Nonostante le recenti controversie che circondano la sua figura pubblica, Gwyneth Paltrow ha recitato in numerosi film che le hanno permesso di farsi conoscere a livello internazionale. Nata e cresciuta a Los Angeles, California, nel corso della sua carriera Paltrow ha anche ottenuto il prestigioso premio Oscar per il suo ruolo da protagonista in Shakespeare in Love nel 1998. Tuttavia, l’attrice non si è limitata esclusivamente al mondo del cinema: è anche un’ imprenditrice del lifestyle, fondatrice del discusso marchio Goop nel 2008.
Gwyneth Paltrow ha dato prova del suo talento in varie occasioni: in questo articolo, esploriamo tre tra le migliori interpretazioni dell’attrice statunitense.
1. Shakespeare in Love (1997)
Abbiamo già affrontato in altri articoli l’inventiva e la peculiarità che ruotano attorno questo film, che permise tanto a Judi Dench nei panni della regina Elisabetta I quanto alla stessa Gwyneth Paltrow di ottenere due statuine d’oro alla notte degli Oscar dell’anno successivo.
In questo caso, ci soffermiamo proprio sulle caratteristiche del personaggio interpretato da Paltrow.
Alla fine del XVI secolo, la giovane Viola de Lesseps(Gwyneth Paltrow) si trova in una società che le impedisce di sposarsi con un uomo da lei veramente amato e di perseguire la sua passione per la recitazione (a quei tempi, le donne potevano solo sognare di salire sul palcoscenico, i ruoli femminili nelle commedie venivano interpretati dagli uomini). La sua interpretazione di Romeo, influenzata dalla sua relazione con Will Shakespeare, incanta il pubblico del Globe Theatre. Tuttavia, il suo destino è segnato dalla società patriarcale: Viola viene mandata nel Brave New World (il “nuovo mondo dell’epoca”, il continente ancora inesplorato delle Americhe) per un matrimonio combinato e non voluto.
Viola, desiderosa di amore e libertà, trova in Will Shakespeare una connessione profonda e, incarnando Romeo, esprime il dolore e la passione personali alla base della sua relazione con Will. Il loro amore proibito si riflette nella storia di dei due sfortunati amanti di Verona: nella finzione del film, è proprio la presenza di Viola a trasformare il dramma in un capolavoro teatrale. Il suo spirito ribelle e la sua passione per il teatro, oltre che il suo forte desiderio di emancipazione, sono gli ingredienti che permisero all’attrice di conquistare il pubblico e vincere il premio per la migliore interpretazione femminile alla notte degli Oscar.
2. Il talento di Mr. Ripley (1999)
Il film si focalizza su un americano sociopatico, Tom (Matt Damon) che nutre una pericolosa ossessione per Dickie (Jude Law), un ricco playboy americano che si gode la vita in Italia con la sua fidanzata dell’alta società, Marge. I due incarnano perfettamente l’estetica Old Money che Tom sembra invidiare ossessivamente. Quando la coppia interpretata da Law e Gwyneth Paltrow appare sullo schermo per la prima volta il sole splende luminoso su di loro mentre si rilassano sulle ricche spiagge della costa italiana. Anche i loro abiti seguono lo stesso stile: Marge con il suo bikini a vita alta e Dickie con i suoi pantaloncini da bagno con stampe vintage. Tom viaggia con la speranza di persuadere Dickie a tornare negli Stati Uniti. Dickie non sa che suo padre, un magnate dell’industria navale, ha assunto Tom per convincerlo a tornare a casa e lavorare nell’azienda di famiglia.
Dickie e Marge invitano Tom a stare con loro nella loro villa poiché Dickie crede erroneamente che il loro nuovo amico sia un ex compagno di studi di Princeton. Hanno anche interessi comuni come la musica e La dolce vita. Tom alla fine si adatta alla vita in Europa e adotta abiti più aderenti, cercando di imitare il lusso e lo stile languido di Dickie il più possibile. Dopo una serie di eventi sfortunati, Dickie diventa disincantato con Tom e il conflitto alla fine sfocia in una tragedia…
Mentre Marge scopre indizi che la portano a comprendere il corso degli eventi, emerge come colei che, alla fin dei conti, sa tutto fin dall’inizio. Il lavoro dei costumisti è eccellente e i suoi abiti diventano via via sempre più drammatici: emergono chiare gli ovvi omaggi alle bionde di Hitchcock, Grace Kelly, emergono nei completi di occhiali da sole neri a forma di gatto, trench coat sartoriali con gonne ampie e il suo sublime abito da sera blu navy senza spalline. In un’intervista con Minghella rivelò: «Hitchcock avrebbe scelto Gwyneth Paltrow per qualsiasi ruolo femminile».
Parlando di Marge, Gwyneth Paltrow ammise in un’intervista la sua ammirazione per il personaggio: «Non mi ero resa conto che fosse così fantastica, profonda, calda e complicata fino a quando non ho iniziato a girare il film».
3. Trilogia di Iron Man (2008 – 2013)
Pepper Potts è molto più di una carismatica e talentuosa executive aziendale o fidanzata di Tony Stark. Nel corso dei primi due film dedicati al supereroe Marvel, il personaggio di Paltrow viene sviluppato così da assumere un ruolo centrale nella vita di Tony, nonché elemento catalizzatore della sua crescita personale: la sua presenza non è semplicemente di supporto, ma rappresenta un punto di riferimento cruciale per l’evoluzione del protagonista.
Pur non avendo un ruolo di grande rilievo, l’attrice incarna perfettamente i sentimenti e la devozione di Pepper nei confronti di Tony e la sua importanza nella sua vita. Inoltre, la presenza di Pepper non solo serve a mostrare la dimensione personale di Tony Stark, ma contribuisce anche a definire il suo carattere e il suo sviluppo: Gwyneth Paltrow riesce a comunicare con efficacia la presenza necessaria di Pepper nella vita del “genio miliardario playboy filantropo“, il suo carattere decisamente più introverso di quello esuberante di Stark è la fonte di equilibrio del loro rapporto, ma anche della vita dell’uomo in armatura.
Controversie
Che si tratti di una giovane donna ribelle del sedicesimo secolo, di una donna intrappolata in una spirale di ossessione e tragedia o di un’executive aziendale che diventa un punto di riferimento per un supereroe, Gwyneth Paltrow nel corso degli anni ha sicuramente dimostrato in più occasioni un discreto talento recitativo, in una serie di ruoli piuttosto eterogenei tra di loro.
Eppure, le sue attività al di fuori del cinema, in particolare il suo coinvolgimento con Goop e la promozione di pratiche e prodotti della medicina alternativa, hanno suscitato un dibattito acceso sulla sua credibilità e sulla responsabilità dei VIP nel cercare di evitare di promuovere informazioni scientificamente infondate. Le controversie riguardanti la sua posizione antivaccinista, le pratiche pseudoscientifiche e i suoi prodotti discutibili come il “vaginal steaming” e le “body vibes” continuano a suscitare polemiche e domande sulla sua condotta, influenzando la percezione della sua figura pubblica.
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