Zelda Fitzgerald: la sua vita e il suo amore per Scott

Zelda Fitzgerald e la sua vita con Scott

Una delle personalità più interessanti dei Roaring twenties è sicuramente Zelda Fitzgerald.

Scrittrice e pittrice statunitense, moglie del famosissimo autore americano Francis Scott Fitzgerlad, Zelda è ricordata, più che come artista, per i propri comportamenti anticonformisti e ribelli, che l’hanno fatta passare alla storia come la prima flapper della storia.


Il termine flapper, traducibile in italiano con “maschietta”, si riferisce a una donna che presenta atteggiamenti che, di norma, vengono associati ai maschi.

La flapper è solita, di fatto, guidare l’automobile da sola, bere alcolici, fumare sigarette in pubblico e, soprattutto, vivere la propria sessualità in maniera libera e spregiudicata. Anche il suo look è anti convenzionale, caratterizzato da un taglio di capelli corto e dall’abito sopra al ginocchio.
Zelda Fitzgerald, nata Sayre, è nata a Montgomery, in Alabama, nel luglio del 1900, ultima di sei fratelli maggiori. 

Il suo nome deriva dalla protagonista di due fiabe, Zelda: A tale of the Massachussetts Colony e Zelda’s Fortune.

La piccola Zelda fu una bambina energica, viziata e vivace, che fin dalla tenera età diede dimostrazione dei suoi talenti, nonché di avere numerose passioni. 

Amava la danza, in modo particolare il charleston, il nuoto – si diceva, tra l’altro, che la ragazza avesse l’abitudine di nuotare nuda – e, più di ogni altra cosa, le feste. 


Il temperamento vivace e ribelle che dimostrò da piccola non fece altro che consolidarsi quando la ragazza divenne adulta; era una donna trasgressiva e a cui non importava nulla di ciò che gli altri pensassero di lei. 

Le sue azioni ci suscitano stupore ancora oggi, non solo pensando all’epoca storica a cui Zelda apparteneva, ma anche se analizziamo il contesto sociale in cui la donna visse.

La sua famiglia, di fatto, era quantomai tradizionalista, e Zelda andava provocatoriamente contro tutti gli stereotipi legati alla tipica donna del Sud, che si presenta, a differenza di come era lei, molto dimessa, docile e remissiva.

Zelda Fitzgerald e Francis Scott Fitzgerald, il loro incontro

È proprio ad una festa, nel 1918, che conosce un giovane uomo, aspirante scrittore nonché appassionato bevitore.

Quest’uomo era proprio Francis Scott Fitzgerald, futuro autore di romanzi di grande successo, tra cui Il grande Gatsby.

Al tempo, Fitzgerald stava scrivendo la sua prima opera, intitolata Di qua dal Paradiso, nel quale uno dei personaggi principali, Rosalind Connage, è proprio ispirata in tutto e per tutto a Zelda Fitzgerald.

Francis si dimostra sin da subito perdutamente invaghito di Zelda: ne apprezzava non solo la bellezza e il carisma, ma anche il temperamento trasgressivo e socievole.

La loro storia d’amore fu fatta, in un periodo iniziale, di tira e molla: Scott fu costretto a separarsi da lei a causa del servizio militare, che lo portò prima a Long Island e poi, quando l’uomo si congedò, a New York.

I due mantennero tuttavia una fitta corrispondenza epistolare, piena di amore e di promesse, tra cui quella di matrimonio. Addirittura, Fitzgerald fece recapitare a Zelda un anello via posta. 

La loro storia culminò nel 1920, con il loro matrimonio, avvenuto attraverso una sfarzosa cerimonia. 
Iniziò così la loro vita insieme.

Il rapporto tra i due fu caotico e anticonformista, perfettamente in linea con lo spirito dei Ruggenti Anni Venti, tant’è che i coniugi Fitzgerald divennero la coppia più famosa del periodo.
Zelda e Francis ebbero un’unica figlia, Frances – soprannominata Scottie – nel 1921, solo un anno dopo il loro matrimonio.

Quella che in apparenza sembrava un’unione perfetta, però, era in realtà nient’altro che una semplice facciata: i Fitzgerald non erano felici insieme, così come testimoniano molte persone che ebbero contatto con la coppia durante il loro matrimonio, tant’è che ci fu una richiesta di divorzio da parte di Zelda, che rimase però incompiuta.

A riprova dell’infelicità dei coniugi, ci fu un episodio in cui Zelda rischiò un’overdose causata da un consumo eccessivo di sonniferi.
Ad oggi, non è chiaro se si fosse trattato di un tentativo di suicidio o meno.

La vita di Zelda al fianco di Scott continua ad essere molto infelice. 

La donna, seppur inizialmente entusiasta dei successi del marito, cominciò ben presto ad avvertire un vuoto dentro di sé, l’esigenza di trovare il proprio posto del mondo. 

Allora cominciò a dedicarsi alla pittura nonché alla danza, sua grande passione fin da bambina, a cui dedicò molto tempo e studio nonostante la contrarietà del marito, che reputava il ballo una perdita di tempo. 


L’eccessivo stress derivante dalla numerose attività di cui Zelda si riempiva le giornate le causarono un esaurimento nervoso.
Questo, insieme al disagio sempre più forte scaturito dalla dipendenza di Fitzgerald dall’alcol e dall’infelicità del loro matrimonio, portò Zelda a venir ricoverata in un sanatorio di Parigi, in cui le venne diagnosticata una forma grave di schizofrenia. 


Quando uscì dalla clinica, solo un’anno dopo, le sue condizioni di salute non fecero altro che peggiorare, tant’è che venne ricoverata di nuovo nel 1932.

La degenza, tuttavia, non la ostacolò dal continuare con la sua carriera, non ancora del tutto sbocciata, sia come pittrice che come scrittrice, tant’è che terminò proprio in clinica il suo primo ed unico romanzo, Lasciami l’ultimo Valzer.

Negli anni successivi, la relazione tra lei e Scott giunge verso un inesorabile declino.

La costante assenza di lui per motivi lavorativi, alla quale si unì una relazione segreta che l’uomo ebbe con una giornalista, insieme all’innegabile rancore che egli provava per Zelda, condussero la coppia ad un inevitabile punto di rottura che ebbe luogo a Cuba, nel bel mezzo di una vacanza disastrosa a seguito della quale i due coniugi non si videro mai più.

Alla morte di Scott, tuttavia, Zelda si dedicò alla revisione del suo ultimo romanzo, rimasto poi incompiuto, dal titolo Gli ultimi fuochi. 


Ritornata in clinica, Zelda si dedicò alla stesura di un secondo romanzo, che però non vide mai la luce.
Di fatto, nel marzo del 1948, la donna morì a seguito di un incendio divampato nella clinica.
Oggi, Zelda Fitzgerald è sepolta accanto al marito nel cimitero di Rockville.

La figura di Zelda è stata rivalutata molti anni dopo la sua morte grazie alla biografa Nancy Milford, che loda Lasciami l’ultimo Valzer, definendo Zelda una donna talentosa e audace che, purtroppo, viene tuttavia ricordata soltanto per le sue sconfitte.

 

Fonte immagine: Wikipedia

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