I pensatori del Neoconfucianesimo: Zhang Zai, Cheng e Zhu Xi

I pensatori Neoconfuciani: i 4 più importanti da conoscere

Il Neoconfucianesimo è una corrente ideologica nata in Cina durante la dinastia Song (960-1279 d.C.). Una delle sue caratteristiche più importanti riguarda i concetti di Li (principio) e Qi (energia vitale), secondo cui tutte le cose sono fatte di Qi e il Li è il principio celeste secondo cui il Qi si dispone. Per entrare nel cuore di questa filosofia, scopriamo insieme chi furono i più importanti pensatori neoconfuciani.

I grandi pensatori neoconfuciani a confronto Contributo chiave al dibattito su Li e Qi
Zhang Zai Definisce il Qi come essenza originaria (“grande vuoto”) e identifica il desiderio come motore che porta gli individui ad agire contro il principio celeste (Li).
Fratelli Cheng Definiscono il Li come un principio razionale che rende ogni cosa ciò che è. Le differenze tra gli esseri umani dipendono dalla diversa “qualità” (purezza) del loro Qi.
Zhu Xi Opera la sintesi finale: Li e Qi sono inseparabili. Il Li viene concettualmente prima del Qi (perché lo ordina), ma esistono sempre insieme.

1. Zhang Zai: il Qi come grande vuoto

Il primo pensatore importante della fase iniziale del Neoconfucianesimo è Zhang Zai, che ha una particolare attenzione per il Qi. Egli definisce il Qi come un grande vuoto, l’essenza originale. Con un approccio tendente alla metafisica, si concentra sul suo aspetto originario, l’idea che il Qi sia il grande vuoto da cui emergono tutte le cose, una visione con influenze taoiste. Zhang Zai interviene su una questione centrale: se esistono principi universali, perché non è naturale la loro applicazione? Egli afferma che esiste il 天理 (Tian li), ovvero il principio naturale-celeste, ma gli esseri umani sono dotati del desiderio, il motore che li porta ad agire contro tale principio. Questo concetto è mutuato dal buddhismo: l’idea che il desiderio sia un qualcosa di negativo che rompe l’equilibrio.

Per Zhang Zai, il massimo grado di realizzazione personale coincide con il massimo grado di autenticità: agire conformemente al principio universale significa essere autentici. L’uomo ideale, il saggio, è colui che si conforma al principio cosmologico, gestendo le passioni in maniera equilibrata, senza cedere al desiderio.

Differenze e somiglianze con il buddhismo

La differenza con il buddhismo sta nel fatto che per i neoconfuciani la società è reale e il processo di evoluzione personale deve avvenire al suo interno, per rafforzarla, non per superarla in un Nirvana. Questo porta a reinterpretare il concetto di Karma in chiave sociale: la retribuzione delle azioni avviene in questa vita. Se ci si conforma al principio, si viene premiati.

2. I fratelli Cheng: il principio e la qualità del Qi

Tra i pensatori neoconfuciani abbiamo anche i fratelli Cheng, nipoti di Zhang Zai. Essi proseguirono nell’elaborazione del concetto di Li, il principio che fa sì che ogni cosa sia ciò che è. A differenza degli elementi naturali, gli umani hanno la possibilità di non seguire il proprio Li, ma questo è un errore. Il Li non è più visto come mandato celeste, ma come principio celeste, con un’ottica più razionale. Una volta compreso razionalmente, l’agire in armonia con esso dovrebbe diventare naturale.

La distribuzione del Qi

I fratelli Cheng rispondono alla domanda: «Se il Li è universale, perché gli esseri umani sono diversi?». La loro risposta è che, pur essendo tutti fatti di Qi, la qualità di questo Qi cambia. Ci sono persone che nascono con un Qi più torbido e altre con un Qi più sottile e recettivo. Questo non toglie che chiunque possa arrivare alla consapevolezza del proprio Li attraverso un processo di auto-coltivazione e studio.

3. Zhu Xi: la grande sintesi neoconfuciana

Tra i vari pensatori neoconfuciani, Zhu Xi si concentrò sul dare una risposta definitiva alle questioni precedenti. Egli, la cui filosofia è ampiamente discussa da fonti accademiche come la Stanford Encyclopedia of Philosophy, vuole impedire una separazione tra il livello metafisico e quello fisico. Afferma quindi che il Li viene concettualmente prima del Qi, ma esistono insieme. Sono costantemente intrecciati: il Li è dentro il Qi e il Qi è sempre attorno al Li. Sulla questione delle differenze umane, Zhu Xi concorda con i suoi predecessori: esse sono dovute a un diverso grado di purezza del Qi.

Le sette emozioni

Zhu Xi ribadisce che purificare il proprio Qi per far emergere il Li è come far crescere una pianta. Egli riprende la teoria di Mencio dei quattro semi (umanità, giustizia, vergogna, rituale) e la confronta con le sette emozioni (amore, odio, gioia, ira, tristezza, desiderio e paura), che sono manifestazioni del Qi. I quattro semi sono sempre positivi perché legati al Li. Le sette emozioni, invece, sono legate al Qi e possono essere positive o negative a seconda di come vengono gestite. Anche l’ira, se scatenata al momento opportuno e con moderazione, può essere giusta se esprime un senso di giustizia riconducibile a uno dei quattro semi. I neoconfuciani, come i loro predecessori confuciani, sono più interessati a come comportarsi in maniera armoniosa.

Fonte immagine: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 10/09/2025

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