Giri e ninjou: i contrasti dell’epoca Tokugawa

giri e ninjou: i contrasti dell'epoca Tokugawa

I termini di Giri e Ninjou indicano le due grandi forze che muovono l’epoca Tokugawa:  si tratta infatti di due concetti completamente opposti tra loro che saranno motivo di sofferenza e contrasti per le classi sociali di questo periodo turbolento.

L’epoca Tokugawa fu infatti ricca di elementi opposti: la figura della donna come madre o prostituta, l’elemento del passato e del presente nella letteratura e la classe dei samurai e quella dei mercanti. Sono tutti contrasti che andranno a creare sentimenti opposti tra le classi sociali dell’epoca. In particolare, i concetti di Giri e Ninjou si rifanno a quelli che sono i principali motori di questo periodo storico: da una parte abbiamo il moralismo arido e severo del confucianesimo e dall’altra l’edonismo e il piacere carnale dei bordelli dell’epoca.

Giri e Ninjou, cosa sono?

Con Giri intendiamo il senso del dovere e del rigore espresso dal confucianesimo, mentre con Ninjou le passioni umane, il sentimento che si poteva vivere attraverso i quartieri di piacere. Questi due poli opposti erano riconducibili agli stili di vita che avrebbero dovuto seguire i samurai e i chonin, ovvero la classe dei mercanti, che durante l’epoca Tokugawa faceva circolare l’intera economia dell’impero.

Da una parte i samurai dovevano sottostare a un rigore esemplare, quella della via del Bushido, il codice comportamentale dei guerrieri giapponesi che prevedeva rettitudine, coraggio e altri valori che non avevano nulla in comune con l’edonismo sfrenato di epoca Tokugawa. Ne consegue quindi, che i samurai dovevano seguire il principio del Giri ed essere fedeli a una solida morale attraverso la quale potevano costruire i rapporti secondo la tipica gerarchia sociale confuciana. Ai samurai infatti, non era consentito l’accesso al mondo dei quartieri di piacere ed erano anche denigrati dagli spettacoli teatrali dell’epoca.

Dall’altra parte la classe dei chonin, principalmente composta da mercanti e popolo urbano, aveva libero accesso a questi spazi e godeva di essi nella maniera più spensierata possibile. Si evince che i concetti di Giri e Ninjou fossero strettamente legati allo sviluppo e lo stile di vita di queste due classi sociali. I mercanti seguivano quindi i principi del Ninjou, delle passioni e i sentimenti umani, non curanti di principi morali e confuciani, si dedicavano prevalentemente a una vita di lussi e piaceri. Per quanto diverse potessero essere queste due realtà, samurai e chonin erano fortemente invidiosi gli uni degli altri: i guerrieri giapponesi infatti, tendevano a seguire i principi del Ninjou in maniera nascosta. Spesso si addentravano tra i quartieri di piacere travestiti da mercanti o gente del popolo per poter usufruire dei servizi che offriva questo mondo.

L’opposizione tra Ninjou e Giri veniva particolarmente rappresentata attraverso le opere teatrali del Kabuki e la letteratura giapponese del periodo, nella quale si narra proprio di quanto fosse complesso tenere a freno i propri sentimenti e rispettare i valori promulgati dal confucianesimo e dal senso del dovere.

Fonte immagine in evidenza: Foto di Enoch111 da Pixabay 

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A proposito di Serena Uvale

Studentessa presso l'università degli studi di Napoli "L'Orientale", amante della culturale e della lingua cinese.

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