Le dodici fatiche di Ercole, quali erano e in cosa consistevano

dodici fatiche di Ercole

Eracle, o Ercole per i Romani, evoca immediatamente l’idea della forza fisica, dell’eroe possente per antonomasia. L’iconografia classica ne sottolinea gli attributi distintivi: la clava e la leonté, la pelle del leone di Nemea. Le sue origini sono avvolte in un alone di mistero, oscillando tra tradizioni che lo annoverano tra gli dei e altre che lo definiscono un eroe mortale. Questa ambiguità sulla sua natura è il fulcro della sua grandezza. La dualità di Ercole, infatti, permetteva agli uomini di identificarsi con le sue gesta e, al contempo, di elevarsi simbolicamente verso la sfera del divino. In Elena, Elena, amore mio, Luciano De Crescenzo dipinge un ritratto vivido dell’eroe: «Figlio di Zeus e di Alcmena. La sua nascita fu avventurosa…».

Alcmena, nota per la sua fedeltà al marito Anfitrione, re di Tirinto, aveva catturato l’attenzione di Zeus. Il padre degli dei, per sedurla, assunse le sembianze del marito e fermò il tempo per prolungare la loro unione. Da questo inganno nacque Ercole, un semidio dotato di forza straordinaria. La gelosia di Era, moglie tradita di Zeus, si manifestò subito: inviò due serpenti per ucciderlo nella culla, ma il piccolo Ercole, con una forza prodigiosa, li strangolò.

Perché Ercole affrontò le dodici fatiche?

Le fatiche non furono una scelta, ma una penitenza. La persecuzione di Era continuò anche in età adulta. La dea, accecata dall’odio, gli provocò un attacco di follia durante il quale Ercole uccise sua moglie Megara e i loro figli. Tornato in sé e disperato per il suo atto atroce, si recò all’oracolo di Delfi per sapere come espiare la sua colpa. La Pizia gli ordinò di mettersi al servizio di suo cugino Euristeo, re di Tirinto e Micene, per dodici anni. Fu Euristeo, un uomo debole e timoroso, a imporgli le dodici imprese, sperando che l’eroe perisse nel tentativo.

Lista completa delle dodici fatiche di Ercole

Ecco un riassunto schematico delle dodici fatiche, che rappresentano un percorso di purificazione e di superamento dei limiti umani.

Fatica Obiettivo
1. Leone di Nemea Uccidere il leone dalla pelle invulnerabile e portarla come trofeo.
2. Idra di Lerna Annientare il mostro anfibio con nove teste che ricrescevano.
3. Cerva di Cerinea Catturare viva la cerva sacra ad Artemide con corna d’oro.
4. Cinghiale di Erimanto Catturare vivo il feroce cinghiale che devastava la regione.
5. Stalle di Augia Pulire in un solo giorno le enormi stalle mai pulite prima.
6. Uccelli Stinfalidi Disperdere i mostruosi uccelli carnivori dal lago Stinfalo.
7. Toro di Creta Catturare il toro impazzito che terrorizzava Creta.
8. Cavalle di Diomede Rubare le cavalle carnivore del re di Tracia, Diomede.
9. Cintura di Ippolita Impossessarsi della cintura della regina delle Amazzoni.
10. Buoi di Gerione Rubare la mandria del mostro con tre corpi Gerione.
11. Pomi d’oro delle Esperidi Raccogliere i pomi d’oro da un giardino ai confini del mondo.
12. Cerbero Catturare e portare fuori vivo dagli Inferi il cane a tre teste.

Le prime sei delle dodici fatiche di Ercole: Peloponneso

Il ciclo delle dodici fatiche, noto come dōdékathlos, si articola in una serie di imprese straordinarie. Le prime sei si svolgono nel Peloponneso.

Il leone di Nemea e l’Idra di Lerna

Le prime due prove consistono nell’uccisione di due creature mostruose. Il leone di Nemea, invulnerabile alle armi, viene strangolato a mani nude da Ercole, che ne indosserà poi la pelle come armatura. Segue l’Idra di Lerna, un serpente dalle molte teste capaci di ricrescere. Con l’aiuto del nipote Iolao, Ercole cauterizza i moncherini con torce infuocate e seppellisce la testa centrale, immortale, sotto un masso. Intingerà poi le sue frecce nel veleno dell’Idra, rendendole letali.

