Religione islamica: principi, pilastri e differenze con il cristianesimo

Quando si parla di Islam, è fondamentale andare oltre le narrazioni mediatiche recenti per comprendere la profondità di una delle fedi più antiche e diffuse. La religione islamica (o religione musulmana) è un universo ricco e complesso, con sfaccettature storiche, culturali e spirituali che meritano di essere conosciute.

L’Islam è la seconda religione più professata al mondo, con circa 1,9 miliardi di fedeli, che rappresentano quasi un quarto della popolazione mondiale. Le proiezioni demografiche indicano un tasso di crescita particolarmente alto e significativo. Com’è ben noto, la concentrazione maggiore dei seguaci di Maometto si trova nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, ma comunità musulmane sono presenti e attive in ogni angolo del globo, Italia inclusa.

Principi fondamentali dell’Islam: il Tawhid

Il concetto cardine della teologia islamica è il Tawhid, che afferma l’unicità e l’indivisibilità di Dio (Allah in arabo). Questo principio monoteista assoluto è il cuore della fede musulmana e si contrappone a qualsiasi forma di politeismo o associazione di altre divinità a Dio. Tutto ciò che esiste, secondo l’Islam, è creato e mantenuto da un unico Creatore.

I 5 pilastri della fede islamica

La religione islamica (religione musulmana), che richiede una profonda dedizione, impone ai suoi fedeli 5 pilastri (Arkān al-Islām), ovvero cinque doveri assolutamente obbligatori per ogni musulmano praticante.

Pilastro (Nome arabo) Descrizione
Shahada (Testimonianza di fede) La dichiarazione con cui si sancisce la propria adesione al credo musulmano: “Non c’è dio all’infuori di Dio e Maometto è il suo messaggero”.
Salat (Preghiera) La preghiera canonica da effettuare 5 volte al giorno (alba, mezzogiorno, pomeriggio, tramonto, notte) rivolti verso La Mecca.
Zakat (Elemosina legale) Un versamento annuale in denaro o beni (solitamente il 2,5% del patrimonio) per purificare la propria ricchezza e sostenere i bisognosi.
Sawm (Digiuno) Il digiuno dall’alba al tramonto durante il mese sacro del Ramadan, un atto di purificazione e autodisciplina.
Hajj (Pellegrinaggio) Il pellegrinaggio a La Mecca da compiere almeno una volta nella vita, se se ne hanno le possibilità fisiche ed economiche.

Il culto dell’Islam trova il suo fondamento nel Testo Sacro del Corano che, secondo i fedeli, sarebbe stato rivelato parola per parola da Dio al loro profeta Maometto.

Maometto, storia del profeta

Maometto (in arabo Muhammad) è stato un religioso, profeta e leader politico arabo che visse nella penisola arabica nel VII secolo d.C. È considerato il fondatore dell’Islam e il sigillo dei profeti nella religione musulmana.

Maometto nasce a La Mecca intorno al 570 d.C. e cresce in una famiglia di commercianti. A 40 anni, durante un periodo di meditazione solitaria nella caverna di Hira, riceve la prima rivelazione divina attraverso l’arcangelo Gabriele (Jibril). Questa rivelazione dà inizio alla sua missione di predicare il monoteismo e di diffondere il messaggio di Dio.

Maometto inizia a predicare l’Islam a La Mecca, ma incontra una forte opposizione da parte delle élite locali, che temono che il suo messaggio minacci i loro interessi economici e il loro sistema di credenze politeiste. Nel 622 d.C., Maometto e i suoi seguaci compiono l’Egira (Hijra), la migrazione verso la città di Medina, dove fondano la prima comunità islamica (Umma). Questo evento segna l’inizio del calendario islamico.

Durante gli anni successivi, Maometto guida la comunità di Medina, consolidando l’influenza dell’Islam in tutta la penisola arabica. Nel 630 d.C., ritorna e conquista pacificamente La Mecca, purificando la Ka’ba dagli idoli e dedicandola al culto dell’unico Dio.

Maometto muore nel 632 d.C. a Medina, lasciando una comunità islamica forte e unita. La sua vita e il suo messaggio hanno avuto un’enorme influenza sulla storia del mondo e continuano a essere oggetto di profondo rispetto e venerazione per i musulmani di tutto il mondo.

