Meditazione mindfulness: pratiche per vivere il momento

meditazione mindfulness

Con meditazione mindfulness si intende una pratica che ha come obiettivo la consapevolezza di sé e della realtà che ci circonda nel presente per raggiungere uno stato di benessere sia mentale che fisico. La realtà si guarda con distacco e in maniera non giudicante per imparare a controllarla al meglio.

Il termine mindfulness in inglese significa letteralmente consapevolezza, deriva dal termine in sanscrito pali che indica le qualità che un essere può acquisire attraverso la meditazione: attenzione e consapevolezza.

La meditazione mindfulness si basa su precetti buddisti, uniti allo zen e lo yoga. Secondo la filosofia buddista, la sofferenza è dettata da una visione sbagliata della realtà che può essere corretta attraverso la meditazione. Raggiungendo la consapevolezza di sé e della realtà circostante, si riesce ad avere un maggiore controllo sui propri pensieri negativi che determinano l’idea giudicante che ci creiamo del Mondo. In realtà, questi pensieri ed emozioni sono semplicemente prodotti della propria mente e in quanto tali devono essere guardati per ciò che sono, in questo modo non influiranno negativamente nella propria vita.

La meditazione mindfulness può essere utilizzata da chiunque nella vita quotidiana per imparare a controllare i propri pensieri e raggiungere pace e consapevolezza; in particolare, però, questa pratica è fortemente consigliata a persone con disturbi patologici (come la depressione) perché riesce a contrastare ansia e stress.

I benefici della meditazione mindfulness sono molteplici, può essere definita un toccasana non solo per la mente ma anche per il corpo, essa:

  • Aiuta l’equilibrio ormonale e metabolico;
  • Riduce stress, ansia e insonnia trovando una calma interiore;
  • Migliora il sistema immunitario;
  • Aumenta le funzioni celebrali, soprattutto le capacità di azione ed esecuzione;
  • Migliora la circolazione del sangue;
  • Previene problemi di demenza.

Le varie tecniche della meditazione mindfulness possono essere distinte in pratiche formali e informali

Pratiche formali

Queste pratiche sono svolte in un momento e in un luogo specifico e dedicato alla meditazione. Si svolgono con costanza e impegno in gruppo o in solitudine. La pratica formale principale è sedersi, chiudere gli occhi, incrociare le gambe e concentrarsi sul proprio respiro fino a quando si riesce a controllare i propri pensieri. Altre tecniche di meditazione mindfulness sono: la meditazione delle sensazioni corporee, la meditazione camminata e quella del movimento consapevole. All’inizio sarà sufficiente dedicare 10 minuti al giorno per queste pratiche, quando inizierete a diventare più esperti potrete aggiungere 5 minuti alla volta.

Pratiche informali

Con questo tipo di pratiche si applica la mindfulness alle attività quotidiane, come: mangiare, lavorare, studiare e tante altre. Rispetto alle pratiche formali, quelle informali sono molto meno impegnative e sono fondamentali per concentrarsi e rivalutare il momento presente. Alcuni esempi di queste pratiche: quando fate la doccia potete concentrarvi sull’impatto della temperatura dell’acqua sulla pelle, oppure mentre mangiate potete concentrarvi sul sapore e l’odore del cibo che state assaggiando.

È importante ricordare che la meditazione mindfulness darà i propri frutti solo se praticata con devozione e costanza, voi l’avete mai provata?

Fonte immagine in evidenza: Freepik

A proposito di Alessandra Federico

Innamorata dell'amore, dell'arte e della musica folk. La sua passione più grande è guardarsi intorno, meravigliandosi di continuo. Studia inglese e cinese presso l'università l'Orientale di Napoli. Spera vi possano piacere i suoi articoli

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