La cerva di Cerinea e il cinghiale di Erimanto

La terza e la quarta fatica prevedono la cattura di due animali. La cerva di Cerinea, sacra ad Artemide, con corna e zoccoli d’oro, viene inseguita per un anno intero prima di essere catturata. Il feroce cinghiale di Erimanto viene invece spinto nella neve alta, dove, sfinito, può essere catturato vivo.

Le stalle di Augia e gli uccelli del lago Stinfalo

La quinta impresa è la pulizia delle immense stalle di Augia, ricolme di letame. Ercole, con astuzia, devia il corso dei fiumi Alfeo e Peneo per ripulirle in un solo giorno. La sesta fatica lo vede affrontare gli uccelli del lago Stinfalo, creature con piume, becco e artigli di bronzo. Ercole li spaventa con dei sonagli di bronzo forgiati da Efesto e donatigli da Atena, per poi abbatterli con le sue frecce.

Le ultime sei delle dodici fatiche di Ercole: fuori dal Peloponneso

Le successive sei fatiche portano l’eroe in luoghi remoti, ai confini del mondo conosciuto.

Il toro di Creta e le cavalle di Diomede

La settima fatica è la cattura del toro di Creta, un animale furioso che devasta l’isola (padre del Minotauro secondo alcune versioni). L’ottava impresa consiste nel domare le cavalle di Diomede, re della Tracia, che si nutrivano di carne umana. Ercole uccide Diomede e lo dà in pasto alle sue stesse cavalle, che poi si lasciano domare.

La cintura di Ippolita e i buoi di Gerione

La nona fatica è recuperare la cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni, dono del dio Ares. Era, ancora una volta, istiga le Amazzoni alla battaglia, ma Ercole riesce a ottenere la cintura. La decima fatica è il furto dei buoi di Gerione, un mostro con tre corpi che viveva sull’isola di Eritea. Per raggiungerla, Ercole attraversa il deserto e, infastidito dal sole, scaglia una freccia contro Elio, il quale, ammirato, gli presta la sua coppa d’oro per navigare. Durante il viaggio, erige le famose “colonne d’Ercole” allo stretto di Gibilterra.

Le mele d’oro delle Esperidi e Cerbero, guardiano degli Inferi

L’undicesima fatica consiste nel rubare le mele d’oro dal giardino delle Esperidi, sorvegliato da un drago. Ercole, con l’astuzia, convince il titano Atlante a prenderle per lui, offrendosi di sostenere il peso del mondo al suo posto. L’ultima e più ardua impresa è la cattura di Cerbero, il cane a tre teste a guardia degli Inferi. Ercole discende nell’Ade e ottiene da Ade e Persefone il permesso di prendere il cane, a patto di non usare armi. Dopo averlo domato con la sola forza, lo mostra a Euristeo per poi riportarlo nel regno dei morti.

Il significato delle fatiche: un simbolo di virtù

Le dodici fatiche non sono semplici prove di forza. Rappresentano un percorso iniziatico di purificazione e redenzione. Ogni impresa simboleggia la vittoria della virtù e della ragione sul caos, sulla bestialità e sulla morte. Ercole emerge come un eroe benefattore, un modello di coraggio e perseveranza. Non a caso, durante il Rinascimento, divenne l’emblema dell’uomo che, con la propria virtù (virtus), può sconfiggere le avversità della Fortuna e aspirare all’immortalità.

La morte di Ercole: l’inganno di Nesso e Deianira

Anche dopo aver completato le fatiche e ottenuto la gloria, Ercole non sfuggì a un destino tragico. La sua morte fu causata da un inganno. Sua moglie, Deianira, gelosa di una presunta rivale, usò un filtro d’amore datole dal centauro Nesso. Quest’ultimo, in punto di morte dopo essere stato colpito da una freccia avvelenata di Ercole, le aveva detto che il suo sangue avrebbe garantito la fedeltà del marito. Deianira cosparse una tunica con quel sangue e la diede a Ercole. Il sangue, però, era contaminato dal veleno dell’Idra di Lerna. Non appena indossata, la tunica si attaccò alla pelle dell’eroe, bruciandola atrocemente. Per porre fine all’agonia, Ercole si fece costruire una pira funeraria sul monte Eta e si lasciò bruciare. Il suo corpo mortale fu consumato, ma la sua parte divina ascese all’Olimpo, dove ottenne finalmente l’immortalità e si riconciliò con Era.

