Pioggia sottile di Luis Landero | Recensione

Pioggia sottile di Luis Landero | Recensione

Pioggia Sottile è l’opera narrativa di Luis Landero, edita da Fazi a partire dal 7 febbraio 2023, pubblicata in Italia nella traduzione di Giulia Zavagna . Il testo ha brillantemente conquistato il suo pubblico e ha generato un entusiasmo collettivo, sugellato anche dalla critica positivissima delle testate giornalistiche più autorevoli.

L’autore di Pioggia sottile: Luis Landero

Definito da Manuel Vilas “il nostro Dostoevskij” e “uno dei più grandi scrittori del mondo”, il pluripremiato Luis Landero è autore di numerosi romanzi e diversi saggi e nel corso della sua carriera, ha insegnato presso l’Accademia di Arte Drammatica e presso l’Università di Madrid, è stato inoltre professore presso l’Università di Yale.

La trama di Pioggia sottile

“Storia di una famiglia spagnola”, “storia dei retroscena di una famiglia spagnola”, “racconto di una storia molto infelice”: molti sono i nomi e gli aggettivi che potremmo utilizzare per descrivere quella che, a tutti gli effetti, è la narrazione del labirinto che si trova all’interno di una ragnatela. Filamentoso, gommoso, di aspetto regolare e simmetrico, è il racconto di Landero. La trama di Pioggia sottile è il racconto avvincente di prosa perfetta, un racconto infelice di una famiglia che nasconde-come la ragnatela-pericoli e predazioni.
Tutta la narrazione vortica e si libra attorno alla figura di Aurora, la nuora e cognata perfetta, verso la quale migrano tutti i segreti della famiglia e, attraverso di lei si liberano e si rivelano. Altra figura emblematica, che rappresenta il cardine del crocevia di segreti e iniquità, è la madre: donna anaffettiva e gelida, egoista e anti-materna.
La narrazione in Pioggia sottile è profondamente sensoriale e si altera secondo i ritmi indulgenti e non dell’occhio straniante del lettore-spettatore.
È questo, essenzialmente, un racconto senza misericordia.

Recensione
Lev Tolstoj affermava in Anna Karenina che “tutte le famiglie infelici sono uguali, ogni famiglia infelice lo è a modo suo” e questo romanzo, più che mai, riflette questa religione dell’infelicitá e sposa l’immagine angusta e -talvolta obbrobriosa apparenza in uno svolgersi dei fatti che è sempre più disvelamento, che è sempre più gioco angusto e inquieto. Fernando Aramburu dice a tal proposito: «Con la sua prosa ammirevole, marchio di fabbrica, Pioggia sottile ci conduce dentro il tortuoso labirinto delle relazioni familiari, dei ricordi opprimenti, dei conflitti mai risolti. È difficile per il lettore non farsi risucchiare nel vortice di questo intenso romanzo». E noi tendiamo a riconoscere in queste parole una grande verità: che la prosa è collosa ed è difficile non lasciarsene risucchiare, che il viaggio è complesso e necessita di attenzione.

In un contesto in cui Luis Landero si spoglia della possibilità di nascondere il “mostro”-inteso stavolta non come “meraviglioso”,  ma come parte e luogo del “brutto”, non rinuncia al racconto puro delle imprevedibilità e delle perversioni umane. Il racconto di Pioggia sottile si svolge in una modalità errante, tanto che il punto di vista della storia, sebbene si riversi sempre verso il personaggio di Aurora, oscilla tra i medesimi fatti e le loro relative interpretazioni. Pioggia sottile è un romanzo “dai molti occhi”, una ragnatela metaforica i cui ragni sono i membri di una famiglia spagnola costituita da una madre, un padre defunto e tre figli. È una stanza angusta in cui si vive e ci siede scomodi, ma tale previsione è soltanto la rappresentazione visiva del coraggio narrativo di Landero che non teme lo sconcerto, il turbamento e l’iniquo dell’animo umano e della sua capacità di convertire tutte queste cose in un capitale narrativo di grandissima portata.

Immagine in evidenza: Fazi Editore

A proposito di Arianna Orlando

Classe 1995, diplomata presso il Liceo Classico di Ischia, attualmente studente presso la Facoltà di Lettere all’Università di Napoli Federico II, coltiva da sempre l'interesse per la scrittura e coniuga alla curiosità verso gli aspetti più eterogenei della cultura umana contemporanea, un profondissimo e intenso amore verso l’antichità. Collabora con una testata giornalistica locale, è coinvolta in attività e progetti culturali a favore della valorizzazione del territorio e coordina con altri le attività social-mediatiche delle pagine di una Pro Loco ischitana.

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