I migliori film su Napoli: 7 pellicole per capire l’anima della città
Napoli e il cinema: un amore lungo più di un secolo
Da Totò a Troisi, da De Sica a De Filippo, il cinema napoletano è un palcoscenico infinito di sentimenti. Fantasia e ironia, saggezza e sofferenza: l’energia di Napoli ha prodotto un patrimonio inestimabile di immagini. La sua storia sul grande schermo inizia con i Fratelli Lumière, che nel 1898 ripresero il suo lungomare, e continua oggi con un vero e proprio Rinascimento cinematografico, segnato da serie come “Gomorra” e “L’amica geniale”. Ma quali sono i film su Napoli che hanno saputo catturarne l’essenza più profonda?
7 film su Napoli che devi vedere assolutamente
L’oro di Napoli (1954): i mille volti del popolo partenopeo
Tratto dai racconti di Giuseppe Marotta e diretto da Vittorio De Sica, questo film a episodi è un meraviglioso prisma sull’umanità partenopea. Troviamo Totò nei panni del “pazzariello” sottomesso, una giovane Sophia Loren pizzaiola disperata, ed Eduardo De Filippo in quelli di un surreale dispensatore di consigli e… pernacchie. L’oro di Napoli scandaglia le luci e le ombre di un popolo che affronta la vita con pazienza e un’incredibile capacità di reazione.
Miseria e nobiltà (1954): Totò e l’arte di arrangiarsi
Dalla commedia di Eduardo Scarpetta, un capolavoro assoluto della comicità. La trama, che vede il povero scrivano Felice Sciosciammocca (un Totò in stato di grazia) costretto a fingersi nobile, diventa il pretesto per una sinfonia di lazzi e battute memorabili. Diretto da Mario Mattoli, Miseria e nobiltà è la fotografia perfetta della stratificazione sociale di Napoli, un film che diverte e fa riflettere sull’eterno contrasto tra apparenza e realtà. Indimenticabile.
Ricomincio da tre (1981): la rivoluzione gentile di Massimo Troisi
In questa lista non poteva mancare Massimo Troisi. Ricomincio da tre è il suo esordio alla regia e un successo epocale. La storia di Gaetano, giovane napoletano che emigra a Firenze in cerca di nuovi stimoli, è il manifesto di una generazione che vuole rompere con gli stereotipi. La comicità di Troisi è gentile, surreale e intrisa di una dolce malinconia. Un film che ha segnato un’epoca, dando inizio anche alla magica collaborazione con le musiche di Pino Daniele.
Così parlò Bellavista (1984): la filosofia della napoletanità, un grande film su Napoli
Un vero e proprio trattato filosofico sulla napoletanità. Diretto e interpretato da Luciano De Crescenzo, basandosi sul suo omonimo romanzo, il film esplora con ironia e affetto la mentalità partenopea attraverso le teorie del professor Bellavista. La celebre distinzione tra “uomini d’amore” (i napoletani) e “uomini di libertà” (i milanesi) è il punto di partenza per uno spaccato di vita che tocca temi come l’arte di arrangiarsi, la disoccupazione e la camorra, con uno sguardo sempre benevolo e acuto.
Io speriamo che me la cavo (1992): uno sguardo sull’infanzia
Diretto da Lina Wertmüller e tratto dal libro di Marcello Dell’Orta, questo film vede un indimenticabile Paolo Villaggio nei panni di un maestro elementare del Nord catapultato in una scuola di periferia del napoletano. Attraverso i temi dei suoi piccoli e terribili alunni, Io speriamo che me la cavo offre uno spaccato crudo e commovente su un’infanzia negata, ma anche un urlo di speranza sul potere salvifico della scuola e dell’empatia.
Amore a prima vista (1999): la commedia surreale di Salemme
Tra i migliori film su Napoli degli anni ’90, una commedia esilarante diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, affiancato dal suo cast storico (Buccirosso, Izzo, Casagrande). La trama è paradossale: il figlio di un boss, dopo un trapianto di cornea, si innamora perdutamente del donatore, un maggiore dei carabinieri. Il film è un concentrato di equivoci e gag irresistibili, un esempio perfetto della napoletanità più verace e teatrale.
È stata la mano di Dio (2021): il racconto intimo di Paolo Sorrentino
Chiudiamo con un capolavoro recente. Paolo Sorrentino torna nella sua Napoli per raccontare la sua adolescenza, segnata da una tragedia familiare e salvata dalla passione per il cinema e dall’arrivo di Diego Armando Maradona. È stata la mano di Dio è un film dolente e meraviglioso, un ritratto intimo e universale del dolore, della gioia e della magia salvifica dell’arte. Una dichiarazione d’amore potentissima alla città e alle sue infinite contraddizioni.
Oltre i film su Napoli: un Rinascimento cinematografico
Questa lista potrebbe continuare a lungo. Il cinema continua a guardare a Napoli come a un set a cielo aperto, un luogo dove ogni storia, dalla più piccola alla più grande, può diventare epica. I film su Napoli non raccontano solo una città, ma un modo di sentire, di vivere e di resistere che affascina e commuove spettatori di tutto il mondo.
Film su Napoli, fonte immagine: Pixabay
Nunzia Serino
I miei due preferiti restano tuttora “L’oro di Napoli” e “Così parlò Bellavista”: preferisco, insomma, l’immagine di Napoli che restituiscono questi due film.