Insediamenti fortificati: dalle città murate ai castelli medievali

Insediamenti fortificati: dalle città murate ai castelli medievali

Gli insediamenti fortificati, nel corso della storia, sono stati sottoposti a un processo di sviluppo, e quindi cambiamento, secondo il crescere dell’esigenze della popolazione ma anche con l’invenzione di nuove tecnologie. Sono delle strutture appositamente progettate per resistere ad attacchi o incursioni esterne e sono da considerare come parte integrante dell’architettura, ma anche dell’evoluzione storica e sociale di un determinato luogo.

Insediamenti fortificati pre-medievali

Prima del periodo medievale, ci sono stati molteplici insediamenti fortificati sparsi nel resto del mondo, i quali hanno sicuramente aiutato a capire non solo lo stile di vita delle popolazioni, ma anche la loro eventuale evoluzione.

Nella Mesopotamia, le antiche città sumere e babilonesi erano il più delle volte fortificate con mura difensive spesse fatte di mattoni di fango o pietre. Queste strutture erano rafforzate ulteriormente da torri o da porte fortificate. Stessa situazione per l’antico Egitto, con l’aggiunta di fossati attorno alle mura esterne, e anche per la Cina.

Nella Grecia Antica invece c’erano le acropoli: insediamenti fortificati collinari posti al centro della città. Tra gli esempi più importanti ricordiamo l’acropoli di Atene, la quale aveva mura spesse che all’interno ospitavano sia torri per la difesa, ma anche templi per il culto.

Nel medioevo

Durante il medioevo, gli insediamenti fortificati erano molto comuni e rivestivano un ruolo importante per la difesa della comunità: molte furono le tipologie di insediamenti, tutte con una funzione ben precisa.

  • Abbazie e monasteri fortificati: alcuni luoghi di culto erano fortificati non solo per proteggere gli occupanti e i beni, soprattutto in periodi di conflitto e instabilità sia politica che religiosa, ma anche perché i territori e le proprietà monastiche divennero fissati definitivamente a partire dal XIII secolo.
  • Città fortificate: molte città nel medioevo vennero protette con insediamenti fortificati i quali comprendevano mura, torri, fossati e porte fortificate. Questa protezione forniva la sicurezza necessaria alla popolazione per continuare a vivere e a difendersi dai nemici; tra gli esempi più importanti ricordiamo la città fortificata di Carcassonne in Francia, Dubrovnik in Croazia ma anche in Italia la città di Sabbioneta, in provincia di Mantova, inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco nel 2008. Questa città italiana è considerata come una degli insediamenti fortificati più conservati nella penisola, tant’è che la struttura delle mura è rimasta la stessa, così come l’avevano pensata i Gonzaga nel 1500.
  • Castelli o Fortezze medievali: i castelli medievali erano tra le strutture più iconiche di questo periodo storico; erano posti strategici e di controllo, con l’aggiunta di ulteriori fortificazioni quali torri, sia difensive che di avvistamento, fossati e porte. I castelli erano la residenza signorile della famiglia principale, quindi anche il centro amministrativo ed eventualmente potevano proteggere il resto della popolazione da attacchi nemici, dato che l’agricoltura così come la vita comune si teneva al di fuori delle mura.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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