I tipi di variazione linguistica è un’espressione che dimostra come la lingua può variare in base a diversi criteri. Scopriamo insieme quali sono.
La variazione linguistica
Per variazione linguistica si intende il movimento comune e naturale di una lingua che, principalmente varia in base a fattori specifici quali, ad esempio, storici e culturali. La lingua può variare in base al contesto storico, geografico e socio-culturale in cui i parlanti si esprimono. La variazione linguistica, dunque, è l’insieme delle differenze linguistiche parlate dai locutori di una stessa lingua che, derivano dal fatto che, il sistema linguistico, non é affatto unitario ma comporta diversi assi di variazione: stilistico, regionale, socio-culturale e professionale. Le variazioni e i cambiamenti di una lingua possono avvenire in alcuni o in tutti i sottosistemi che costituiscono la lingua, essi sono: sistema fonetico, sistema morfologico, sistema fonologico, sistema sintattico, sistema lessicale e infine influisce anche il sistema semantico. Tutti questi tipi di cambiamenti costituiscono l’evoluzione della lingua ma non solo perché ci sono diversi tipi di variazione linguistica che dipendono da fattori specifici. I linguisti distinguono quattro tipi di variazione linguistica che sono di fondamentale importanza per capire come cambia la lingua.
Diacronica
Uno dei tipi di variazione linguistica è sicuramente quella diacronica o temporale che riguarda come le lingue cambiano col passare del tempo. Un esempio sono le parole usate in Québec che i giovani al giorno d’oggi non comprendono come ad esempio la parola galarneau usata in epoca antica con il significato di sole che, invece oggi viene definito col termine soleil. Altre parole introdotte recentemente nel quotidiano in Québec sono ad esempio écocentre (luogo in cui vengono gettati i rifiuti riciclabili) e texter (scrivere un messaggio).
Diatopica
Un altro dei tipi di variazione linguistica citato dai linguisti è, senza dubbio, la variazione diatopica o geografica che rappresenta il modo in cui la lingua cambia in base alla posizione geografica in cui è parlata. Un esempio fondamentale é il fatto che, una stessa realtà, può essere definita diversamente nelle diverse regioni del Mondo.
Diastratica
Il terzo tra i tipi di variazione linguistica è quella sociale o diastratica che, in qualche modo, rappresenta come la lingua cambia in base alla classe sociale, il gruppo professionale e il sesso al quale un parlante appartiene. Un esempio è il registro basso usato in italiano con il pronome ci al posto dei pronomi gli/le.
Diafasica
L’ultimo dei tipi di variazione linguistica è la variazione diafasica che rappresenta il modo in cui i parlanti utilizzano la lingua in base alla situazione in cui si trovano, in base agli interlocutori con la quale interagiscono o ancora in base al tema del quale si sta parlando. Un esempio che rappresenta ciò è il registro che viene usato in base al luogo in cui ci si trova e in base alla persona con la quale si sta parlando. Se ci si trova a scuola si utilizzerà un linguaggio più compito e formale dato che si interagisce con i professori mentre, se ci si trova con un amico il registro e il linguaggio utilizzati in quel dato momento saranno sicuramente meno formali. Bisogna inoltre fare un ragionamento basato sulla distinzione tra lingua parlata e scritta che, prende il nome di variazione diamesica, associata alla variazione diafasica dato che, il supporto della lingua scritta implica l’utilizzo di un registro più formale ma ciò non esclude che nella forma scritta ci potrebbero essere dei verbi inerenti al linguaggio familiare o che vi sia la possibilità di trovare generi ibridi ossia la presenza della lingua scritta adattata all’orale. Ciò dimostra che la relazione tra lingua standard o scritta e lingua familiare o lingua orale non è per niente univoca. Infine è importante specificare che i vari tipi di variazione linguistica sono strettamente uniti tra loro e non possono essere staccati gli uni dagli altri.
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