Ecofemminismo: cos’è e come combatterlo

Ecofemminismo: cos'è e come combatterlo

Per ecofemminismo si intende un movimento che si prefigge lo scopo di conciliare i diritti ed i valori del femminile con quelli dell’ambiente e dei territori.
L’ecofemminismo è quindi l’approccio che lega queste due dimensioni come un’unica, dunque non si può considerare e affrontare l’una senza l’altra.
Questa tematica è stata analizzata da alcune delle più importanti pensatrici, ed è grazie a loro che sono nati i movimenti ecofemministi eterogenei:
             1. Carolyn Merchant a Val Plumwood misuravano la figura della donna e della natura come quella della Madre della Terra;

  1. Vandana Shiva ha ricamato il legame tra donna e ambiente sulla tematica del vittimismo comune nel periodo neocolonialista;

    3. Mary Fellow e Marilyn Waring trattavano la tematica del ruolo femminile come riproduzione sociale rivestito dalla donna stessa.

La situazione italiana dell’ecofemminismo
Nel nostro paese si inizia a parlare di ecofemminismo solo dopo il disastro di Chernobyl, dove molte donne, grazie alla loro lotta dei diritti ambientalisti e femministi, hanno dato vita al cosiddetto “femminismo ecologista”. Grazie all’azione di molte donne, tra le quali, la principale esponente fu Laura Cima, si è riusciti a far accedere l’elemento femminile nella sfera istituzionale; questo reso ulteriormente possibile con le elezioni regionali nella seconda metà degli anni Ottanta.

Laura Cima è la Presidente del primo Gruppo Parlamentare Verde a maggioranza femminile ed autrice con Franca Marcomin di L’ecofemminismo in Italia: le radici di una rivoluzione necessaria (Il Poligrafo).
Il suo scopo è fare in modo che, tramite la sua azione, le persone abbiano una visione più inclusiva rispetto le disuguaglianze sociali, stimolando gli uomini e le donne a fare in modo che quest’ultime siano protagoniste a tutti gli effetti del cambiamento dell’intero sistema, soprattutto partendo dal rispetto dell’ambiente che li circonda.
È di fondamentale importanza continuare a lottare per far sì che si attuino azioni che integrino non solo i diritti delle donne, ma anche la loro presenza nei processi decisionali, nella cura dell’ambiente, con un atteggiamento che riguardi tutto ciò che esiste.

È da questo bisogno che i movimenti ecofemministi continuano nella loro lotta di affermazione, di fatti sono molte le donne, i giovani e non solo, che scendono in piazza con un pensiero comune: costruire un nuovo modello di donna, più inclusivo ed equo ed allontanando quello precedente oppressivo e violento.
Donna che si è dedicata alla cura e alla tutela dell’ambiente è Greta Thunberg, attuale simbolo mondiale dell’ambientalismo giovanile. Grazie ai suoi scioperi, molti ragazzi sono stati ispirati a manifestare davanti al Parlamento Svedese, ogni giorno, per tre settimane, per contrastare il cambiamento climatico e salvare il pianeta. Nonostante le varie accuse subite nel corso degli anni, a partire dal 2019, è riuscita ad avere incontri importanti (Papa Francesco) per parlare di eventi di rilievo internazionale riguardanti l’ambiente del nostro pianeta.

Fonte immagine: Pixabay

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