Cosa vedere a Procida: guida ai 5 luoghi imperdibili dell’isola
Procida: l’isola autentica del Golfo di Napoli
Antica, colorata e autentica. Procida, perla del Golfo di Napoli, è la quintessenza del posto di mare, un territorio votato da secoli alla pesca e al buon vivere. Qui non impazzano i vip e non c’è rischio di perdersi nell’omologazione. Isola di pescatori, è profondamente diversa dalle “sorelle maggiori” Capri e Ischia, restando lontana dalla ribalta mondana. È una terra semplice e orgogliosa delle proprie tradizioni, dalla pesca con le barche in legno alla coltivazione dei celebri limoni. Per alcuni è irrimediabilmente “L’isola di Arturo“, luogo d’ispirazione per il capolavoro di Elsa Morante. Questa guida vi suggerirà cosa vedere a Procida per coglierne l’essenza più vera.
Cosa fare e vedere a Procida: un itinerario nell’anima dell’isola
Un’isola di appena quattro chilometri quadrati da scoprire lentamente, assaporando ogni scorcio e ogni profumo. Ecco le cinque tappe fondamentali per chi decide di visitare Procida.
Visitare Terra Murata: il cuore storico di Procida
Iniziamo da Terra Murata, il borgo fortificato posto sul punto più alto dell’isola. Questo è il nucleo più antico, sorto per difendere la popolazione dalle invasioni saracene. Passeggiare tra le sue stradine silenziose significa fare un tuffo nel passato. Qui si trovano l’Abbazia di San Michele Arcangelo, da cui si gode un panorama mozzafiato sul Golfo, e l’imponente Palazzo d’Avalos. Edificato nel Cinquecento, fu poi trasformato da Carlo III di Borbone in casino di caccia e infine, dal 1815, in una temibile cittadella carceraria a picco sul mare, chiusa solo nel 1988.
Passeggiare alla Corricella: un presepe a picco sul mare
Reti di pescatori, pescherecci e un groviglio di case colorate: la Marina Corricella è il borgo marinaro più antico e fotogenico di Procida. Raggiungibile solo via mare o attraverso ripide scalinate, è un anfiteatro di architettura spontanea, fatto di archi, cupole e facciate variopinte. Si narra che i colori vivaci servissero ai pescatori per riconoscere la propria casa dal mare. Qui, tra un ristorante di pesce fresco e una limonata dissetante, si respira la vera anima dell’isola, lontana dal rumore delle auto.
Rilassarsi alla spiaggia del Postino
La spiaggia del Pozzo Vecchio è senza dubbio la più suggestiva, tanto da essere universalmente conosciuta come la “spiaggia del Postino”. Qui furono girate alcune delle scene più iconiche dell’ultimo, celebre film con Massimo Troisi. Caratterizzata da sabbia scura di origine vulcanica, questa baia a forma di ferro di cavallo crea un contrasto magico con l’azzurro del mare. È il luogo ideale per un ultimo tuffo al tramonto, quando il sole scompare presto e lascia spazio a un’atmosfera di quiete e poesia.
Assaggiare la lingua di bue: il dolce tipico di Procida
Una delle cose da fare a Procida è iniziare la giornata con la famosa “Lingua di Bue“. Questo dolce tipico della tradizione si trova in ogni bar dell’isola: si tratta di due strati di morbida pasta sfoglia farciti. La versione ufficiale è quella con la crema al limone, preparata con il celebre “sfusato procidano”, un limone enorme, dolce e profumatissimo il cui aroma inebria ogni vicolo.
Scoprire l’isolotto di Vivara: un’oasi naturale
Collegato a Procida da un ponte, Vivara è un’isola nell’isola. Margine di un antico cratere vulcanico, oggi è una riserva naturale protetta, un’oasi di pace e biodiversità. Le visite sono guidate e su prenotazione (è bene consultare il sito del Comune di Procida). Passeggiare tra i suoi sentieri, tra ruderi del Seicento e un belvedere con vista su Ischia e Capri, è un’esperienza unica, un piccolo assaggio di paradiso terrestre.
Come muoversi per visitare Procida
Date le sue dimensioni ridotte, l’isola si presta a essere esplorata a piedi. In alternativa, le opzioni sono diverse: un efficiente servizio di autobus pubblici, taxi con cui contrattare un tour completo, il noleggio di uno scooter o, soluzione ideale, una bici elettrica per godersi il paesaggio senza troppa fatica, facendo attenzione ai tanti dettagli architettonici e ai frammenti di vita semplice che si incontrano lungo la strada.
Procida Capitale Italiana della Cultura: un’eredità che continua
Nel 2022, Procida è stata la prima isola a ricevere il titolo di Capitale Italiana della Cultura. Questo riconoscimento non ha snaturato la sua essenza, ma ha acceso i riflettori sulla sua unicità, promuovendo un modello di turismo lento e sostenibile. Il motto “La cultura non isola” ha sottolineato la capacità di Procida di essere un laboratorio di inclusione e rigenerazione sociale. L’eredità di questo evento continua a vivere nei progetti culturali e nella crescente consapevolezza che la vera ricchezza dell’isola risiede proprio nella sua autenticità, un valore da preservare con cura.
Procida è magica, è un’isola colorata, un mare di un turchino intenso, tramonti mozzafiato, fondali marini ricchi di paesaggi, di pesci variopinti e di piante inesplorate. Tutte le stradine strette e tortuose portano al mare, ogni angolo ti conduce verso panorami indimenticabili. Lo sguardo si perde verso Capri, Ischia, Ventotene, Miseno, Monte di Procida e il Vesuvio in lontananza. Quando vai via da quest’isola e la vedi allontanarsi dal mare, ti senti perduto; già ti mancano i suoi odori, la sua gente i gabbiani del posto, la spontaneità e i costumi. Allora pensi al ritorno e speri di rivederla quanto prima possibile. Nel frattempo la sogni perchè ti rimane nel cuore.