Gli dèi dell’Olimpo, noti anche con il termine greco Dodekatheon (da dodeka, dodici, e theon, dèi), rappresentano le figure centrali della mitologia greca. Ognuna delle divinità che abitano il Monte Olimpo possiede caratteristiche, poteri e storie uniche che hanno affascinato l’umanità per secoli. Al vertice di questo pantheon divino siede Zeus, ma il potere e i miti si estendono ai suoi fratelli e alla sua numerosa prole maschile, figure fondamentali per comprendere la cultura e la religione ellenica.
Indice degli argomenti
I tre grandi fratelli: i figli di Crono
Dopo aver sconfitto il padre Crono e i Titani, i tre fratelli maschi si spartirono i grandi regni del cosmo, dando inizio al dominio degli dèi dell’Olimpo.
Zeus: re degli dèi e del cielo
Zeus (Giove nella mitologia romana) è il sovrano dell’Olimpo, dio del cielo e del tuono. Il suo simbolo principale è la folgore, con cui impone la sua giustizia e il suo potere. È il marito di sua sorella Era (Giunone), ma le sue innumerevoli relazioni con altre dee e con donne mortali sono leggendarie, così come la proverbiale gelosia della moglie. Da queste unioni nacquero molti dèi ed eroi.
Poseidone: signore del mare
Poseidone (Nettuno per i Romani) è il fratello di Zeus e sovrano di tutti i mari, degli oceani e dei terremoti. Il suo simbolo è il tridente, con cui può scatenare tempeste e scuotere la terra. Risiede in un palazzo dorato nelle profondità marine ed è una divinità dal carattere impetuoso e spesso irascibile. È anche considerato il creatore del cavallo, animale a lui sacro.
Ade: sovrano dell’oltretomba
Ade (Plutone per i Romani), terzo dei grandi fratelli, è il signore dell’oltretomba, il regno dei morti. Sebbene sia una delle divinità principali, non risiede sull’Olimpo. È un dio austero e inflessibile, temuto più che venerato. I suoi simboli sono l’elmo dell’invisibilità (la kynée), lo scettro bicipite e Cerbero, il cane a tre teste che custodisce l’ingresso del suo regno. Il suo mito più famoso è il rapimento di Persefone, che divenne sua sposa.
La nuova generazione: i figli di Zeus
Ares: dio della guerra
Ares era il figlio legittimo di Zeus ed Era. Non molto amato dai mortali e dagli altri dèi dell’Olimpo, Ares (Marte per i Romani) rappresentava l’aspetto più crudele, violento e sanguinolento della guerra. Incarnava la furia e la sete di sangue del conflitto. La sua relazione più celebre fu quella adultera con Afrodite, da cui nacquero Deimos (Terrore) e Fobos (Paura).
Efesto: dio del fuoco e della metallurgia
Anche Efesto (Vulcano per i Romani) nacque da Zeus ed Era. Una versione narra che, nato zoppo e deforme, fu gettato dalla madre giù dall’Olimpo per la vergogna. Secondo un’altra, fu Era a generarlo da sola. Efesto divenne il dio del fuoco e un fabbro insuperabile, con le sue fucine sotto i vulcani. Nonostante il suo aspetto, sposò la bellissima Afrodite e forgiò armi e oggetti meravigliosi per gli dèi, come le folgori di Zeus.
Apollo: dio delle arti e della profezia
I Greci tramandano che Apollo (Febo secondo i Romani) nacque dall’unione tra Zeus e la titana Leto. Per sfuggire alla gelosia di Era, Leto partorì sull’isola di Delo i due gemelli: Apollo e la dea Artemide. Dio delle arti, della musica, della poesia e della profezia, amava rifugiarsi sul Monte Parnaso con le Muse. Le sue vicende amorose furono spesso tragiche, come quelle con Dafne, trasformata in alloro, e con il giovane Giacinto, dal cui sangue nacque l’omonimo fiore.
Hermes: il messaggero degli dèi
Sul monte Cillene, in una grotta, nacque Hermes (Mercurio nella mitologia romana), figlio di Zeus e della Pleiade Maia. Veloce e astuto, divenne per volere del padre il messaggero di tutte le divinità. Era anche il protettore dei viaggiatori, dei commercianti e dei sogni, considerati messaggi di Zeus. Con la sua verga magica, il caduceo, poteva far addormentare i mortali.
Dionisio: dio del vino e dell’estasi
La versione più nota del mito raffigura Dionisio (Bacco) come l’unico dio nato da una donna mortale: Semele. A causa di un inganno di Era, la fanciulla fu incenerita dalla vista di Zeus nel suo splendore divino. Zeus salvò il figlio non ancora nato cucendoselo nella coscia. Dionisio divenne così il dio del vino, della festa, del teatro e dell’estasi, celebrato due volte l’anno con le Feste Dionisiache.
Tabella riassuntiva degli dèi maschili
Divinità | Dominio | Simboli principali |
---|---|---|
Zeus | Cielo, tuono, re degli dèi | Folgore, aquila, scettro |
Poseidone | Mare, terremoti, cavalli | Tridente, cavallo |
Ade | Oltretomba, ricchezza | Elmo dell’invisibilità, Cerbero |
Ares | Guerra, violenza | Elmo, lancia, scudo |
Efesto | Fuoco, metallurgia, artigiani | Martello, incudine, tenaglie |
Apollo | Arti, musica, profezia, sole | Lira, arco e frecce, alloro |
Hermes | Messaggero, commercio, viaggiatori | Caduceo, calzari alati, petaso |
Dionisio | Vino, estasi, teatro | Tirso, vite, pantera |
Questi dèi dell’Olimpo riempiono le pagine di racconti che compongono l’affascinante universo della mitologia greca, un mondo che continua a sedurre e ispirare noi mortali.
Fonte: Wikipedia“`
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