Il nostro amato Babbo Natale, nella notte stellata del 25 dicembre, si mette all’opera per consegnare i regali a tutti i bambini del mondo con la sua favolosa slitta trainata dalle sue mitiche aiutanti, le renne. Ne sono otto, ma una in particolare è diventata il simbolo del natale insieme a Babbo Natale; stiamo parlando della renna Rudolph.
La leggenda della renna Rudolph
Rudolph apparve nel 1939 a fianco delle altre renne di Babbo Natale, per opera dello scrittore americano Robert L. May e fu scelta per avere una caratteristica in particolare, ossia quella di avere un luminoso naso rosso. Tutto nacque quando lo scrittore raccontava una versione iniziale della storia a sua figlia Barbara, che aveva osservato un cervo nel Lincoln Park Zoo di Chicago, e, successivamente, gli venne proposto dalla catena di magazzini Montgomery Ward, l’azienda dove egli lavorava, di scrivere un opuscolo promozionale; per questo egli ridimensiona la storia raccontata alla figlia aggiungendo qualche dettaglio. Così facendo, la storia della renna Rudolph intitolata Rudolph, the Red-Nosed Reinedeer, riscontrò un successo strabiliante vendendo circa 2,4 milioni di copie.
La leggenda narra che Babbo Natale, allarmato dalla nebbia fitta della notte, avrebbe ritardato la consegna dei doni ai fanciulli. Temendo di rovinare la magia del Natale si ricordò di una renna molto timida dal naso rosso che divenne la capofila e nona renna della slitta e che da lì in poi avrebbe illuminato il tragitto nella notte di Natale. Grazie al suo aiuto, Babbo Natale riuscì a portare i regali ai cari bambini e a salvare lo spirito natalizio.
Caratteristiche della renna
La storia della renna Rudolph non è solo frutto d’immaginazione dello scrittore newyorkese, bensì è simbolo dell’Artico, esiste veramente e appartiene alla specie caribù che si trova nelle diverse aree del Circolo polare dall’Alaska alla Russia. In generale, la renna artica è fonte di cibo e commercio ed è considerata in diverse culture come un animale sacro ed un’ottima guida per i cacciatori durante i climi rigidi.
Tra l’altro, secondo una leggenda Ojibwe, tribù dei nativi americani, si dice che la renna caribù sia capace di camminare sull’acqua del lago Huron, un lago in America del Nord, in quanto quest’ultime conducevano i cacciatori fino all’estremità del lago tramite una striscia sottile di terra immersa a qualche centimetro di profondità delle acque.
Ma come possiamo spiegare il fatidico naso rosso che accomuna la renna Rudolph con le altre renne artiche? Quando il corpo della renna raggiunge delle temperature molto alte, molte zone del corpo iniziano a scaldarsi e l’afflusso di sangue del naso aumenta maggiormente evitando il rischio di congelamento.
Nascita del nome Rudolph
Ultimo, ma non per importanza, è scoprire il perché della scelta del nome Rudolph. Lo scrittore Robert L. May da piccolo era molto timido e, quindi, gli piaceva molto l’idea di una renna esclusa che alla fine risulta vincente e, giocando coi nomi di Rollo e Reginald, scelse il nome di Rudolph.
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