America, di Franz Kafka | Analisi del testo

America, Franz Kafka | Analisi del testo

Franz Kafka scrive un romanzo intitolato America tra il 1911 e il 1914 che, lascia incompiuto e quindi viene ufficialmente pubblicato nel 1927. America di Kafka è un libro che fa riflettere, presenta tematiche molto delicate di cui una in particolare sul senso di smarrimento e angoscia del protagonista. Scopriamo insieme chi era Franz Kafka e di cosa parla il romanzo America. 

Biografia di Franz Kafka 

Franz Kafka nasce a Praga il 3 luglio 1883, nei territori dell’impero austro-ungarico. Egli è considerato il più importante autore della letteratura del 1900 di tre importanti correnti letterarie: modernismo, surrealismo e realismo magico. Nelle sue opere tratta di tematiche molto importanti quali la conflittualità tra genitori e figli, angoscia esistenziale dei personaggi e infine il senso di smarrimento provocato dall’angoscia. Questi tre temi sono presenti soprattutto nel suo romanzo America che rappresenta in pieno la conflittualità tra genitori e figli e il senso di smarrimento del protagonista dopo esser stato cacciato di casa dai genitori. Poche opere di Kafka furono pubblicate mentre lui era ancora in vita tra cui Contemplazione, Un medico di campagna e la Metamorfosi. Le altre furono rimaste incompiute e pubblicate dopo la sua morte tra cui America conosciuta anche come il disperso, dal suo curatore Max Brod. Il desiderio di Franz Kafka era di far bruciare tutte le sue opere nel momento della sua morte ma, Max Brod decise di pubblicarle e così, gli scritti di Kafka hanno influenzato il pensiero di molti autori del suo tempo. Dopo una lunga carriera Kafka muore a Kierling nel 1924.

Introduzione al romanzo America di Franz Kafka 

America è stato il primo romanzo che Kafka ha rimasto incompiuto, di fatti, lo scrisse tra il 1911 e il 1914 ma fu pubblicato solo dopo la sua morte nel 1927 in Germania. America inizialmente fu pensato come un racconto autonomo dal titolo Il fuochista ma, successivamente questo titolo è stato dato al primo capitolo del libro intorno al quale ruota tutta la storia. Ma non finisce qui perché il titolo dato da Franz Kafka al romanzo fu Il disperso ma, Max Brod decise di cambiarlo in America dato che ne curò la pubblicazione e la fine del romanzo.

Analisi del testo di America con annessa trama

1° capitolo: Il fuochista

Il primo capitolo del libro intitolato Il fuochista è il capitolo intorno al quale ruota tutto il resto della storia. Narra la storia di un ragazzino di 16 anni di nome Karl Rossman che, vive a Praga con i genitori e la cameriera di cui Karl si innamora ed è proprio durante questa relazione tra i due che lei resta incinta. Questo episodio rappresenta un grande scandalo per i genitori di Karl che decidono così di cacciarlo di casa e di mandarlo in America. Karl da solo si imbarca sulla prima nave disponibile in direzione New York. Appena la nave attracca al porto e Karl deve scendere, si rende conto di aver dimenticato in cabina l’ombrello e così nel tornare indietro, incontra il fuochista e all’inizio Karl era perplesso nel dover parlare con uno sconosciuto. Successivamente i due iniziano una conversazione che mette molto a proprio agio Karl e il fuochista aiuta il ragazzino a difendersi dalle angherie subite dal superiore di bordo della nave. Vedendo ciò il protagonista si sente davvero compreso dal fuochista e gli confida tutti i suoi problemi fino a quando a bordo della nave, lo zio Jacob lo cerca per portarlo via con sé facendolo allontanare dal fuochista. Tutto ciò fa rattristire Karl che aveva stabilito un bellissimo rapporto col fuochista tanto da vedere in lui la figura paterna e una scena in particolare rappresenta al meglio tutto questo: Karl e il fuochista costretti a salutarsi a causa dell’arrivo dello zio Jacob, lo fanno teneramente con la mano del fuochista sulla guancia di Karl come segno di protezione nei suoi confronti e come segno di volerlo con lui. Tutto ciò viene spezzato dallo zio che lo porta via senza dargli l’occasione di finire il confronto. Il tema della conflittualità genitori e figli in questo capitolo predomina ed è rappresentato dal fatto che Karl viene cacciato di casa dai genitori per sfuggire allo scandalo.

