Libro di buon amore, Juan Ruìz | Recensione

Libro di buon amore, Juan Ruìz | Recensione

Biografia di Juan Ruíz

Juan Ruíz, conosciuto anche come el Arciprete de Hita poiché svolse la funzione di arciprete a Hita in Guadalajara, fu un poeta spagnolo molto importante e di lui si sa soltanto ciò che egli stesso scrisse nella sua opera autobiografica più importante: “Libro di Buon Amore”, l’unica giunta sino a noi. Egli nacque ad Alcalá de Henares nel 1283 e per tanto tempo stette sotto la custodia dell’arcivescovo di Toledo, anche se questo carcere sembra essere più un’allegoria della condizione dell’uomo sulla terra.

Libro di Buon Amore

Il Libro di Buon Amore è un’opera autobiografica ed un poema didattico, narrativo e lirico con una singolare struttura, piena dell’estro del poeta. L’opera tratta temi religiosi e il tema del loco amor in contrapposizione a quello spirituale. Il metro scelto è quello del Mester de Clerecía ossia  quartine di versi alessandrini e  versi di arte minore. Il tema religioso nel Libro di Buon Amore è rappresentato dalla preghiera che fa l’autore alla Vergine e a Dio affinché egli ottenga la scarcerazione. Il tema del loco amor, invece, riguarda l’amore terreno che tutti gli uomini provano. L’autore ne sottolinea il male e lo contrappone all’amore per Dio visto come un amore eterno che non causa sofferenze. Nel libro di Buon Amore, Juan Ruíz racconta delle sue infelici vicende amorose e decide di affidarsi ai consigli di Venere e Amore con l’intervento della vecchia Mezzana Trotaconventos. Così facendo riesce a seguire un’avventura amorosa con successo. Nell’opera, oltre a questi temi, se ne intrecciano altri come liriche sacre e profane, apologhi e favolette di vario genere. 

Riflessioni sull’opera 

In quest’opera l’autore cerca di dar voce alle sofferenze causate dal loco amor che è l’amore terreno, passionale e consiglia a tutti gli uomini di affidarsi ad un unico e interminabile amore che è quello di Dio. Tutto ciò viene rappresentato nell’opera alla perfezione dato l’estro e il talento innato dell’autore che riesce a rappresentare la sua stessa condizione di peccatore. Egli parla di carcere inteso come simbolo delle sofferenze che ogni uomo, guidato dal loco amor, è costretto a subire ed è per questo che egli stesso si affida ai consigli di due personalità importanti, Venere e Amore che gli fanno da angeli custodi.

Insegnamenti tratti dall’opera Libro di buon Amore

Juan Ruíz dà la conferma che ad ogni peccato si può rimediare, di fatti, ogni uomo sulla terra è libero di sbagliare ma si deve avere la consapevolezza che dopo gli sbagli seguono le pene da pagare. Egli stesso nell’opera racconta dei suoi sbagli, rappresentati dalle storie d’amore finite male ma rimedia attraverso la scelta di affidarsi ad un amore eterno. L’insegnamento più importante dell’opera è che nella vita non bisogna mai abbattersi dopo una sconfitta perché ci potrà sempre essere la speranza di poter rimediare.

Fonte immagine: Wikipedia

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