La ragazza di Berlino di Mandy Robotham | Recensione

La ragazza di Berlino di Mandy Robotham: Recensione

La ragazza di Berlino è il nuovo romanzo di Mandy Robotham edito da Newton Compton.
Un ritratto dettagliato di Berlino all’inizio della seconda guerra mondiale, un notevole romanzo storico su un periodo particolarmente delicato, che si legge con semplicità e forte interesse.

Trama

Georgie Young, giovane reporter londinese, viene inviata in Germania insieme al collega Max Spender, all’alba del secondo conflitto mondiale. Entrambi sono a conoscenza di quanto il clima si ostile in Germania ma non immaginano cosa li aspetta. Georgie è testimone di terribili soprusi fin dall’inizio. Più cresce la tensione, più in lei si fa pressante il bisogno di agire in qualche modo, mettendo a rischio la propria vita. Giorno dopo giorno i due protagonisti del romanzo, Georgie e Max provano a scavare a fondo, per provare a capire cosa si cela dietro al regime”.

La ragazza di Berlino: tra storia e modernità

Un romanzo molto toccante sin dalle prime pagine, che emozionerà il lettore. Berlino è stravolta dalla guerra, ma i protagonisti non si arrendono dinnanzi a tutto ciò; si ritroveranno a fare i conti con l’orrore del conflitto, ma non perderanno mai la speranza e la voglia di poter fare qualcosa, mettendo a rischio la propria vita.
La ragazza di Berlino si può considerare un romanzo storico a tutti gli effetti, dove ogni cosa sembra combaciare, grazie ad una narrazione avvincente ed intensa che spesso lascia senza parole.
All’interno del panorama letterario italiano, sicuramente il romanzo storico occupa una posizione centrale ed il pubblico che sceglie romanzi dall’impronta storica, cresce a dismisura.
È sotto gli occhi di tutti il successo tributato dal pubblico contemporaneo ai libri che proiettano le vicende inventate sullo scenario di epoche lontane.
Questo specifico romanzo di Mandy Robotham si snoda in modo abbastanza composito, alternando episodi e vicende che hanno una ovvia successione cronologica, ma ai quali non c’è sempre una risposta. Gli stessi protagonisti, probabilmente in un ruolo ben costruito, spesso non sanno quale sia il modo giusto di comportarsi, come affrontare determinate circostanze che si palesano davanti ai loro occhi.
Come si spiega l’orrore della guerra? Come ci si può rassegnare a particolari eventi storici?
La risposta probabilmente non c’è o forse è ben celata nel cuore di ogni persona.
Personaggi principali e secondari si snodano attraverso un percorso narrativo senza eguali, che l’autrice rende particolarmente dettagliato e dal quale nascono una serie di amare consapevolezze.
Si susseguono emozioni e suggelli spesso carichi di tristezza, in una narrazione che travolge.

Mandy Robotham innesca dei meccanismi prettamente moderni, creando una moltitudine di analisi introspettive, eventi, avvenimenti e successioni tipiche del dialogismo romanzesco storico, “spiegate” secondo le caratteristiche proprie dei romanzi di oggigiorno.

Tutto confluirà in un finale che lascerà senza parole, in perfetta sinergia con il romanzo, anch’esso ben strutturato e dalle molteplici sfaccettature.

Immagine in evidenza: Newton Compton Editori

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