Lingue e letterature romanze: tra chanson de geste e romanzo cortese

Lingue e letterature romanze: tra chanson de geste e romanzo cortese

Lingue e letterature romanze : caratteristiche

Con la fine dell’Impero Romano, termina anche l’unità linguistica;  in Inghilterra e Germania il latino scompare per lasciare spazio alle lingue germaniche.

In altri territori – come quello corrispondente all’Italia – si affermano le lingue romanze, derivate direttamente dal latino, che daranno vita alle letterature romanze.  Infatti, si farà riferimento alla lingua scritta, presso le classi sociali più alte, collegandosi proprio al latino, mentre fra i ceti sociali più bassi sarà più “importante“ la lingua parlata, per cui si parlerà nel primo caso di latino medievale, mentre nel secondo caso la lingua parlata in continua evoluzione assumerà delle forme proprie.

Nasceranno gradualmente varie forme letterarie e si cominceranno ad affermare le letterature nazionali, fra cui le letterature romanze.

In Inghilterra, alla metà dell’VIII secolo, verrà composta l’opera Beowulf , un poema di più di 3000 versi, con protagonista l’eroe, appunto, di nome Beowulf, che si batte contro un drago.

In Germania, tra l’VIII e il IX  secolo, abbiamo invece l’Hildebrandslied, che narra il duello tra un padre e un figlio.

Nell’area romanza, con l’affermazione delle lingue, appunto, romanze, nascono le letterature romanze: le manifestazioni letterarie cominceranno intorno all’XI  secolo, soprattutto nell’ambito delle corti francesi, dove, accanto al genere epico, avremo il romanzo e la lirica (poesia), grazie ai trovatori e trovieri, poeti che scrivono rispettivamente nella lingua d’oc della Francia meridionale e nella lingua d’oil della Francia settentrionale: questi poeti si rivolgeranno ad un pubblico raffinato e scriveranno versi che spesso verranno accompagnati da musica.

Nella Francia del Nord, sempre a partire dall’XI secolo, si sviluppa una produzione in volgare (lingua d’oil; il termine oil indicava un modo di dire “sì“ in francese antico) che si baserà su due cicli epico-cavallereschi: la materia di Francia, con le chansons de geste, che cantano le gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini; la materia di Bretagna, con protagonisti re Artù e i suoi cavalieri della Tavola Rotonda.

Le chansons de geste costituiranno il ciclo carolingio, di tema più che altro eroico; dalla materia di Bretagna si avrà il ciclo bretone, basato su amore e avventura. Si svilupperanno questi “generi”, grazie all’affermazione delle lingue e delle letterature romanze. 

Del ciclo carolingio fa parte La chanson de Roland, un lungo poema dell’XI- XII secolo, scritto in versi raggruppati in lasse (strofe), ricche di assonanze. Il poema narra un episodio della guerra di Carlo Magno contro i saraceni (musulmani) e ha come protagonista Orlando (Roland), simbolo di valore e fede, che si sacrifica per il suo re.

Fuori dalla Francia, saranno importanti, in quanto alle lingue e alle letterature romanze,  il poema Cantar de mio Cid, scritto intorno al 1100 in castigliano (spagnolo antico) in lasse di versi, racconta le gesta del Campeador , protagonista della Reconquista spagnola contro gli Arabi; in Germania avremo il Nibelungenlied (Canzone dei Nibelunghi), un poema scritto verso il 1200 da un autore anonimo, in medio-alto tedesco, con oltre 8000 versi e con protagonista l’eroe Sigfrido.

Tornando alla Francia del Nord, si diffondono i cicli di romanzi cortesi che narrano le vicende classiche di Troia, di Alessandro Magno…

Un elemento importante sarà quello del meraviglioso , si farà riferimento alla materia celtica e alle figure di cavalieri che vivranno avventure fantastiche nel loro percorso di formazione.

Anche in questo caso, e a differenza del ciclo carolingio, i romanzi cortesi nelle lingue e letterature romanze si svilupperanno nell’ambiente raffinato della corte, saranno strumento di intrattenimento.

La figura di scrittore più importante sarà quella di Chretien de Troyes, attivo soprattutto presso la corte di Maria di Champagne.

La Chanson de Roland

La Chanson de Roland comprende più di 4000 versi scritti da un autore sconosciuto, che fa riferimento ad un episodio, quello della battaglia di Roncisvalle, nei Pirenei, quando l’esercito di Carlo Magno viene attaccato dai saraceni e Orlando sarà il protagonista di questa battaglia, anche se morirà e solo in quel momento si deciderà a suonare l’olifante, un corno da caccia, per avvertire il sovrano dell’accaduto.

Il poema riflette le aspirazioni dell’aristocrazia feudale; si caratterizza per l’esaltazione dell’eroismo, i valori della fedeltà a Carlo Magno, per uno stile semplice, definito da formule stereotipate, epiteti… Tutto questo perché si dirigeva ad un pubblico popolare.

La Chanson de Roland ebbe molta fortuna in Italia nel Rinascimento, quando diversi poeti scrissero dei poemi cavallereschi ispirati a quest’opera. L’esempio più importante è dato da Ludovico Ariosto, con il suo Orlando Furioso. Nel poema è molto importante l’episodio della morte di Orlando; si evidenzia l’umanità e la commozione suscitata dal personaggio, che è un eroe guerriero, orgoglioso e servo di Dio.

Lo stile qui è solenne, tipico della tradizione cavalleresca medievale, vi sono diversi epiteti, come quelli attribuiti a Carlo Magno (“re gentile“).

Chrétien de Troyes

Il grande poeta del Medioevo prima di Dante, delle lingue e delle letterature romanze, è Chrétien de Troyes, di cui si sa poco, solo che fu attivo tra il 1160 e il 1190, che visse alla corte di Maria de Champagne e che scrisse in lingua d’oil diversi romanzi in versi, tra cui Erec e Enide, Perceval, Ivano.

Nella sua opera si ritrova un nuovo ideale di cavaliere, legato all’amore e a una ricerca, la quête, in francese antico queste, alla fine della quale il cavaliere dimostra la sua nobiltà d’animo.

Il romanzo più famoso di Chrétien de Troyes è Lancillotto o il cavaliere della carretta , in cui narra le vicende che legano Lancillotto a Ginevra, moglie di re Artù. C’è sempre l’elemento meraviglioso/ fantastico, relativo qui alla presenza di un nano che indica al cavaliere qual è la maniera per vedere la regina, che è stata rapita. Salendo sulla carretta dell’infamia, Lancillotto mostra la sua devozione, il vassallaggio amoroso che lo sottomette all’amata, la regina Ginevra.

L’altro grande romanzo di Chrétien de Troyes è Perceval, un romanzo di formazione, in quanto il cavaliere deve superare una serie di prove e avventure per diventare un vero cavaliere.

Perceval è un romanzo religioso e mistico, legato alla ricerca del calice del Sacro Graal.

Un altro romanzo di Chrétien de Troyes andato perduto è Tristano e Isotta. Qui viene narrato il triste amore di Tristano e Isotta, che si innamorano bevendo per sbaglio un filtro d’amore.

Fonte immagine articolo Lingue e letterature romanze: tra chanson de geste e romanzo cortese- https://fr.wikipedia.org/wiki/Perceval_ou_le_Conte_du_Graal

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