giorno lesse sulla pagina che sarebbe morta a breve. Ebbene sì, anche questo accadde: la giovane donna fu ritrovata morta dalla polizia. La cosa ancor più spaventosa fu il fatto che il suo cadavere si trovasse proprio sulla tastiera del computer.
Le creepypasta su cartoni e videogiochi
Un filone molto diffuso delle creepypasta è quello che riguarda i videogiochi o episodi di cartoni animati per bambini che non sono mai andati in onda per qualche dettaglio macabro. Questo formato, noto come “lost episode” (episodio perduto), gioca sulla nostalgia e la corruzione dell’innocenza. Per quanto riguarda i cartoni animati, un esempio è la creepypasta “il suicidio di Squiddi” nel cartone Spongebob. Per quanto riguarda i videogiochi, le creepypasta più diffuse sono sicuramente “la sindrome di Lavandonia” del videogioco Pokémon Rosso e Blu, che narra di come l’ascolto prolungato della colonna sonora del gioco possa portare alla follia, e “Herobrine” del videogioco Minecraft, ovvero l’alter-ego malvagio del personaggio principale.
Le creepypasta da qualche anno sono diventate quindi un vero e proprio fenomeno di massa e molti racconti sono diventati delle leggende metropolitane. Molte di queste storie sono state utilizzate come temi per la produzione di film e videogiochi horror, dimostrando la capacità del folklore digitale di influenzare la cultura popolare tradizionale.
Fonte immagine: Pixabay
Paolo e Nicole Augelli
Articolo aggiornato il: 07/09/2025
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