Idol e Vtubers: il lato oscuro di questo mondo

Idol e Vtubers: il lato oscuro di questo mondo

Le idol, e più recentemente le Vtubers, sono da sempre viste in Giappone come un’emblema di purezza e di lavoro duro, molte ragazze appartenenti al settore vengono letteralmente divinizzate dai fan che spesso finiscono per diventare estremamente ossessivi nei loro confronti. Vediamo cosa si nasconde dietro il puro mondo di idol e Vtubers e a cosa vanno in contro le ragazze che scelgono questo tipo di carriera.

Idol e Vtubers non hanno vita facile. Le idol in Giappone rappresentano una vera e propria istituzione, tanto che si è arrivato a parlare di cultura idol, la quale negli ultimi anni è stata adottata per l’appunto anche dalle Vtubers, le quali devono seguire le stesse norme di comportamento che le idol seguono da decine di anni, così da non adirare i fan e non intaccare la propria carriera ed immagine in modo permanente, senza alcune possibilità di redenzione.

Quali sono le norme che devono seguire?

In quanto simbolo di purezza, alle idol è severamente vietato apparire in pubblico bevendo o fumando, inoltre, un concetto importante delle idol, nonché uno dei fattori del loro successo, è il legame fittizio che queste vanno a creare con i fan, un legame che vuole sembrare quello che si ha tra due fidanzati, il che porta spesso i fan a idolatrare le idol in modo estremamente compulsivo e tossico. Per questo motivo, le idol, e in questo caso anche le Vtubers, devono tenere il più segreta possibile la propria vita privata, in quanto prodotti da vendere, sono costrette a mettere il lavoro prima di tutto, rendendosi disponibili anche nei loro giorni liberi e, soprattutto, è assolutamente vietato per le ragazze, e i ragazzi, che lavorano nel settore di avere un partner o di sposarsi mentre si è ancora in attività.
Per quanto triste ed assurdo possa sembrare, essere fidanzati per un idol è il più grande taboo, che può portare all’immediata distruzione della propria carriera, proprio perché si andrebbe a distruggere il legame che vogliono creare con i fan, i quali devono avere sempre l’impressione che le idol lavorino per loro, che stiano lì per portare loro gioia e farli sentire bene, proprio come un partner farebbe. Molte idol e Vtubers che si son scoperte fidanzate, sono state immediatamente cancellate dall’industria e son state costrette a scusarsi in modo pubblico, alcune addirittura si sono umiliate per dimostrare di essersi pentite, come nel caso della idol Minami Minegishi, ex-membro del gruppo AKB-48, la quale si è rasata completamente la testa per l’umiliazione, o la Vtuber Uruha Rushia, che in seguito ad uno scandalo ha ceduto allo stress causato da esso ed è stata successivamente licenziata dalla sua agenzia Hololive.

A cosa vanno incontro idol e vtubers

Stalking, insulti dal vivo, cyber-bullismo sono tutte possibili reati ai quali idol e Vtubers possono andare incontro, anche senza aver fatto nulla. In una società come quella giapponese, in cui non c’è la socialità che si ha invece in altri paesi, i casi di persone che impazziscono per la loro idol preferita, o di persone che aspramente insultano una idol per il suo modo di fare o di lavorare, sono fin troppo comuni. Le idol vanno incontro ad uno stress smisurato, sia per gli orari lavorativi distruttivi, sia per le fin troppo attenzioni dovute ai fans, sia per il fatto che la loro vita privata è spesso inesistente. Il livello di attaccamento al quale un fan può arrivare è oltre la nostra immaginazione, basti pensare al caso Yukiko Okata, idol suicidatasi negli anni ’80 per motivi legati alla propria sfera personale, e al quale seguirono oltre 20 suicidi di ragazze e ragazzi estremamente legati alla idol, che non potevano vivere in un mondo senza di lei.

La rappresentazione del mondo idol nei media

I giapponesi sono ben coscienti di cosa comporta la cultura idol e Vtubers. Molte opere in Giappone ritraggono questo oscuro mondo, mettendo da parte l’aspetto kawaii e musicale delle idol, e accentuando invece l’aspetto parasociale che si crea nei loro confronti.  È il caso ad esempio di Perfect Blue, capolavoro immortale di Satoshi Kon, uscito nel 1997 e che rappresenta a pieno l’idea di purezza che le idol trasmettono e cosa comporta rompere questa idea. Altro esempio sempre legato all’animazione è il più recente Oshi no Ko, un anime dai toni sicuramente più leggeri rispetto Perfect Blue ma che ritrae perfettamente il marcio dell’industria idol, l’ossessione dei fan e il bullismo a cui vanno incontro.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia, screenshot del film Perfect Blue

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