Napoli˃Cuzco, il capoluogo campano incontra la città degli Inca

Napoli˃Cuzco

Napoli˃Cuzco la mostra virtuale al Palazzo Diomede Carafa dedicata alla storia delle due città durante il dominio spagnolo in Età moderna

Napoli˃Cuzco: Due capitali tra scrittura, architettura e data visualization è una mostra virtuale e gratuita allestita al Palazzo Diomede Carafa a Napoli (nei pressi di via San Biagio dei librai) dal 14 novembre 2023 al 12 gennaio 2024. La mostra è stata organizzata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche con la collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università Rovira i Virgili di Tarragona, la Regione Campania e la Sovrintendenza archivistica e bibliografica del Ministero della Cultura e la partecipazione dell’Archivio di Stato di Napoli e dell’Archivio storico della Fondazione Banco di Napoli.

La storia dei Vicereami di Napoli e di Nuova Granada, il massimo apogeo del Regno di Spagna con Carlo V

Napoli˃Cuzco è un viaggio virtuale tra le due capitali dei rispettivi vicereami spagnoli; quello di Napoli e quello della Nuova Granada. Durante la sua massima espansione, con l’incoronazione di Carlo V  in qualità di imperatore dell’Impero germanico, il Regno di Spagna comprendeva un vasto impero che partiva dalle colonie americane (dall’attuale stato della California fino all’Argentina, includendo anche la Florida, Cuba e Portorico) fino al suolo europeo (il Ducato di Milano, i Paesi Bassi,  l’ex-regno di Napoli e di Sicilia della casa aragonese e il Regno di Sardegna), nonché le Filippine e alcuni possedimenti sulla costa marocchina e nell’Africa equatoriale. A ciò bisogna aggiungere anche la fusione tra la corona spagnola e portoghese negli anni tra il 1580 al il 1640, la quale comportò l’ingresso del Brasile (controllato dai lusitani) nelle colonie dell’impero. 

Nonostante la distanza fra la città partenopea e quella andina, le due città dei vicereami riuscirono a creare un vero e proprio legame fatto di scambi commerciali; inoltre, diversi religiosi e nobili iberici o napoletani, tra cui Raimondo di Sangro (ovvero il Principe di San Severo) mostrarono interesse per la cultura degli indios e per il complesso sistema di scrittura quechua, detto quipu, costituito da alcuni nodi su una corda. 

Gabriele Capone illustra l’obiettivo della mostra Napoli˃Cuzco 

Il presidente della Sovrintendenza archivistica e bibliografica della Campania Gabriele Capone ha illustrato, come riferito dal comunicato stampa, l’obiettivo della mostra Napoli˃Cuzco: quello di raccontare la storia moderna di Napoli e di Cuzco avvicinando la città del Mediterraneo a quella sulla catena montuosa delle Ande.

«Questo percorso multimediale consente di stabilire una connessione fortissima tra Napoli, capitale del Viceregno spagnolo, e Cuzco. Il viceré di Napoli fu, infatti, tra i primi nel mondo occidentale a ricevere informazioni sulle condizioni e sullo stato delle popolazioni indigene peruviane. Il racconto tecnologico della mostra, arricchito dal contributo documentario proveniente da diverse Istituzioni nazionali ed internazionali, restituisce una trama costituita da vicende singolari e personaggi inaspettati, tra cui il viceré di Napoli, i gesuiti, il principe di Sansevero, i mercanti genovesi, fino ad arrivare al XX secolo e a Clara Miccinelli. Insomma si sono coniugati nuovi linguaggi con il rigore della documentazione storica, in uno sforzo corale con alcuni istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università Federico II e l’Università Rovira i Virgili di Tarragona.»

Napoli Cuzco: Due capitali tra scrittura, architettura e data visualization
Fonte immagine di copertina: pagina Facebook della Sovrintendenza archivistica e bibliografica della Campania

Riscoprire la storia di due notevoli città grazie ai video e alla possibilità di consultare documenti online

Napoli˃Cuzco rievoca la storia di due città che, in un primo momento, sembrano non condividere nulla. La poleis  greca e l’ex-capitale dell’impero inca diventano protagoniste di un incontro culturale senza precedenti.

In un primo video è possibile scoprire la storia di Napoli, in seguito quella di Cuzco e, infine, approfondire il legame storico, culturale ed economico tra i due centri urbani. Dopo aver osservato questi video informativi, i visitatori possono conoscere le azioni dei conquistadores spagnoli e dei padri gesuiti in missione in Perù grazie a due touch screen interattivi, dai quali è possibile scorrere le pagine dell’opera Primera Nueva Corónica y buen gobierno del gesuita peruviano Blas de Valera (l’originale è conservato nella Biblioteca reale di Danimarca a Copenaghen). Essa racconta i numerosi i tentativi dei missionari di fermare le stragi e i saccheggi organizzati dai conquistadores, ma anche le possibilità offerte agli indigeni: l’istruzione e il riscatto da padroni crudeli che volevano schiavizzarli, nonostante una bolla papale vietasse l’assoggettamento dei nativi.

Infine, è possibile osservare da vicino alcuni esemplari di quipu conservati presso la Collezione Miccinelli. Quest’ultimi furono oggetto di ricerca da parte della letterata, giornalista e studiosa di linguaggi Clara Miccinelli, ovvero colei che dedicò la propria vita alla ricostruzione della figura di Raimondo di Sangro.

 

Fonte immagine di copertina: Si ringrazia la Sovrintendenza archivistica e bibliografica del Ministero della Cultura

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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