Ercole nel cinema e nella cultura moderna

Il mito di Ercole ha ispirato innumerevoli opere, specialmente nel genere cinematografico peplum. Il film che diede il via al filone fu “Le fatiche di Ercole” (1958), diretto da Pietro Francisci e interpretato dal culturista Steve Reeves. Il suo enorme successo generò un seguito, “Ercole e la regina di Lidia” (1959), e lanciò la carriera di altri attori muscolosi come Reg Park in “Ercole al centro della Terra” (1961). Più di recente, la Disney ha offerto una versione animata con il classico “Hercules” (1997), mentre Dwayne “The Rock” Johnson ha interpretato l’eroe in “Hercules – Il guerriero” (2014).

Ercole oggi: dove ammirare il mito

Le gesta dell’eroe sono immortalate in opere d’arte visibili in tutto il mondo. Ecco alcuni luoghi dove poterle ammirare:

  • Museo Archeologico Nazionale di Napoli: qui è custodita la colossale statua dell’Ercole Farnese, una copia romana in marmo di un originale greco in bronzo di Lisippo.
    • Indirizzo: Piazza Museo, 19, 80135 Napoli NA
    • Telefono: 081 442 2149
    • Prezzi: Il biglietto intero si aggira intorno ai 18 euro, con riduzioni disponibili.
  • Valle dei Templi, Agrigento: tra le rovine si trova il Tempio di Eracle, il più antico dei templi dorici di Akragas.
    • Indirizzo: Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, 92100 Agrigento AG
    • Sito web: parcovalledeitempli.it
  • Museo del Louvre, Parigi: la collezione del Louvre include numerose ceramiche greche e sculture romane che raffigurano Ercole e le sue fatiche.

Consigli pratici per approfondire

Per chi vuole addentrarsi ulteriormente nel mito:

  1. Leggere i classici: la “Biblioteca” di Pseudo-Apollodoro è una delle fonti più complete e sistematiche sulle fatiche. Anche Ovidio, nelle “Metamorfosi”, narra episodi della sua vita.
  2. Visitare i luoghi del mito: un viaggio in Grecia può includere tappe nei luoghi legati alle fatiche, come Nemea, Lerna e il lago Stinfalo nel Peloponneso.
  3. Scoprire l’astronomia: la costellazione di Ercole (Hercules) è una delle più grandi del cielo settentrionale, un omaggio celeste all’eroe che ha conquistato l’immortalità.

Fonte della foto per le dodici fatiche di Ercole: Pixabay

 

Altri articoli da non perdere
Hegel e il pensiero dialettico: tesi, antitesi e sintesi
Hegel e il pensiero dialettico: tesi, antitesi e sintesi

Hegel è un filosofo della massima espressione idealistica e con il suo pensiero dialettico, la filosofia cambia scopo, non c’è Scopri di più

Scrittori coreani contemporanei, i 5 da non perdere
Scrittori coreani contemporanei, i 5 da non perdere

Scrittori coreani contemporanei: 5 autori da conoscere Negli ultimi anni, stiamo assistendo a un crescente interesse verso le culture orientali, Scopri di più

Cultura cinese: 10 aspetti tra galateo, tradizioni e simboli
la cultura cinese

La cultura cinese è una delle più antiche e affascinanti al mondo, ricca di tradizioni, riti e modi di pensare Scopri di più

Quaccheri: storia e ideologia del movimento dei Tremanti
Quaccheri: il movimento dei Tremanti

Parliamo di un movimento religioso cristiano appartenente al calvinismo puritano e nato nel XVII secolo in Inghilterra, ispirato dalla predicazione Scopri di più

Lettura ad alta voce ai bambini: come farlo nel modo giusto
Lettura ad alta voce ai bambini: come farlo nel modo giusto

La lettura ad alta voce delle storie ai bambini è un’attività che consolida il rapporto umano e affettivo tra genitori Scopri di più

Musei archeologici in Grecia: i 4 più importanti da visitare
Musei archeologici in Grecia: quali vedere

La Grecia è una terra ricca di storia, arte e cultura, culla della civiltà occidentale. I suoi musei archeologici custodiscono Scopri di più

A proposito di Adele Migliozzi

Laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico, coltivo una grande passione per la scrittura e la comunicazione. Vivo in provincia di Caserta e sono annodata al mio paesello da un profondo legame, dedicandomi con un gruppo di amici alla ricerca, analisi e tutela degli antichi testi dialettali della tradizione locale.

Vedi tutti gli articoli di Adele Migliozzi

Commenta