Premio Napoli 2023, la presentazione dei finalisti al Campania Libri Festival

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Premio Napoli 2023, Maurizio De Giovanni, Carmen Petillo e Andrea Mazzucchi presentano al pubblico i finalisti della nuova edizione

In occasione del Campania Libri Festival del 2023, il giorno sabato 7 ottobre si è svolta, all’interno della “Sala Rapidità”, cioè il Salone d’Ercole del Palazzo Reale di Napoli, la presentazione dei finalisti del Premio Napoli 2023. I nomi degli ospiti e dei loro libri sono stati introdotti al pubblico dallo scrittore di romanzi gialli Maurizio De Giovanni, dal professore di Filologia dantesca dell’Università Federico II di Napoli Andrea Mazzucchi, in qualità di rappresentante del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e da Carmen Petillo.

Qual è il tema del Premio Napoli 2023? 

Il primo a prendere la parola è stato De Giovanni; infatti, l’autore delle serie I Bastardi di Pizzofalcone e Il commissario Ricciardi, ha presentato il tema del Premio Napoli 2023 e il motivo dietro tale scelta:

«Sono il presidente pro tempore della Fondazione Premio Napoli. Noi oggi presentiamo, con grande orgoglio e grande gioia le candidature del Premio Napoli 2023. Come sappiamo è un momento importante per noi, perché il premio è tra i più antichi e nobili del paese e noi siamo orgogliosi di essere quelli che lo portano un po’ in una nuova era. Noi siamo di fronte ad un momento di grandi cambiamenti, noi prendiamo atto dell’esistenza di una nazione mediterranea. Per nazione mediterranea intendiamo un contesto geografico trasversale alle nazioni costituite strutturalmente, ma che ha un evidente gap di sviluppo, di interessi e di gestire le culture. [..] Per flussi migratori intendo le problematiche, ma anche le opportunità che possono derivare. È l’approvvigionamento energetico che sta evolvendo, a causa del conflitto russo-ucraino, in una maggiore attenzione verso i paesi nordafricani che sono produttori di energia, che passa nell’area del Mediterraneo, sta producendo un cambiamento nella contestualizzazione politica internazionale. L’area del Mediterraneo sembra essere in ritardo dal punto di vista della consapevolezza di tutto questo, sembra in ritardo e subalterna rispetto a interessi di altre grandi nazioni che hanno tutto in beneficio, che deriva da un ulteriore indebolimento. [..] La letteratura si accorge prima, perché è basata sulle emozioni e sui sentimenti [..], si accorge prima dei cambiamenti [..]. Per la scelta del tema e delle candidature di quest’anno, abbiamo inteso conferire attenzione a questo argomento [..]».

L’interesse verso nuove forme di narrazione: il graphic novel e il testo musicale

Inoltre, lo stesso romanziere ha affermato l’interesse del comitato della Fondazione Premio Napoli 2023 verso nuove forme di narrazione, le quali si mostrano capaci di attirare le nuove generazioni. Il presidente pro tempore ha illustrato una situazione critica, dovuta allo scarso interesse per la lettura:

«Noi siamo di fronte a un’emergenza culturale: le nuove generazioni leggono meno, si informano forse di più, hanno una maggiore attenzione ad altre tipologie di flussi, ma leggono meno. Il nostro tentativo primario è quello di dare arbitrio a tutti coloro che operano nella formazione e nell’educazione, a dare conforto a quelli che operano nella formazione delle nuove generazioni per consentire l’arrivo dei libri, e per questo resteremo più attenti a nuove forme. Penso alle graphic novel, ma anche ai testi musicali, che hanno un valore poetico assoluto molte volte. Non dobbiamo rimanere chiusi nella nostra stanza, ma intendiamo aprire le finestre e le porte e intendiamo comunicare con la società che ci circonda».

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I tre finalisti della sezione del Premio Napoli 2023 dedicata alla prosa narrativa: giovani esploratori inglesi, frammenti di vita quotidiana e la vita di una poetessa e partigiana

Successivamente la Petillo si è occupata della presentazione dei partecipanti dell’edizione del Premio Napoli 2023. In primis, abbiamo la sezione intitolata Narrativa con la partecipazione della scrittrice Silvia Ballestra, della francesista Maria Teresa Giaveri e del fotografo Patrizio Esposito.