Il Corano, il testo sacro e i suoi precetti

Corano

Il Corano è il testo sacro della religione islamica, che contiene le rivelazioni divine ricevute da Maometto nell’arco di 23 anni. I precetti più importanti del Corano includono:

  1. L’unicità di Dio (Tawhid): il Corano insegna che Dio è l’unico e l’assoluto, e che non ci sono altri dei o divinità. Inoltre, Dio è onnipotente, onnisciente e misericordioso.

  2. L’importanza della preghiera e dell’adorazione: il Corano enfatizza l’importanza della preghiera e dell’adorazione come mezzo per avvicinarsi a Dio e per ringraziarlo per i suoi doni. I musulmani devono pregare cinque volte al giorno, rivolgendosi a Dio con parole di lode e di gratitudine.

  3. Il ruolo della fede e della sottomissione a Dio: la parola “Islam” significa letteralmente “sottomissione”. Il Corano insegna che la fede nell’unicità di Dio e la sottomissione alla sua volontà sono fondamentali per la vita spirituale.

  4. Il dovere di fare il bene e di evitare il male: il Corano incoraggia i musulmani a compiere il bene e a evitare il male, definendo concetti come Halal (lecito) e Haram (proibito) che guidano la condotta quotidiana.

  5. L’importanza della carità e dell’aiuto ai bisognosi: il Corano insegna che i musulmani devono essere generosi e aiutare i bisognosi, sia attraverso l’elemosina obbligatoria (Zakat) che con il sostegno morale e spirituale.

  6. L’importanza della famiglia e delle relazioni sociali: il Corano incoraggia i musulmani a costruire relazioni solide e durature con la famiglia e gli amici, e a comportarsi in modo giusto e rispettoso nei loro confronti.

 

La Kaʿba, la Pietra Nera alla Mecca

La Kaʿba, nota anche come la Pietra Nera, è una costruzione cubica situata all’interno della Grande Moschea di Al-Haram a La Mecca, in Arabia Saudita. La Kaʿba è considerata il luogo più sacro dell’Islam e il punto di riferimento (qibla) per l’orientamento delle preghiere dei musulmani di tutto il mondo.

Secondo la tradizione islamica, la Kaʿba è stata costruita da Abramo (Ibrahim) e da suo figlio Ismaele (Isma’il) come luogo di adorazione dell’unico Dio. La Pietra Nera, incastonata in un angolo della struttura, è considerata un dono del paradiso e viene venerata dai musulmani come simbolo del patto tra Dio e l’umanità.

Ogni anno, milioni di fedeli musulmani effettuano il pellegrinaggio alla Kaʿba, noto come Hajj, per pregare e compiere una serie di rituali. Il Hajj è uno dei cinque pilastri dell’Islam e rappresenta una delle più importanti pratiche spirituali della religione.

 

 

Le principali correnti: Sunniti e Sciiti

Dopo la morte di Maometto, sorsero divergenze sulla sua successione che portarono alla principale divisione all’interno dell’Islam.

  • Sunniti: rappresentano la maggioranza dei musulmani (circa 85-90%). Essi ritengono che il successore del Profeta dovesse essere scelto per consenso dalla comunità e seguono la Sunna, la tradizione basata sugli insegnamenti e le pratiche di Maometto.
  • Sciiti: costituiscono la seconda corrente più grande. Essi credono che la guida della comunità musulmana spettasse di diritto al cugino e genero di Maometto, Ali ibn Abi Talib, e ai suoi discendenti diretti.

Sebbene condividano le credenze fondamentali, esistono differenze in alcune pratiche, leggi e festività.

Qual è il giorno di festa e le celebrazioni principali?

Il giorno sacro per la preghiera comunitaria è il venerdì (Yawm al-Jumu’a), quando i musulmani si riuniscono in moschea per una preghiera congregazionale a mezzogiorno, che include un sermone (khutba) dell’imam.

Per quanto riguarda le festività, l’Islam celebra principalmente due feste:

  • Eid al-Fitr: nota come “festa della rottura del digiuno”, segna la fine del Ramadan. È un momento di gioia, preghiera, condivisione di pasti e donazioni ai meno fortunati.
  • Eid al-Adha: o “festa del sacrificio”, commemora la prova di fede di Abramo. Si celebra con il sacrificio rituale di un animale (agnello, capra) e la carne viene distribuita tra famiglia, amici e poveri.

A differenza di altre tradizioni, festività come il Natale non rientrano nel calendario liturgico islamico, sebbene Gesù sia riconosciuto come un importante profeta. Il Capodanno islamico (Raʼs al-Sana al-Hijrīya) commemora l’Egira ed è un momento di riflessione piuttosto che di festeggiamenti.

