Aspettatevi di tutto, la nuova stagione del teatro Sannazaro

Aspettatevi di tutto

Anteprima della stagione 2022/23 del teatro Sannazaro, tra tradizione e contemporaneità al grido di “Aspettatevi di tutto”!

La sicurezza della tradizione, il coraggio del contemporaneo e l’intraprendenza delle giovani leve. Questa è la formula vincente del Teatro Sannazaro per la stagione 2022/2023, che dal prossimo ottobre proporrà un cartellone di spettacoli diversi, ma accomunati dall’obiettivo dell’innovazione specificato fin dalla locandina, ritraente un’attrice vestita con abiti di scena che crea un ballon con la gomma da masticare.

Aspettatevi di tutto, conferenza stampa e presentazione della nuova stagione

All’interno del teatro il giorno 15 giugno si è tenuta la conferenza stampa presieduta dal Direttore Artistico Lara Sansone che ha voluto mettere in chiaro la duplice linea che il Sannazaro seguirà dalla prossima stagione. Da un lato la tradizione con la riproposta di classici del teatro italiano e napoletano, dall’altro l’apertura a nuove generazioni di attori e registi capaci di parlare a una platea più ampia che a teatro, forse, non ci va o ci va pochissime volte.

Proprio dalla generazione Z, Lara Sansone prende in prestito il termine “fluido” per delineare la proposta del teatro: «Le nuove generazioni ci hanno insegnato che non devono esistere cliché, che i perimetri che da sempre costruiamo per definire le nostre scelte oggi sono anacronistici […] ci stanno strette le definizioni, ambiamo ad accogliere tutti i generi e ci proponiamo di suggerire visioni diverse di arte, di diventare un teatro fluido, aderente al periodo che viviamo. Fluidi nelle scelte e nelle proposte, nel rispetto delle peculiarità e dei gusti di tutti».

Aspettatevi di tutto, il cartellone della stagione 2022-2023 del Teatro Sannazaro

Nell’ambito della tradizione si assiste al ritorno de La cantata dei pastori, in scena dal 15 dicembre con Peppe Barra e Lalla Esposito, per la regia di Lamberto Lambertini che ha intenzione di proporre una versione dell’opera rispettosa della struttura principale ma, allo stesso tempo, in una forma di teatro «leggero, popolare e moderno».

Il mese prima, dal 18 novembre, sarà di scena Il Medico dei Pazzi di Eduardo Scarpetta. A dirigerlo sarà il regista Claudio de Palma che sottolinea l’importanza del patrimonio drammaturgico napoletano e del duplice messaggio che vuole trasmettere: «Il rispetto verso il passato e capire se dal passato è possibile imparare una lezione applicabile oggi». La pazzia è protagonista della commedia, un tema che il regista trova molto attuale nella contemporaneità e che non è «nulla di nuovo».

Per quanto riguarda il contemporaneo, tra gli spettacoli in cartellone va segnalato Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa, in scena dall’8 dicembre, scritto e diretto da Eugenio Barba, Julia Valery e Lorenzo Gleijeses che ha speso parole per lo stesso Barba e per l’entusiasmo che prova nel portare un suo spettacolo su un palco come quello del Sannazaro: «Eugenio è considerato il più grande regista teatrale del ventesimo secolo, io sono contento di poter portare lo spettacolo in un teatro di fronte casa mia». Lorenzo ha inoltre sottolineato l’importanza di questo lavoro, incentrato sul rapporto-scontro tra diverse generazioni.

Cristina Donadio presenta Marguerite, in scena dal 12 febbraio, un vero e proprio «atto d’amore nei confronti di Marguerite Yourcenar. Quando ho voluto narrare di dolore, di gioia, di amore, di disperazione o della famiglia c’era sempre lei con le sue parole». Il tributo alla scrittrice francese sarà accompagnato dalle note del musicista Marco Zurzolo che ha collaborato con artisti del calibro di Chet Baker e Van Morrison.

Un Canto di Natale – Processo al consumismo, sarà in scena dal 10 marzo. Pino Carbone, il regista, ha parlato di questa rilettura del classico di Charles Dickens partendo dal sottotitolo: «È un canto di Natale ed è un processo. Dickens lo fa a Scrooge, noi lo facciamo al consumismo. È un processo sommario per cui daremo poca parola alla difesa e molta forza all’accusa. Ci siamo dati come interlocutori immaginari il mondo dell’infanzia e degli adolescenti, è lì che abbiamo cercato la nostra materia». La messa in scena verterà sui tre fantasmi, tre artisti che creeranno tre diverse installazioni sulle diverse fasi del consumismo.

L’ultima novità della prossima stagione del Sannazzaro sono le Prime di settimana, una rassegna di lavori di registi esordienti di ogni età come Baraccone Clandestino, con Cosimo Alberti e scritto e diretto da Danilo Rovani. Il regista lo ha definito un «Calderone che ben si sposa con il concetto di “Aspettatevi di tutto”: uno spettacolo sperimentale, di quelli che si possono definire d’avanguardia, ma non lo è […] Mi è venuto così perché un po’ clandestino mi sento nei confronti di questo spettacolo. Partire dal basso e dal nulla per poi arrivare a un tempio come questo è un qualcosa che ci fa uscire un po’ dalla cambusa». Cosimo Alberti ha poi aggiunto qualche parola sul testo: «Il nostro spettacolo si articola durante il Covid. Ci sono questi artisti che non si possono esibire e si organizzano delle riunioni di nascosto. Noi proponiamo tutta la storia del teatro: dalla canzone di giacca alla sceneggiata, dai guitti e i saltimbanchi ai giorni nostri».

Stagione Teatro Sannazaro 2022-2023, gli altri spettacoli

Il cartellone della prossima stagione del Sannazaro si arricchisce di molti altri spettacoli come il Cafè Chantant (dal 26 dicembre) e La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani (28 aprile) diretti da Lara Sansone, Tartassati dalle tasse (dal 14 ottobre), scritto e diretto da Biagio Izzo, Alla festa di Romeo e Giulietta (dal 13 gennaio) di Benedetto Sicca, un rilettura del dramma di Shakespeare con musiche techno, Così è se vi pare di Luigi Pirandello (dal 17 febbraio) per la regia di Luca de Fusco e con Eros Pagni e Barbablù diretto da Moni Ovadia.

Una stagione ricca di spettacoli per tutti i gusti, nel segno della diversità e dell’inclusione di generi diversi.

È proprio il caso di ribadirlo: dal Sannazaro, “Aspettatevi di tutto”!

Immagine di copertina: Teatro Sannazaro

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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