Reiki e manifestazione, le pratiche che spopolano sul web

Reiki e manifestazione, le pratiche che spopolano sul web

Il Reiki e la manifestazione sono due pratiche che forse non tutti conoscono, ma sono più vicine al nostro popolo di quanto possiamo immaginare.

Il popolo napoletano ha una cultura che fonda le sue radici su diverse credenze. Per cui, espressioni quali ‘scacciare via il malocchio’ o ‘augurare la fortuna’ non ci risultano nuove. Ma questa volta analizzeremo un mondo diverso. Siamo pronti ad addentrarci in queste due pratiche particolari e in questo nuovo mondo spirituale?

Partiamo dal Reiki, per poi passare alla manifestazione. Dal giapponese 霊 REI “Forza Creatrice” e 気 KI “Energia vitale”, il Reiki è un’antica pratica giapponese spirituale che consiste nel passare l’energia o nel scacciarla via da un corpo all’altro mediante delle precise posizioni delle mani. 

Il fondatore fu un monaco buddhista giapponese, Mikai Usui. Egli prese come punto di riferimento lo studio del Buddhismo Shingon e del ‘kiko’ una tecnica giapponese che consiste nell’utilizzare l’energia vitale per guarire l’animo umano, e non solo, guarire anche il corpo dalle malattie.
In questo modo, avviò subito la fondazione di numerose cliniche che offrivano questa specifica terapia. 
Inoltre, coloro che desideravano praticare Reiki come insegnanti, dovevano condurre uno studio preciso e partecipare a dei rituali condotti da un maestro Reiki, per poter ricevere questo titolo.

Tutt’oggi il Reiki viene utilizzato come una vera e propria terapia, anche se purtroppo la sua funzionalità non è stata approvata in ambito scientifico poiché rientra nella sfera dell’anima, sfera che la scienza non può analizzare. 

Parlando di manifestazione, invece, non ci allontaniamo molto da questi concetti sopracitati. 
Anzi, ‘manifestare’, termine che si ritrova frequentemente nel web, non è una semplice parolina buttata lì e usata dalla generazione Gen-Z, è molto altro. Il termine è nato grazie alla pubblicazione di “Through Vibration or the Law of Attraction in the Thought World” dello scrittore William Walker Atkinson nel 1906, ma la storia vede le sue radici già da prima, nell’antica Grecia, dove la ‘manifestazione’ era un concetto già ben conosciuto, ma aveva una particolarità: poteva essere praticato solo dagli dei e in nessun modo dagli esseri umani.

Adesso, la manifestazione prevede l’utilizzo di energie positive da parte di chi vuole praticarla, per attrarre a sé situazioni che egli ardentemente desidera e che vuole diventino realtà.
È il sintonizzarsi con il proprio spirito e le proprie vibrazioni vitali corporee, credendo nella potenza dell’universo e delle stelle. Nel concreto, la credenza vuole che grazie alla manifestazione possiamo essere in grado di far sì che i nostri desideri riescano ad avverarsi.

Esistono diverse e numerose pratiche, dalla meditazione per liberare il nostro corpo da energie negative, alla scrittura dei nostri desideri su fogli di carta, fino ad arrivare all’immaginazione della propria ‘realtà virtuale’.
Inoltre, il fenomeno risulta molto in voga su diversi social, quali TikTok, dove di tanto in tanto nasce un nuovo metodo che risulta essere funzionale a chi lo sviluppa, e si diffonde piano piano raggiungendo coloro che già credono nella riuscita di queste pratiche.

E voi che ne pensate? Le avete mai provate, oppure, credete che possano davvero funzionare?

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Pirozzi Sara

Vedi tutti gli articoli di Pirozzi Sara

One Comment on “Reiki e manifestazione, le pratiche che spopolano sul web”

  1. in realtà esistono centinaia e centinaia di studi che presentano evidenze sull’efficacia e i benefici del Reiki!!
    Purtroppo in Italia non si parlano e leggono le lingue straniera e queste ricerche sono spesso sconosciute ai più.
    Fortunatamente è stato pubblicato nel 2022 un libro tutto in italiano che raccoglie moltissimi studi e testimonianze di medici: “Reiki, scienza e medicina”

Commenta