Here, il film di Robert Zemeckis con Tom Hanks e Robin Wright | Recensione

Here

Here è un film drammatico diretto da Robert Zemeckis (il regista di cult come la Trilogia di Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit, Forrest Gump, La morte ti fa bella, Cast Away, Polar Express, A Christmas Carol e Flight), sceneggiato da Eric Roth (l’autore  delle sceneggiature di Munich di Steven Spielberg, Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher e Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese) con protagonisti Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, Kelly Reilly, Michelle Dockerty, David Fynn, Joel Oulette, Nicholas Pinnock e Nikki-Amuka Bird.

Here è tratto dall’omonimo graphic novel di Richard McGuire pubblicato nel 2014. Si tratta della nuova collaborazione fra Zemeckis, Hanks, Wright, lo sceneggiatore Roth, il direttore della fotografia Don Burgess e il compositore Alan Silvestri dopo aver realizzato assieme Forrest Gump. L’ultimo film di Zemeckis è arrivato nelle sale italiane il 9 gennaio distribuito da Eagle Pictures.

Here: un viaggio nel tempo diretto da Zemeckis e basato su un graphic novel 

Sia il graphic novel di McGuire che la pellicola di Zemeckis sono ambientati in un soggiorno di una villa statunitense; ma, l’intera vicenda è narrata completamente all’interno di un’unica inquadratura in un lungo arco temporale partendo dal Cretaceo e arrivando ai giorni nostri. 

L’opera di Zemeckis e Roth mostra un susseguirsi di personaggi con i loro drammi, i quali si trovano in quel punto della superficie terreste sul quale, alla fine del XIX secolo, fu edificata la dimora coloniale. La vicenda inizia con i  dinosauri e la loro estinzione, per poi mostrare al pubblico una coppia di nativi americani, lo scienziato e padre fondatore Benjamin Franklin, un aviatore e un inventore con le loro consorti. Infine, giunti al periodo del secondo dopoguerra, entra in scena la famiglia Young. Tra i membri di questo nucleo spicca Richard,  il quale decide di stabilirsi nella casa paterna con la moglie Margareth.

L’opera postmoderna degli autori di Forrest Gump: un viaggio nel tempo ma non nello spazio

Here di Robert Zemeckis rivela gli esiti del cinema statunitense postmoderno contemporaneo. Il film propone “una narrazione corale” che presenta gli avvenimenti in un punto fisso sulla Terra coprendo un enorme temporale di millennio, il tutto adottando una narrazione non lineare. Infatti, nonostante la vicenda sia raccontata con l’ausilio di una sola inquadratura, altre inquadrature più piccole (e simili a quelle dei fumetti) permettono alla vicenda di muoversi fra flashback e flashforward.

Una tipologia di racconto simile a quella di romanzi familiari e del filone del realismo magico come Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez o il recente Violeta di Isabel Allende, oppure ai film fantascientifici The Fountain-L’albero della Vita di Darren Aronofsky e Cloud Atlas diretto dalle sorelle Wachowski e da Tom Tykwer

Dal momento che “la vicenda si muove avanti e indietro nel tempo”, la troupe ha utilizzato l’intelligenza artificiale per ringiovanire o invecchiare i volti dei personaggi; per esempio, Hanks e Wright ritrovano l’aspetto di quando recitarono assieme i ruoli di Forrest e Jenny, e proprio così possiamo immaginare anche l’ipotetico aspetto da anziani per Bettany e Reilly.

Quali sono i temi trattati nella pellicola del regista di Ritorno al futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit?

Invece, per quanto riguarda la storia, Zemeckis si concentra più sui drammi dei personaggi dinanzi allo scorrere del tempo. Lo spettatore familiarizza con i personaggi, li vede crescere o invecchiare, maturare oppure ammalarsi, riflettere o agire d’impulso offrendoci una dimensione quotidiana costretta a confrontarsi con la storia umana e naturale. Infatti, le grandi vicende della storia, tra cui la Rivoluzione americana, l’invenzione della televisione, la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra in Vietnam, la ribellione giovanile degli anni Sessanta con l’arrivo dei Beatles, la diffusione del Coronavirus e le proteste dei Black Lives Matter negli USA del 2020.

Here, un film emozionante che poteva diventare un cult 

Here di Robert Zemeckis è un film dove la semplicità della vita quotidiana dei personaggi incontra le notevoli sfide tecniche e digitali della realizzazione di un film hollywoodiano. La pellicola eccelle dal punto di vista degli effetti speciali, delle musiche e delle scenografie; mentre, ci presenta una vicenda familiare (assieme ad altri avvenimenti) molto semplice. Insomma, Here è un buon film da vedere al cinema, un’opera emozionante ma che sarebbe potuta divenire un cult di questi anni se Zemeckis e Roth avessero evitato alcun cliché delle classiche storie famigliari. 

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Fonte immagine di copertina: si ringrazia Eagle Pictures per la fotografia 

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A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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