L’impero dell’antica Roma è forse il più grande, per fascino, cultura e potenza, mai esistito nella storia dell’umanità. Dalla fine della Repubblica alla caduta dell’Occidente, decine di uomini si sono succeduti al comando. Studiando la storia, tutti noi siamo rimasti affascinati dalla maestosità o dalla brutalità di queste figure. Oggi vi proponiamo un elenco con i 5 imperatori più celebri, presentati in ordine cronologico.
Indice dei contenuti
Tabella riassuntiva degli imperatori
Imperatore | Celebrità e controversie |
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Augusto | Fondatore dell’impero e iniziatore della pace romana (pax augustea) |
Tiberio | Amministratore capace ma il cui regno fu segnato da paranoia e intrighi di corte |
Caligola | Passato alla storia come il simbolo della follia e della tirannia imperiale |
Nerone | Ricordato per il grande incendio di Roma e la prima persecuzione dei cristiani |
Costantino | Famoso per l’editto di Milano che pose fine alle persecuzioni dei cristiani |
1. Ottaviano Augusto (regno: 27 a.C. – 14 d.C.)
Celebre per essere stato il primo imperatore di Roma, Ottaviano chiuse l’era delle guerre civili e inaugurò un lungo periodo di stabilità. A differenza di Giulio Cesare (che fu dittatore), Ottaviano assunse il titolo di “augusto“, regnando in un clima di pace. Il suo regno è ricordato come l’età dell’oro della civiltà romana, grazie alla pax augustea. Dopo aver sconfitto il suo rivale Antonio e la regina Cleopatra, divenne padrone assoluto dell’impero. Diede forte impulso alle arti e morì per cause naturali a Nola nel 14 d.C.
2. Tiberio (regno: 14 – 37 d.C.)
Noto per essere il successore, riluttante e sospettoso, di Augusto, Tiberio era il suo figliastro. Il suo principato fu caratterizzato da intrighi e polemiche, come l’accusa di aver orchestrato l’assassinio del nipote e potenziale erede Germanico. Nonostante la fama cupa, il suo regno presenta aspetti positivi: combatté lo spreco, ridusse le tasse e, in politica estera, annetté pacificamente la Cappadocia. Fu un amministratore capace ma profondamente impopolare presso l’aristocrazia senatoriale.
3. Caligola (regno: 37 – 41 d.C.)
Il suo nome, che significa “piccola sandalo”, deriva dalle caliga, le calzature dei soldati che indossava da bambino. Caligola è passato alla storia come l’incarnazione della follia e della tirannia imperiale. Dopo un inizio promettente, il suo breve regno fu segnato da stravaganze, crudeltà e atti dispotici, come la leggendaria nomina del suo cavallo a console. Dissipò l’enorme patrimonio lasciatogli da Tiberio e si rese inviso a tutte le classi sociali. Venne assassinato dai pretoriani nel 41 d.C.
4. Nerone (regno: 54 – 68 d.C.)
Nerone è uno degli imperatori più controversi, simbolo della decadenza e della crudeltà. Salito al trono a 17 anni, fu inizialmente guidato dal filosofo Seneca. In seguito, si sbarazzò di ogni tutela, facendo uccidere la madre Agrippina e ripudiando la moglie Ottavia per sposare Poppea. Il suo nome è indissolubilmente legato al grande incendio di Roma del 64 d.C. Per distogliere da sé i sospetti, accusò i cristiani, dando inizio alla prima grande persecuzione. Dichiarato nemico pubblico dal Senato, si suicidò nel 68 d.C.
5. Costantino (regno: 306 – 337 d.C.)
Costantino I, detto “il Grande”, è celebre per aver rivoluzionato la storia religiosa dell’impero. Con l’Editto di Milano del 313 d.C., concesse la libertà di culto in tutto l’impero, ponendo fine alle persecuzioni contro i cristiani e avviando il processo che avrebbe reso il cristianesimo la religione dominante. Fondò inoltre una “Nuova Roma” sul sito dell’antica Bisanzio: Costantinopoli (l’odierna Istanbul), che divenne la capitale dell’Impero romano d’Oriente per oltre un millennio.
Immagine in evidenza: Wikipedia
Antonio Brunato, Giulia Mangiacapre
Articolo aggiornato il: 06/09/2025