Formaggi calabresi: i 4 da provare

Formaggi calabresi: i 4 da provare

Quali sono i formaggi calabresi assolutamente da assaggiare?

La Calabria è terra di buonissimi formaggi che vengono abitualmente consumati all’interno dell’alimentazione di molti italiani ed esportati in tutto il mondo. Uno tra questi, poiché naturalmente privo di lattosio, può essere consumato normalmente anche dagli intolleranti e rappresenta una fonte utile di proteine. 

Scopriamo insieme 4 gustosi formaggi calabresi che possono essere gustati da soli o per arricchire le nostre ricette:

1. Caciocavallo silano

Il caciocavallo silano è un formaggio DOP (denominazione di origine protetta) a pasta filata di forma conica o ovale prodotto a partire dal latte di mucca, attraverso un processo di lavorazione antico e tutt’ora in uso ed è, tra i vari formaggi calabresi, uno dei più venduti all’infuori della regione. Presenta un gusto più dolce se consumato appena prodotto e leggermente piccante se lasciato stagionare.  In cucina viene adoperato in vari modi poiché il suo gusto si presta a molti accoppiamenti gustosi, dal caciocavallo alla piastra, ai timballi e alle torte salate, fino agli hamburger. 

2. Pecorino calabrese

Si tratta di un formaggio a pasta dura ricavato da latte intero di pecora e capra, in genere inserite secondo un rapporto di 2:1. Alcune caratteristiche, come il colore o il sapore variano a seconda del grado di stagionatura che può durare da qualche settimana ad alcuni mesi. Nella sua variante stagionata, la percentuale di lattosio è quasi nulla e può essere quindi gustato anche da chi ha problemi di intolleranza. In cucina, può essere consumato come antipasto, insieme ad altri formaggi calabresi, oppure grattugiato, in alternativa al parmigiano, sulla pasta oppure, per chi ama gli accostamenti insoliti ma gustosi, con il miele.

3. Ricotta salata

La ricotta salata, nonostante il nome, non ha la classica consistenza morbida della ricotta ma ne presenta una piuttosto dura. Si tratta di un formaggio casereccio tra i più popolari tra i formaggi calabresi che viene prodotto anche affumicato a partire dal siero del latte di pecora denutrito, inserito in cestelli, salato e fatto stagionare per circa un mese. Grazie alla stagionatura raggiunge una consistenza dura ed è usato in cucina principalmente in sostituzione del parmigiano o del pecorino grattugiato oppure nella preparazione di torte salate

4. Il Musulupu

Il musulupu d’Aspromonte è uno tra i più antichi tra i formaggi calabresi ed è di origine greco-albanese. Viene prodotto principalmente nell’area grecanica calabrese durante le festività pasquali e si produce a partire dal latte di pecora e capra e non viene sottoposto al processo di stagionatura. Il formaggio deve infatti essere consumato entro qualche giorno dalla produzione. Onorando le sue origini greche, il suo nome deriverebbe dalla lingua grecanica con il significato di boccone del lupo. Viene decorato con intrecci che fanno riferimento al culto della madre terra, tradizione ancora molto sentita in queste zone. In cucina, il musulupu viene in genere affettato, passato nell’uovo sbattuto, nel pane grattato e, infine, fritto oppure usato per preparare gli jaluni, dolci pasquali ripieni di questo formaggio e di ricotta. 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia (foto di Marcomagno89)

 

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