Ballestra è l’autrice di La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza Editore), un romanzo biografico dedicato a Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti (nota come Joyce Lussu) la moglie di Emilio Lussu, nonché scrittrice, traduttrice e partigiana. Per quanto riguarda Giaveri, ci troviamo davanti ad un romanzo storico-avventuroso dal titolo Nei mari di Ulisse (edito da Neri Pozza): la vicenda racconta di un gruppo di giovani lord inglesi del XVIII secolo, i quali hanno studiato le lingue e le culture antiche all’università, che decidono di intraprende un gran tour nel Mediterraneo per riscoprire i luoghi del viaggio di Ulisse. Ad accompagnarli abbiamo una ciurma di mariani partenopei e procidani, dal momento che la prima tappa di questo viaggio, nonché punto di partenza, è la città di Napoli. Cospira di  Esposito (edito da Cronocopio) è una raccolta di scritti e pensieri, un’opera minimalista che ci offre uno sguardo diverso sugli altri e su molti paesi, dall’Africa al capoluogo campano. 

I tre candidati per la sezione della saggistica: tra l’immigrazione e l’ecologia

Oltre alla scrittura romanzesca, altre tre delle opere esaminate appartengono al gruppo Saggistica per il Premio Napoli 2023. Il docente di Storia del Mediterraneo dell’Università degli studi di Padova Egidio Ivetic ha descritto la sua opera Il grande racconto del Mediterraneo (pubblicato da Il Mulino), un saggio dedicato alla storia socio-economica e culturale del Mar mediterraneo, confrontando le relazioni commerciali o belliche tra i popoli. Segue il giornalista Maurizio Pagliassotti con La guerra invisibile. Un viaggio sul fronte dell’odio contro i migranti di Einaudi. Adesso, ci troviamo davanti ad un reportage condotto dallo stesso autore, il quale ha ribadito davanti al pubblico di “calzare le stesse scarpe con le quali ha attraversato l’Inferno, mentre adesso calpesta un pavimento di legno”. É un racconto dedicato alla costruzione, da parte della politica e dei media, di un “presunto nemico”, ossia i migranti che provano a scappare dai loro paesi attraversando il Sahara e il Mediterraneo. Il suo interesse è rivolto ai punti caldi: il confine turco-iraniano per i profughi asiatici e quello italo-francese a Ventimiglia per quelli giunti nel Belpaese.

Dalla collaborazione di Alessandra Caputi e Anna Fava è nato il volume Privati di Napoli. La città contesa tra beni comuni e privatizzazioni (della casa editrice Castelvecchi); stavolta, il tema è l’impatto industriale sull’ambiente e l’ecologia della periferia di Napoli: dall’aerea industriale di Bagnoli a quella di Napoli Est, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, alle discariche sorte nella zona di Pianura.

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Le opere poetiche ammesse al concorso, dalla rievocazione della terra natia alla fisica quantistica

Concludiamo con i tre partecipanti alla sezione Poesia del Premio Napoli 2023. In primis, Marilena Renda con Fuoco negli occhi (di Nino Aragno Editore), una raccolta che ricordano quelle di Giorgio Caproni, dedicata alla sua terra nativa: la Sicilia. Erice e Zafferana etnea sono tra le località protagoniste di questo viaggio verso un mondo arcaico e primitivo, nonché far riaffiorare i ricordi la sua infanzia. Invece, Bruno Galluccio con la sua opera Camera sul vuoto (edito da Einaudi) combina lo stile e i temi della poesia italiana novecentesca alle suggestioni della fisica quantistica, presentandoci qualcosa di diverso e di innovativo nell’attuale panorama letterario italiano.

Chiude l’elenco dei finalisti del Premio Napoli 2023 il poeta Domenico Brancale con l’opera Dovunque acqua sia voce (della casa editrice Edizioni degli animali), il quale, ispirandosi alla raccolta poetica Atemwende di Paul Celan, usa una scrittura per offrire ai lettori delle vive immagini, come quelle lasciate da un pittore sulla tela. Tale operazione parte da alcuni ricordi della regione natia, la Basilicata, e dall’immagine dell’acqua, soprattutto quella racchiusa in una piccola pozzanghera.

Fonte immagini: archivio personale 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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