A cosa serve il velo secondo la religione islamica?

Il velo islamico, o hijab, è un indumento che copre la testa e il collo delle donne musulmane. Le sue forme possono variare dal semplice foulard (hijab) a indumenti più coprenti come il niqab (che lascia scoperti solo gli occhi) o il burqa (che copre interamente il corpo).

Il velo islamico viene indossato da molte donne musulmane come espressione della loro fede e come segno di modestia e rispetto verso Dio. È visto come un modo per proteggere la propria dignità e per focalizzare l’attenzione sulla propria persona e intelletto, piuttosto che sull’aspetto fisico, evitando di essere oggetto di approcci indesiderati.

Inoltre, il velo islamico rappresenta per molte un simbolo di identità e di appartenenza alla comunità musulmana, un modo per affermare le proprie radici culturali e religiose in contesti diversi. È importante notare che l’interpretazione e l’obbligo di indossarlo sono oggetto di dibattito all’interno del mondo islamico stesso.

Quattro differenze fondamentali fra cristianesimo e Islam

Ci sono diverse differenze fondamentali tra il cristianesimo e l’Islam, due delle religioni monoteiste più diffuse al mondo. Ecco alcune delle principali:

Concetto Cristianesimo vs Islam
Natura di Dio I cristiani credono in un Dio uno e trino (Padre, Figlio e Spirito Santo). Gli islamici credono in un Dio unico e indivisibile (Tawhid), respingendo il concetto di trinità.
Figura di Gesù I cristiani considerano Gesù il Figlio di Dio, parte della Trinità e salvatore del mondo. Gli islamici lo considerano un profeta molto importante (chiamato Isa), nato da una vergine, ma non il Figlio di Dio.
Testo Sacro La Bibbia è il testo sacro del cristianesimo. Per l’Islam, il Corano è la parola finale e incorrotta di Dio rivelata a Maometto, che completa le rivelazioni precedenti (inclusi Torà e Vangeli).
Peccato Originale Il cristianesimo ha il concetto di peccato originale ereditato da Adamo. Nell’Islam, ogni persona nasce senza peccato e è responsabile solo delle proprie azioni.

Peculiarità e curiosità della religione musulmana

Fra le peculiarità di questo credo ci sono diverse prescrizioni e proibizioni. Ad esempio, la celebrazione del proprio compleanno è vista da alcune correnti più rigorose come un’usanza non islamica e quindi da evitare.

Agli uomini è anche vietato indossare oggetti d’oro e seta, considerati materiali più adatti alle donne.

Ugualmente, l’ascolto di certa musica è dibattuto e da alcune interpretazioni considerato un peccato, specialmente se induce a comportamenti lascivi, mentre i canti religiosi sono ampiamente accettati.

La cremazione dei defunti non è ammessa; il corpo deve essere sepolto, avvolto in un sudario bianco e rivolto verso La Mecca.

Per quanto riguarda gli animali, il cane è considerato ritualmente impuro da alcune scuole giuridiche, e per questo motivo non è sempre ben visto tenerlo all’interno della propria abitazione, fatta eccezione per quelli da caccia, da guardia o da pastore.

Molto interessante è invece la considerazione nei confronti dei gatti. I piccoli felini sono animali rispettati e amati, a cui è permesso accedere anche alle moschee. La tradizione vuole che lo stesso Maometto fosse molto legato a una gattina di nome Muezza. Per questa ragione, la legge islamica prevede pene severe per chi maltratta i gatti.

L’Islam in Italia: un punto di riferimento

La comunità musulmana in Italia è una realtà consolidata e in crescita. Un luogo simbolo dell’Islam nel paese è il Centro Islamico Culturale d’Italia, che gestisce la Grande Moschea di Roma, la più grande d’Europa. Progettata dall’architetto Paolo Portoghesi, è un punto di riferimento non solo per la preghiera, ma anche per il dialogo interreligioso e le attività culturali aperte a tutti.

  • Indirizzo: Viale della Moschea, 85, 00197 Roma RM
  • Telefono: 06 808 2165
  • Sito web: https://www.centroastalli.it/grande-moschea-di-roma/
  • Costo ingresso: la preghiera è gratuita. Le visite guidate per i non musulmani sono generalmente gratuite ma è consigliabile verificare sul sito ufficiale e prenotare. Si richiede un abbigliamento consono.

Fonte immagine Wikipedia

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