2° capitolo: Lo zio 

Karl dopo aver salutato il fuochista incontrato a bordo della nave, viene accolto a casa dello zio ricco dove ha l’opportunità di apprendere l’inglese, di approfondire lo studio del pianoforte e fare nuove amicizie con i ragazzi del posto tra cui uno fondamentale, l’amicizia col responsabile del maneggio dove Karl pratica equitazione. Il ragazzo con lo zio conduce una vita agiata, si dedica alle sue passioni e va a far visita all’azienda dove lavora lo zio dove conosce due dei suoi colleghi in affari, il signor Pollunder e il signor Green. Nonostante lo zio gli faccia condurre una vita agiata, è comunque il suo tutore e deve tutelarlo su tutti i fronti. La scena che più rappresenta la responsabilità dello zio nei confronti di Karl riguarda l’invito nella villa di New York del signor Pollunder a Karl per fargli conoscere la figlia Klara. Lo zio, essendo responsabile di ciò che Karl fa durante la giornata, in un primo momento si oppone conoscendo il carattere del signor Pollunder ma, poi dopo l’insistenza e la promessa di rientrare a mezzanotte in punto di Karl, accetta alla condizione che,  se non dovesse rispettare l’orario, lo zio sarebbe costretto a cacciarlo di casa. 

3° capitolo: Una villa nei pressi di New York

Una volta arrivato in questa villa immensa, Karl da subito stringe amicizia con Klara mentre i due signori parlano d’affari. Karl e Klara per tante ore resteranno da soli nelle stanze della villa ma, questo a Karl non fa per niente piacere perchè nota che Klara tenta in tutti i modi di sedurlo. In quella casa tutto sembra scorrere molto lentamente tutti fanno di tutto per far sì che Karl ritardi all’appuntamento di rientro a casa con lo zio e così cerca di escogitare un piano per tornare il più presto possibile dallo zio. Lo scorrere lento del tempo è dovuto all’immensità della villa e dal fatto che il signor Green e il signor Pollunder parlando d’affari si trattengono a lungo e si perdono in chiacchiere. La villa per Karl rappresentava un labirinto pieno di stanze tutte uguali dalle quali sembrava non poter sfuggire e sentendosi in colpa per essere andato lì contro la volontà dello zio, cerca in tutti i modi di poter trovare la soluzione ma, data l’immensità della casa, e il suo essersi perso più volte tra le stanze fallisce. È proprio questo che Franz Kafka rappresenta in pieno in questo capitolo: il fallimento e lo smarrimento del personaggio e quindi dell’autore in situazioni più grandi di lui. Nonostante ciò Karl riesce in qualche modo ad arrivare nella camera dove i due signori stavano chiacchierando a mezzanotte ma, lo zio aveva già mandato una lettera a Karl con dicendo che il suo comportamento fosse scorretto e che quindi non potesse rientrare più a casa. Questo è un altro elemento chiave rappresentato da Kafka in questo romanzo, la conflittualità perenne tra genitori e figli in questo caso rappresentata dallo zio, l’unica figura paterna più vicina a Karl.

