Tappe letterarie a Londra: le 5 imperdibili

Tappe letterarie a Londra: le 5 imperdibili

Oltre ad essere famosa per le sue numerose attrazioni turistiche, il multiculturalismo e la vasta offerta culturale, Londra è soprattutto il posto che ha ispirato migliaia di capolavori della letteratura e che ha consentito a numerosi scrittori e poeti come Charles Dickens, Oscar Wilde e William Shakespeare di trovare la giusta ispirazione tra le sue strade, i suoi pub e i suoi parchi. Ma quali sono esattamente questi luoghi imperdibili per gli appassionati di letteratura? Se state organizzando un viaggio nella capitale inglese e siete amanti della letteratura, non potete che includere nel vostro itinerario queste 5 tappe letterarie a Londra.

1. Le panchine letterarie

Le panchine letterarie, 50 in tutto, fanno parte dell’iniziativa Books About Town, la quale ha riscosso grande successo, promossa dalla National Literary Trust, associazione culturale no profit, con lo scopo di migliorare il livello culturale nelle zone più degradate del Regno Unito. Ogni panchina rappresenta un libro aperto ed è ricoperta da un disegno che va a rappresentare il contenuto del libro, ossia un’opera letteraria dei più celebri autori.

2. La British Library

È la biblioteca nazionale del Regno Unito, nonché il più importante istituto di ricerca del mondo. È disposta su diversi piani e contiene circa 660.000 volumi oltre a 150 milioni di documenti vari come manoscritti, mappe, giornali, periodici, stampe, spartiti. Tappa imperdibile è la Sir John Ritblat Gallery dove sono conservati i documenti più preziosi del mondo come il First Folio di Shakespeare, il manoscritto di Alice nel paese delle meraviglie, i testi dei Beatles, le partiture di celebri musicisti come Bach, Mozart, Beethoven e tanti altri ancora.

3. Charles Dickens Museum

La casa-museo di Charles Dickens si trova all’interno di una casa tipica in stile georgiano al numero 48 di Daughty Street, dove lo scrittore visse per qualche anno. Gli interni riproducono gli ambienti e gli oggetti presenti nell’abitazione quando egli viveva lì, come la biblioteca in cui sono raccolti, oltre ai libri degli autori che ispirarono Dickens ed i suoi capolavori. Il Museo di Dickens è stato ampliato poi con l’acquisizione dell’edificio al numero 49 di Daughty Street che è stato riconvertito in un centro culturale che si occupa di proporre eventi culturali dedicati all’autore.

4. Shakespeare’s Globe Theatre

Questa è considerata una delle tappe letterarie imperdibili a Londra, ma soprattutto un luogo di culto per i fan di Shakespeare. Costruito nel 1997 sulle sponde del Tamigi, il teatro è una ricostruzione fedele del Globe Theatre che, nell’epoca elisabettiana, ospitò la compagnia teatrale di William Shakespeare, The Lord Chamberlain’s Men, prima di essere demolito. Oltre a proporre una fitta stagione teatrale, è anche un centro di educazione nonché mostra permanente.

5. The George Inn

È una storica locanda di Londra situata a pochi passi dello Shakespeare’s Globe Theatre, costruita in epoca medievale. Secondo quanto dichiarato su una targa della locanda, offrì ospitalità a nomi della letteratura inglese come Shakespeare e Charles Dickens – quest’ultimo addirittura la menzionò nei suoi romanzi La piccola Dorrit e Il nostro comune amico. È una struttura costruita in legno, le cui balconate – tipiche delle strutture delle locande medievali – venivano usate per le rappresentazioni teatrali durante il periodo elisabettiano.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Costantino Gisella

Sono nata a Napoli nel 1977 e sono cresciuta con la musica di Pino Daniele, i film di Massimo Troisi e il Napoli di Maradona. Ma non sono mai stata ferma e infatti metà del mio cuore e’ nel Regno Unito dove ho vissuto per svariati anni. Dopo l’esperienza all’estero, ho deciso di iscrivermi all’ Università di Napoli “L’Orientale” (sono laureanda in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe) per specializzarmi in quella che è la mia passione più grande: la letteratura anglo-americana. Colleziono dischi in vinile, amo viaggiare e non rientro mai da un posto senza aver assaggiato la cucina locale perché credo che sia il modo migliore per entrare realmente in contatto con culture diverse dalla mia.

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