Le poesie sull’autunno sono una bellezza inesorabilmente maestosa, che oscilla tra una molteplicità di componenti e la musicalità che li caratterizza; grazie alle celebri liriche si può identificare pienamente la peculiarità di tale stagione, tra le preferite soprattutto dagli scrittori. Qualcuno è solito dire: “L’autunno è uno stato d’animo”, può sembrare una frase fatta, ma in realtà dietro di essa si cela proprio l’essenza di quanto si prova durante questo periodo. L’autunno può suscitare malinconia, ad altri nostalgia, ad altri ancora romanticismo, insomma, emozioni contrastanti come è giusto e normale che sia, spesso espresse proprio attraverso le poesie.
Leggendo i grandi autori non solo italiani, si possono scorgere raccolte poetiche il cui tema predominante è proprio l’autunno, descritto tra fascino e bellezza, malinconia ma anche suggestione. Le poesie sull’autunno, così come le canzoni, spesso possono essere considerate delle vere e proprie metafore di vita e di quanto quotidianamente accade.
Autore | Poesia | Tema centrale |
---|---|---|
Trilussa | Foglie gialle | La malinconia e la fugacità della vita. |
Vincenzo Cardarelli | Autunno | La transizione dolce e improvvisa dalla vitalità dell’estate. |
Salvatore Quasimodo | Autunno | L’abbandono e la promessa di una resurrezione. |
Giuseppe Ungaretti | Soldati | La precarietà della condizione umana. |
4 poesie celebri che raccontano l’autunno
1. “Foglie gialle” di Trilussa
Simbolo dell’autunno sono tra le altre cose, le foglie che cadono, gialle, marroni, beige, tonalità diverse che esprimono bellezza senza tempo. Proprio le foglie sono il fulcro di una nota poesia di Trilussa, intitolata Foglie gialle. Si tratta di una lirica celebre e popolare, in linea con lo stile del poeta romano che faceva della semplicità lo strumento cardine della propria scrittura. La poesia rievoca immagini malinconiche alternando rime baciate e una alternata che conferiscono musicalità a quanto si legge. La bellezza delle foglie gialle è paragonata al volo delle farfalle, con una dolce metafora che lascia spazio all’immaginazione.
“Ma dove andate, povere foglie gialle, come tante farfalle spensierate? Venite da lontano o da vicino? Da un bosco o da un giardino? E non sentite la melanconia del vento stesso che vi porta via?”
2. “Autunno” di Vincenzo Cardarelli
L’atmosfera autunnale, solitamente richiama un leggero senso di tristezza ma solo perché ci si allontana dall’estate, per eccellenza considerata “la bella stagione”. Grazie alle poesie sull’autunno, poeti, autori e anche cantanti, hanno trasformato quello spirito di transizione spesso interpretato come negativo, in qualcosa di speciale. A tal proposito si può menzionare un’altra poesia di Vincenzo Cardarellli, nella quale si legge: “Autunno. Già lo sentimmo venire / nel vento d’agosto”.
All’interno del componimento il celebre autore analizza lo stato d’animo di una mattina qualsiasi, quando sente l’aria fresca sul proprio viso, ma anche il colore delle foglie, prendendo consapevolezza che l’estate sia ormai finita “trascinandosi dolcemente ed improvvisamente”, come fanno le rondini.
Anche in questo caso, il messaggio è chiaro, così come cambia il colore delle stagioni, nello stesso modo si trasforma anche lo stato d’animo e il pensiero delle persone che vivono momenti diversi, apprezzando elementi e caratteristiche di un’esistenza in continuo mutamento. Secondo Cardarelli, l’estate, che sembrava eterna, va via lasciando spazio all’autunno.
3. “Autunno” di Salvatore Quasimodo
Con l’autunno sembra quasi che la vegetazione si lasci andare. Il cosiddetto foliage è un vero e proprio fenomeno ciclico che accompagna la società da sempre; un processo che nel corso dei secoli ha affascinato poeti, pittori, musicisti. La caduta delle foglie, i colori, l’atmosfera, gli alberi che si spogliano, rappresentano una spinta al raccoglimento e alla riflessione.
Per quanto riguarda la poesia italiana, la stagione era molto cara anche al celebre poeta Salvatore Quasimodo, che ne faceva perfetta metafora della propria esistenza; la ricerca di una verità metafisica si fa più urgente nella luce calante che sembra travolgere il mondo in un tramonto precoce. La famosa poesia sull’autunno scritta dal poeta ermetico si intitola appunto: Autunno, e riporta:
“Autunno mansueto, io mi posseggo e piego alle tue acque a bermi il cielo, fuga soave d’alberi e d’abissi”.
L’autunno è la stagione di una “fuga soave”, dunque della morte dolce e inevitabile di tutte le cose: gli alberi perdono le loro foglie. Quasimodo descrive un sentimento di abbandono, cui anche lui stesso si piega con docilità. Nella morte delle foglie che cadono e si rinnovano il poeta sembra trovare consolazione, come qualcosa che risana le ferite con la promessa di una resurrezione.
4. “Soldati” di Giuseppe Ungaretti
Ultima poesia, non di certo per importanza, è di Giuseppe Ungaretti, essa recita:
“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Breve, concisa ma di forte impatto, soprattutto perché descrive lo stato di precarietà vissuto dal poeta mentre la scrisse. La poesia, Soldati, racconta dell’esperienza di vita del poeta soldato in trincea verso la fine della Grande Guerra ed è stata composta nel Bosco di Courton, in Francia. Luogo e data sono indicati proprio sotto il testo, usanza ricorrente per dare alle poesie l’aspetto di un diario.
L’autunno come metafora dell’animo umano
Le poesie sull’autunno rappresentano veri e propri estratti di vita e non richiamano esclusivamente ad episodi o stati d’animo malinconici. Ogni componimento rappresenta un bagaglio culturale e personale all’interno del quale si condensano una serie di caratteristiche che evocano una forte emotività. Infondo si può dire che l’autunno metaforicamente rappresenti proprio tutto ciò, il senso di smarrimento che talvolta può caratterizzare l’animo umano. È autunno quando si prova tristezza, ma è autunno anche il rumore della pioggia, il fuoco della legna che arde, una tisana calda, e la bellezza scarna che insegna ad apprezzare le piccole cose.
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L’articolo è stato aggiornato in data 24 agosto 2025.
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