4° e 5° capitolo: La Marcia verso Ramses e All’hotel Occidental

Questi due capitoli vanno analizzati insieme perché sono collegati e rappresentano il nuovo vagare senza meta di Karl che, durante il cammino incontra due vagabondi. I due vagabondi hanno origini diverse Delamarche è francese e l’irlandese Robinson che si propongono di aiutare Karl e di proseguire insieme il cammino. L’aiuto che i due propongono a Karl è un’occupazione sicura per il suo sostentamento ma si rivelano subito falsi. La scena che rappresenta in pieno la falsità dei due è quando durante il cammino Karl decide di fermarsi per riposare e, mentre dorme i due gli svuotano la valigia perdendo la foto a cui Karl era tanto legato dei suoi genitori e vendono il vestito di Karl senza il suo consenso per approfittare della sua bontà d’animo mangiando anche il cibo aveva con sé in valigia. Non contenti, quando Karl si sveglia e all’oscuro dell’accaduto, lo mandano a comprare da mangiare all’Hotel Occidental. Karl ci va e incontra una dolce signora, nonché capocuoca dell’hotel che lo prende a cuore e lo fa accomodare per una chiacchierata. Karl racconta tutto l’accaduto e la capocuoca subito gli offre una stanza dove dormire e del cibo per lui e per i suoi amici. La bontà d’animo di Karl si vede proprio in questo capitolo, perché nonostante egli abbia la possibilità di dormire e mangiare nell’hotel decide di voler parlare prima con i due vagabondi che giustamente avevano fatto il cammino con lui non sapendo però che i due vagabondi lo prendono in giro vendendo il suo vestito di scorta e mangiano il suo cibo. Una volta fuori dall’Hotel con le provviste necessarie Karl si accorge di tutto litiga con i due vagabondi pesantemente dato che avevano approfittato della sua bontà perdendogli anche la foto dei suoi genitori e decide di allontanarsi da loro dando ascolto alla capocuoca. Karl all’hotel riesce inoltre a ricevere l’occupazione di ragazzo dell’ascensore e fa la conoscenza di Therese, una ragazza di 18 anni, dattilografa. Karl è molto felice di aver ricevuto quest’opportunità e decide così di dedicarsi pienamente solo al suo lavoro per evitare problemi studiando nelle ore libere e nonostante abbia delle difficoltà con i ragazzi del dormitorio comune, decide di sopportare e di andare avanti. In questi due capitoli è di fondamentale importanza la presenza delle tre figure incontrate da Karl nel suo cammino perché nell’incontro con loro è evidente la sua ingenuità. Inoltre è importante la città di Ramses che risulta inventata e rappresenta in pieno la grande macchina del lavoro dove l’uomo è un semplice ingranaggio che non può esprimere le proprie opinioni ed è schiavo di questa macchina. Karl in questi capitoli viene presentato da Franz Kafka come un ragazzino ingenuo ma che, nonostante la sua ingenuità, riesce a raggiungere i propri obiettivi

6° capitolo: Il caso Robinson 

Questo capitolo rappresenta la fine della tranquillità di Karl rappresentata da una scena molto particolare. Mentre Karl è a lavoro all’Hotel Occidental viene interrotto dalla figura ubriaca del vagabondo Delamarche. Questa interruzione è di fondamentale importanza per il lavoro di Karl perché deve comunicare ogni singolo spostamento al capo e non può prendersi pause mentre lavora. Karl però non riesce a lasciare in quello stato Delamarche e comunica al suo collega di turno che avrebbe lasciato per due minuti la postazione per un imprevisto importante. Il collega di turno svolge entrambi i lavori ma nel frattempo arriva il capo che nota l’assenza di Karl e decide di chiamarlo nel suo ufficio, Karl si presenta e riceve la spiacevole notizia: Il licenziamento immediato. Questo capitolo rappresenta in pieno le parole di Franz Kafka dell’uomo come semplice ingranaggio di una macchina che non può essere cambiata ma semplicemente possono essere sostituiti i pezzi ed ecco che, Karl in questa scena, è il semplice ingranaggio facilmente sostituibile. 

Capitoli 7 e 8 : capitoli finali 

Dopo il suo licenziamento in tronco per aver aiutato Robinson, Karl si reca con quest’ultimo nell’appartamento dove Delamarche vive con una cantante d’opera sciatta e grassa di nome Brunelda. In questa casa Delamarche è l’amante e Robinson il servitore ma, la cosa più assurda è il disordine presente in quella casa che fa venire voglia a Karl di fuggire ma, non può perché è costretto data la sua condizione attuale. Accetta quindi di restare lì e sul balcone della casa fa conoscenza con uno studente che per vivere in America, dati i prezzi cosi alti è costretto a studiare di notte e lavorare di giorno per sopravvivere e per seguire i propri sogni. Questi ultimi capitoli rappresentano sempre in pieno la macchina che è il mondo e i semplici ingranaggi che sono le persone. In questi capitoli la scena che più rappresenta ciò è quella in cui Karl, parlando con lo studente capisce che la sua unica soluzione, data la sua condizione di disoccupato, è quella di restare con Robinson e Delamarche anche se la casa in cui viene ospitato è uno scempio. Lo studente è costretto a lavorare di giorno per vivere e per potersi pagare l’affitto e studiare di notte per raggiungere i propri sogni proprio come Karl che è costretto a dover affrontare situazioni difficili ogni giorno che non gli permettono di vivere la sua vita serenamente.

Fonte immagine: Wikipedia

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