Amnesia: The Bunker, il ritorno della paranoia

Amnesia: The Bunker

Amnesia: The Bunker, quarto capitolo della serie survival horror di Frictional Games, rilasciato ufficialmente il 6 giugno del 2023 ha ottenuto successo e ottime recensioni dalla critica.
Il gioco ambientato durante la Grande Guerra offre ai giocatori uno scenario raccapricciante; il protagonista Henri Clement, soldato francese schierato al fronte, resta infatti intrappolato in un bunker che, al suo risveglio da un’incidente che lo lascia senza memoria di dove si trova, è completamente disabitato e in totale rovina.
Ma essere intrappolato in un bunker con la guerra che imperversa all’esterno non è l’unico problema del soldato francese, infatti il bunker è infestato da una spiacevole compagnia che lo perseguiterà nel suo tentativo di ritornare all’esterno.

L’eredità di Amnesia e il nuovo capitolo Amnesia: The Bunker

I videogiochi Amnesia hanno lasciato un solco profondo in quello che è il genere survival horror nel mondo videoludico sin dal primo capitolo Amnesia: The Dark Descent e proprio questo capitolo del 2010 è sicuramente noto per aver lanciato la carriera di molte carriere degli Youtuber ad oggi più conosciuti come Markiplier e PewDiePie.
Il nuovo capitolo mantiene l’impostazione da survival horror basato moltissimo su ambientazione opprimente e sound design da brividi ma per la prima volta si presenta in una chiave semi-open world dove il giocatore può scegliere liberamente quale area del bunker vuole esplorare per prima e non guidarlo su binari predefiniti.
Questa scelta aumenta ancora di più il senso di incertezza e smarrimento che sente il protagonista, così come il giocatore, che solo attraverso note dei suoi commilitoni, ormai morti, riesce a capire di più sulla sua situazione e come uscirne. Lo story telling è quindi eseguito attraverso la lettura di piccoli testi, documenti e note sparpagliate nella mappa così come sono sparpagliati oggetti utili al giocatore come torce, taniche di benzina e proiettili per il revolver del protagonista.

Amnesia: The Bunker riesce quindi, anche grazie al sistema di luci alimentate da un vecchio generatore a benzina, a rendere ogni singola spedizione al di fuori della zona sicura urgente e piena di significato proprio perché sin da subito il gioco rende evidente il pericolo di girare per il bunker al buio perché si è costantemente pedinati da una creatura conosciuta come “la Bestia”.
La parte migliore dell’horror dato da Amnesia è proprio il costante senso di paranoia che si ha nel compiere ogni singola azione, ogni piccolissimo rumore potrebbe infatti attirare attenzioni indesiderate e costare la vita al protagonista.

La critica ha accolto Amnesia: The Bunker in maniera molto positiva criticando però l’intelligenza artificiale del mostro che, nonostante riesca bene nel suo intento di stalkerare il protagonista, a volte non adempie completamente al suo ruolo di mostro omicida. Questo dettaglio, escluso il gioco, ha ottenuto ottimi voti e la critica ha molto celebrato il senso di pressione che il giocatore riceve nelle sue spedizioni all’interno del cavernoso bunker.
Una delle scene più significative del gioco è però un momento di pace. Henri potrà infatti raggiungere una delle torri di guardia del bunker e osservare per la prima volta la luce e il mondo esterno solo per essere riportato a quello che è il contesto di guerra ancora in corso.
Questo è quindi un ottimo parallelismo di come in realtà la battaglia interiore del protagonista contro il mostro lo porterà solo a fuggire in uno scenario ben più catastrofico; la Grande Guerra che imperversa irrefrenabilmente al di fuori di quello che doveva essere un luogo di salvezza trasformato in incubo.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Nanni Luigi

Studente di Lingue e Culture Comparate presso L'Orientale di Napoli. Ventunenne sempre con le cuffie e un jack of all trades con le mani in pasta in troppe cose.

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