12 ottobre 1492: Cristoforo Colombo scopre l’America

12 ottobre 1492

Cristoforo Colombo è l’esploratore genovese che, insieme ai suoi compagni di spedizione, il 12 ottobre 1492 approdò sull’isola di San Salvador nelle Bahamas, in America centrale, credendo erroneamente di aver raggiunto le Indie orientali.

È comunemente considerato il momento in cui l’Europa ebbe la prima conoscenza delle Americhe dopo la migrazione dei popoli indigeni dall’Asia attraverso lo stretto di Bering molti millenni prima. Nonostante questo, è importante sottolineare che l’America era già abitata da popoli indigeni già da migliaia di anni prima dell’arrivo di Colombo. Quindi, si può dire che egli non “scoprì” l’America nel senso letterale del termine, ma aprì la porta agli europei per colonizzare il continente americano, collegando così il Vecchio Mondo, Europa, Asia e Africa, al Nuovo Mondo, le Americhe.

12 ottobre 1492 – Una giornata speciale da ricordare

Negli Stati Uniti viene celebrato il Columbus Day, una festa nazionale istituita da Franklin Roosevelt. Nel corso di questa giornata, uffici ed esercizi commerciali rimangono chiusi. Sono previste sfilate per tutta la città di New York, in particolare nel quartiere di Little Italy. Inoltre, l’Empire State Building riproduce con le luci il tricolore italiano, per rimarcare il fatto che è stato proprio un navigatore italiano a compiere l’impresa dello sbarco nel nuovo continente.

12 ottobre 1492 – L’inizio della spedizione

L’avventura verso le Indie orientali prese il suo avvio il 3 agosto 1492, quando Colombo ottenne l’autorizzazione dai Re Cattolici di Spagna, Ferdinando Di Aragona e Isabella di Castiglia. Partì, così, con la sua flotta sulle tre caravelle: la Nina, la Pinta e la Santa Maria. Per questo viaggio Colombo era stato ispirato dalle descrizioni affascinanti della Cina fatte da MaCi vuole la maiuscola all’inizio del periodo, anche negli elenchirco Polo durante l’attraversata della via della seta. Inoltre, aveva seguito attentamente le notizie riguardanti la sfericità della terra.

Gli errori commessi durante la navigazione, che portarono Colombo nelle Americhe il 12 ottobre 1492, furono principalmente due:

  • il calcolo: Colombo aveva sottostimato la dimensione della Terra. Egli credeva che l’India fosse molto più vicina all’Europa rispetto alla realtà. Questo lo portò a procedere verso ovest in un viaggio molto più breve di quello che effettivamente avrebbe condotto in India;
  • l’interpretazione geografica: non conoscendo la conformazione territoriale del Nuovo Mondo, Colombo credette erroneamente di trovarsi in India.

Conseguenze dello sbarco e della scoperta dell’America

  • Il “Grande Scambio” colombiano: ha comportato lo scambio di piante, animali, malattie, idee e culture tra Vecchio e Nuovo Mondo;
  • La colonizzazione europea: ha avuto un forte impatto sociale, culturale ed economico sulla popolazione indigena e ha contribuito a plasmare la demografia e la cultura dell’America;
  • La crescita economica europea, grazie alle risorse preziose estratte dalle Americhe;
  • Il declino delle popolazioni indigene (gli “indiani d’America”), dovuto alle epidemie portate dagli europei, e il loro genocidio;
  • La schiavitù africana: successivamente all’arrivo di Colombo in America il 12 ottobre 1492, iniziò il traffico di schiavi africani per lavorare nelle piantagioni e nelle miniere. Ciò contribuì alla creazione di disuguaglianze razziali;
  • Le continue esplorazioni e scoperte di nuovi territori o rotte commerciali: le vicende successive al viaggio di Colombo hanno portato all’espansione della conoscenza geografica.

Conclusioni

L’arrivo di Cristoforo Colombo nell’isola di San Salvador il 12 ottobre 1492 rappresenta uno dei capitoli più significativi della storia. Questa data ha segnato l’inizio di un’era di scambi culturali, sociali ed economici senza precedenti tra Vecchio e Nuovo Mondo. Le conseguenze sono state profonde e durature, plasmando l’intero mondo. Tuttavia, è bene ricordare che questo evento ha portato anche a cambiamenti drammatici che hanno visto vittime le popolazioni indigene e gli schiavi africani. Comunque, questa giornata ci fa riflettere sull’importanza delle esplorazioni, delle scoperte e ci aiuta a comprendere il nostro mondo in maniera responsabile e rispettosa nei confronti delle moltissime culture che lo abitano.

Fonte immagine: Pexels

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